Riunioni che durano neanche 10 minuti, e che fanno incassare a ogni consigliere 90 euro. Lo scandalo dei ricchi gettoni incassati dalle comissioni investe anche il consiglio comunale di Trapani, dopo un esposto in Procura presentato dal senatore del Movimento Cinque Stelle, che con il suo gruppo di lavoro ha analizzato tutti gli atti, scoprendo alcuni aspetti singolari. . «Dall’analisi degli atti ricevuti dal Comune di Trapani, - puntualizza l’esponente del Movimento 5 Stelle - è emerso che i consiglieri trapanesi sono affetti dal virus gettonopoli». «Infatti, - aggiunge - è incredibile notare come le cinque commissioni permanenti si riuniscano ogni settimana, anche ad agosto, almeno per quattro giorni a settimana per un tempo medio di non più di 60 minuti, come emerge dai verbali in nostro possesso. Dagli stessi emerge, che la commissione può iniziare e finire anche nel giro di dieci minuti senza che questo faccia venire meno la corresponsione del gettone di presenza che se fino all’ anno scorso ammontava ad euro 66,48 oggi è stato elevato a quasi 90 euro».
Bocche cucite da parte dei consiglieri comunali. L'unico a replica è l’ex sindaco Mimmo Fazio, che, in quanto deputato regionale, non prende un euro nè dalle sedute d'aula nè dalle commissioni, e non ci sta a finire nel mucchio. «Santangelo - dichiara Fazio - dimentica, o forse omette intenzionalmente che non percepisco un euro dal comune di Trapani. Ciò tradotto in soldoni, vuol dire che per il mio ruolo di consigliere comunale in questi anni ho fatto risparmiare all’Amministrazione e, quindi, alla collettività diverse migliaia di euro». «Santangelo - sottolinea Fazio - dimentica che ho anche rinunciato ad incassare parte delle indennità di carica di sindaco. Riguardo la mia attività di amministratore e consigliere comunale sono gli atti che parlano e, comunque, sono stato sempre presente nelle sedute di Consiglio che ho ritenuto più importanti per l’amministrazione della città». «Accertamenti - conclude il deputato regionale - sui lavori delle commissioni sono in corso da mesi da parte di organi inquirenti e di polizia». E già, perchè la Procura di Trapani, comunque, ha già deciso da tempo, analogamente al lavoro fatto da altre procure siciliane, di mettere mano al dossier "costi della politica".
La denuncia di Santangelo è molto circostanziata e cita diversi casi "per non parlare di Consiglieri che dagli stessi verbali, risultano a volte arrivare a seduta iniziata e neanche questo fa venire meno la corresponsione del gettone, o di Consiglieri che risultano presenti in fase di chiusura e apertura in due commissione permanenti diverse, nello stesso giorno, nella stessa ora, ma in posti diversi. Risulta che in media ogni mese vengono effettuate 100 riunioni delle cinque commissioni permanenti con un costo medio mensile, per il funzionamento delle stesse, che è di circa 30.000 euro. In totale in un anno vengono fatte 1034 riunioni di commissione per una spesa di 347 mila euro".
Il fenomeno "Gettonopoli", dunque, dopo aver toccato diverse città della Sicilia, investe anche Trapani. L'Ars da parte sua ha approvato una nuova normativa, che sarà effettiva però solo dalla prossima elezioni. Ad Agriento l'anno scorso la gente è arrivata a protestare davanti al municipio dopo avere scoperto che i consiglieri agrigentini erano riusciti a riunirsi 1.113 volte durante il 2014, e cioè tre volte al giorno, tutti i giorni, Natale e Ferragosto compresi. Costo della stakanovistica attività? Ogni presenza in commissione viene rimborsata con un gettone pari a 50,34 euro, per un totale di 285 mila euro. Identico caso a Gela: si sono registrati casi di commissioni riunitesi ogni giorno (e anche due volte al giorno) e iperattive pure nei mesi tradizionali delle ferie cioè luglio e soprattutto agosto. Nel 2013 al Comune di Gela si sono tenute ben 1326 commissioni e si sono celebrate 71 sedute consiliari.