Nella libreria che non c'è ci sono settori che non esistono.
A Vigata tutto è possibile, mica come da noi, dove ogni cosa è come deve essere e guai a cambiarla. Cominciare con un po' di sana polemica mi serve per scaldare il motore. Tranquilli non è diesel. Forza! Questa volta il viaggio è fantastico, come i libri che vi segnalo. Ma vediamo subito cosa s'intende per fantastico quando si parla di genere letterario. Italo Calvino lo ha suddiviso in Fantastico visionario e Fantastico mentale, niente mostri in quest'ultimo, tutto accade nella dimensione quotidiana. Tudorov c'ha scritto un saggio sull'argomento indicando come spurio questo genere sicuramente perturbante o più semplicemente strano. E se l'ha detto Tudorov, compagno di merende di Roland Barthes, nessuno può sindacare davanti al mio settore del Famolo strano. Attenzione però, non è un genere adatto a quelli che leggono storie dove c'è da scoprire un assassino o, peggio ancora, quelli che ad ogni capoverso si chiedono se è vero o falso ciò che l'autore ha scritto. Sono davvero tanti gli autori che lo fanno strano e mi scuso sin d'ora per quelli che non citerò per economia di spazio. In testa metterei proprio Italo Calvino con tutti i suoi racconti, ma anche Vonnegut, Nothomb, Cugia, Bergonzoni e tanti altri ancora. Ma non posso chiudere senza citare Luigi Serafini e il suo Codex Seraphinianus, a trentasei anni dalla prima edizione ancora oggi non si riesce a comprendere il senso, ma se ne intuisce la bellezza immaginifica. Sfogliandolo si ha la sensazione del delirio febbrile, dove le immagini si sovrappongono creando figure ora inquietanti, ora magiche Un volume raro e costosissimo anche nella nuova edizione Rizzoli (100 euro circa) e, indovinate un po' di chi è la prefazione? Italo Calvino. E a proposito di questo autore, concludo con la mia solita proposta da libraia impertinente. Suggerisco di istituire come diritto acquisito alla nascita l'intera collana dei romanzi di Italo Calvino quale bonus da parte del Ministero della Salute, una nuova forma di vaccino per restare immuni dal rischio di contagio a cui saremmo esposti durante la crescita, in altre parole, guarire dalla normalità.