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28/09/2015 06:50:00

"Witness", nuova udienza preliminare. Calcara, riprende il processo per diffamazione

Si tiene oggi davanti al gup di Palermo Nicola Aiello, la seconda udienza preliminare del procedimento penale scaturito dall’operazione antimafia “The Witness”, che lo scorso 9 marzo ha ricondotto in carcere Antonino Bonafede, 79 anni, pastore e vecchio “uomo d’onore” marsalese, Martino Pipitone, di 64, ex impiegato di banca in pensione, anch’egli in passato già arrestato per mafia, e due incensurati: Vincenzo Giappone, 53 anni, pastore, e Sebastiano Angileri, di 48, fabbro. Q Per gli inquirenti, Antonino Bonafede avrebbe “ereditato” il bastone del comando in seno alla locale famiglia mafiosa dal figlio Natale, in carcere dal gennaio 2003 con una condanna definitiva all’ergastolo. Nella prima udienza preliminare, hanno chiesto di essere processati con rito abbreviato Sebastiano Angileri, poi scarcerato, e la moglie Vita Maria Accardi. La seconda, denunciata, deve rispondere di intestazione fittizia di beni. Oggi il gup Aiello deciderà sulle due richieste di abbreviato e, dopo le arringhe degli avvocati difensori, sarà chiamato a pronunciarsi sulle richieste di rinvio a giudizio avanzate per Bonafede, Pipitone (poi ai “domiciliari”) e Giappone. 

CALCARA.Ricomincia oggi il processo dinanzi il Tribunale di Marsala, a carico del pentito di mafia Vincenzo Calcara, accusato di diffamazione nei confronti dell’ex sindaco di Castelvetrano Antonio Vaccarino. Al centro della disputa alcuni attacchi verbali fatti dal Calcara, durante un incontro con alcuni giovani studenti, nei confronti del Vaccarino. In quell’occasione il pentito lo accusò di fare affari con i Messina Denaro e di aver calunniato in passato il giudice Paolo Borsellino.  Nell'ultima udienza sono state ascoltate le motivazioni di Antonio Vaccarino, difeso dal legale Giovanni Gilletta. Durante la sua deposizione Vaccarino ha confermato di essere stato più volte accusato dal Calcara e di aver subito dei processi ingiusti a causa delle dichiarazioni del primo, definito dal Vaccarino inattendibile. Oggi verrà sentito direttamente l’imputato. Tra i testi al processo anche alcuni giornalisti e l’ex PM Antonio Ingroia. Intanto agli atti del processo è stato acquisito un DVD contenente le riprese del convegno.

IMPALCATURA FLORIO. Riprende dopo un lungo rinvio il processo che per disastro colposo e lesioni personali gravissime e permanenti vede imputati Marcello Lombardo, di 31 anni, responsabile del cantiere su incarico dell’impresa ‘’Gam Costruzioni’’, e Giuseppe Maurizio Angileri, di 39, dipendente della ‘’Duca di Salaparuta’’, coordinatore della sicurezza. Il procedimento è quello avviato a seguito del crollo addosso a uno scooterista in transito di una parte del muro di cinta e dell’impalcatura metallica che vi era stata installata. Sotto le macerie, la mattina del 15 luglio 2010, rimase l’allora 53enne Vincenzo Pipitone, insegnante tecnico-pratico dell’Itc ‘’Garibaldi’’. L’uomo riuscì a sopravvivere, ma è rimasto sulla sedia a rotelle.  Oggi saranno ascoltai il consulente, l’operaio e tre testi della parte civile che dovevano testimoniare nell’udienza slittata. 

LENTINI. Nuova udienza oggi per il processo a carico del 44enne avvocato marsalese Andrea Guglielmo Baldassare Lentini, agli arresti domiciliari dallo scorso 20 gennaio, processato davanti il giudice monocratico Vito Marcello Saladino con l’accusa di avere aggredito e picchiato prima un vicino di casa (Natale Galfano, di 79 anni) e poi, alcuni mesi dopo, anche un collega, il 41enne Giuseppe Culicchia, con conseguente “sospensione” da parte del locale Consiglio dell’Ordine degli avvocati. In entrambi i casi l’accusa è quella di lesioni personali. Tra le altre contestazioni: ingiurie, violazione di domicilio e minacce. Gli ultimi due reati ipotizzati per l’aggressione a Galfano, nel cui giardino accanto l’abitazione, in contrata Terrenove, l’avvocato Lentini fece irruzione, secondo l’accusa, il 24 aprile 2014. Dopo averlo spinto e fatto cadere a terra, avrebbe quindi colpito l’anziano vicino di casa con diversi calci alla testa, alla spalla e al fianco, tanto da provocargli trauma cranico e facciale con indebolimento dell’udito e una riduzione della vista. Tutto ciò sol perché il vicino si era lamentato per l’eccessivo abbaiare dei cani. Una reazione di inaudita violenza. In questo caso, a Lentini si contestano anche le minacce alla romena Carmen Elena Radu, di 46 anni, intervenuta in aiuto del Galfano. L’episodio relativo all’aggressione all’avvocato Giuseppe Culicchia è datato, invece, 25 settembre 2014. Lentini affrontò il collega in via Mario Nuccio, colpendolo, secondo l’accusa, a pugni in faccia e provocandogli lesioni alle ossa facciali e al nervo ottico. L’avvocato Giuseppe Culicchia, 41 anni, fu poi sottoposto ad intervento chirurgico in un ospedale di Palermo. Alla base della lite con il collega vi sarebbe il pagamento dell’onorario, a Culicchia, per un processo che ha visto Lentini accusato, e poi assolto (ma la Procura ha fatto appello), di violenza sessuale su una ragazzina di dodici anni. Lentini si sarebbe infuriato quando venne a sapere che il suocero aveva pagato, a sua insaputa, la parcella a Culicchia (che l’aveva difeso nel processo) e che questi aveva accettato il denaro. Dall’accusa di violenza sessuale il legale marsalese è stato assolto. Alla prima udienza del processo davanti al giudice Saladino si sono costituti parte civile Giuseppe Culicchia (assistito dall’avvocato Francesca Lombardo) e il locale Consiglio dell’Ordine degli avvocati, rappresentato dal trapanese Umberto Coppola. Oggi dovrebbero essere ascoltati Galfano e Radu. I due testi dovranno rispondere alle domande del pm Mucaria, dell’avvocato difensore e dei rappresentanti di parte civile. In una successiva udienza sarà ascoltato l’avvocato Culicchia.