Luigi Castelli, 45 anni, il barista marsalese che del 30 luglio 2010, nel parcheggio accanto il monumento ai Mille, accoltellò l’ex fidanzata Giuseppa Maria Angileri, adesso è stato condannato anche per stalking. Vittima sempre la stessa donna, che non voleva più saperne, evidentemente, di riallacciare il rapporto sentimentale. A Castelli, il giudice monocratico Riccardo Alcamo ha inflitto un anno, un mese e 15 giorni di reclusione. In “continuazione” con la condanna, ormai definitiva, a quattro anni di carcere subìta per il tentato omicidio della Angileri. I fatti per i quali Castelli è finito sotto processo per stalking sono precedenti al tentato omicidio. A difendere l’imputato è stato l’avvocato Isidoro Sebastiano Genna, che dichiara: “A mio avviso c’era la possibilità di un’assoluzione, perché abbiamo prodotto in giudizio sms inviati dalla persona offesa a Castelli che escludevano in maniera categorica il reato di stalking. Quando conosceremo le motivazioni, che saranno depositate entro 90 giorni, molto probabilmente proporremo appello e in secondo grado la sentenza potrebbe essere modificata”. Intanto, Castelli è stato anche condannato al pagamento delle spese alla parte civile, rappresentata dall’avvocato Salvatore Errera.