Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
20/09/2015 21:25:00

"Questo bimbo è Cosa nostra". Lo scandalo per i manifesti per un battesimo...

 "Questa creatura è cosa nostra”. La scritta è comparsa su alcuni manifesti per la festa di battesimo di un bambino, figlio di Francesco Rapisarda, detto Ciccio Ninfa, residente a Giarre e – come riporta Repubblica – ritenuto dagli investigatori vicino al clan Laudani, indagato in passato per associazione mafiosa. Le locandine di 6 metri per 3 e la foto del piccolo con la coppola bianca in testa sono comparse in diverse località tra Riposto e Giarre, nel Catanese.

Il questore di Catania, Marcello Cardona, ha subito ordinato la rimozione dei poster. Nel manifesto compare anche il logo di radio Universal e vengono indicati gli ospiti della serata tra cui degli artisti neomelodici e alcuni cantanti che in passato hanno partecipato ad alcuni programmi su Canale 5. La festa privata sarà comunque celebrata in una villa a Giarre.