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30/09/2015 06:30:00

Marsala, tensione in consiglio per l'aumento della Tasi imposto dal Sindaco Di Girolamo

19,10 - Giovanni Sinacori, dell'Udc: "La Giunta Di Girolamo sta applicando una patrimoniale. E' una scelta politica, che arriva nel momento in cui a tutti i livelli, cominciando da Renzi, si segue una direzione opposta". 

19,00 - Anche il consigliere del Movimento Cinque Stelle, Aldo Rodriquez, annuncia il suo voto contrario: "Avete vinto la campagna elettorale dichiarando il falso. Queste informazioni sullo stato disastroso del bilancio le avevate, perchè eravate al governo della città, avevate due assessori. E invece ora venite qui dicendo che non sapevate lo stato del Comune".

18,50 - Il capogruppo del Psi Letizia Arcara smentisce il vice sindaco: "Non ho mai approvato l'aumento della Tasi. Abbiamo semplicemente discusso dell'aumento della Tasi, ma non abbiamo dato il nostro consenso". Anche Arcaraa annuncia che voterà contro il provvedimento.

18,45 - Emerge un episodio grave, a proposito di Aimeri, tanto da chiedere l'invio degli atti in procura. Il vice sindaco Agostino Licari ha detto che "in passato le multe ad Aimeri venivano fatte, per i disservizi, ma non venivano applicate, a differenza di quello che facciamo noi". Quindi il Comune, fino all'Amministrazione Adamo, faceva finta, secondo le parole di Licari, di fare le multe ad Aimeri. Poi Licari ha corretto il tiro: "Erano atti che non creavano effetti, non sto dicendo che c'era la volontà di creare un danno al Comune di Marsala. Si tratta, secondo me, di errori di valutazione". 

18,35 - Per il consigliere Michele Gandolfo "non si può dire di fare la rivoluzione e poi colpire i cittadini". Ci sono diverse cose sulle quali si può risparmiare, per Gandolfo, dall'Aipa, la società che cura la riscossione della Tari (il Comune sostiene di non avere personale formato...) con un aggio enorme, ai premi ai dirigenti. Gandolfo inoltre insiste sulla rescissione del contratto con Aimeri Ambiente per gravi irregolarità "o la riduzione dell'importo versato (circa quindici milioni di euro) di un quinto"). Applausi a Gandolfo dal pubblico e dall'opposizione, con gran nervosismo del presidente Sturiano ("Non è permeso applaudire"). Il vicesindaco replica dicendo che la misura è stata concordata con il gruppo del Psi, al quale appartiene Gandolfo. Licari conferma inoltre che il Comune rescinderà il contratto con l'Aipa,"ma dobbiamo evitare i contenziosi, se no non c'è guadagno. Forse è meglio aspettare la scadenza naturale del contratto". 

18,30 - Si sta tenendo a Sala delle Lapidi il consiglio comunale di Marsala che dovrebbe approvare l'aumento della Tasi predisposto dall'Amministrazione Comunale. Ha parlato per illustrare l'atto il vice sindaco Agostino Licari, che ha riportato alcuni dati sulle spese del Comune "alle quali nessuno finora ha messo mano". Un esempio su tutti, il Comune paga di energia elettrica sei milioni di euro l'anno, dei quali due milioni e otto solo per il sollevamento acqua dei pozzi. "Con 100.000 euro si fa un investimento che permette di risparmiare il 30 per cento" ha detto Licari. "Siamo costretti ad aumentare la Tasi perchè i servizi sono a rischio, ma stiamo facendo una serie di investimenti che ci permetteranno di risparmiare". Licari ha aggiunto: "In passato si sono fatte spese senza pensare alle conseguenze. Ad esempio abbiamo messo i pannelli fotovoltaici per risparmiare sulla bolletta, ma se non facciamo la manutenzione non funzionano". Licari ha detto che l'aumento della Tasi non coinvolgerà i redditi minimi (sotto la soglia dei 7000 euro di ISEE) e che alle fasce alte l'aumento costerà circa 50 euro. "Vi chiediamo un atto di responsabilità" ha concluso Licari, dicendo che non ci sono alternative. Per l'opposizione parla Pino Milazzo: "Non sapete ammininistrare e in tre mesi avete fatto già danni - ha detto il consigliere - vedete cosa potete tagliare, non potete aumentare le tasse perchè noi cittadini non ce la facciamo più. Noi voteremo contro questo atto deliberativo". Che l'opposizione sia contraria è ovvio, è nella maggioranza che si guarda per capire se l'atto passerà. Già il consigliere Arturo Galfano ha fatto delle critiche, ma è da Michele Gandolfo che arriva la bordata: "Noi siamo consiglieri di maggioranza, ma di questo ipotetico aumento delle tasse non abbiamo saputo nulla dall'amministrazione, se non pochi giorni fa. L'atto è pertanto irricevibile. Perchè non ne avete parlato con noi? Eppure lei, Licari, è stato consigliere per circa dieci anni.... Noi abbiamo delle idee, perchè non vi siete confrontati con noi?". 

15,00 - Torna a riunirsi questo pomeriggio, in seduta di prosecuzione, per occuparsi dell’aumento della TASI (la tassa sui servizi indivisibili) portato in aula dall’Amministrazione, il Consiglio Comunale di Marsala. Ciò dopo il venir meno del numero legale nella seduta di ieri sera quando era in votazione, poco dopo le 22, un atto di indirizzo rivolto all’Amministrazione Di Girolamo relativo ad un bene immobile (l’area demaniale antistante l’ex stabilimento Zerilli, sita nel lungomare Mediterraneo nei pressi dell’ex Discoteca Ocutopus) inserito nel Piano delle valorizzazioni e dismissioni degli immobili di proprietà comunale.
Al momento del voto 15 i consiglieri presenti (uno in meno del quorum di 16 previsto dalla legge con in aula: Sturiano, Ferrantelli, Ferreri, Flavio Coppola, Chianetta, Meo, Cordaro, Sinacori, Di Girolamo, Eleonora Milazzo, Ingrassia, Galfano, Gandolfo, Luana Alagna e Aldo Rodriquez) e conseguente rinvio dei lavori di un’ora, con successivo aggiornamento della seduta ad oggi, sempre con inizio alle ore 16 vista la presenza, alle 23,20, dei soli consiglieri Walter Alagna e Aldo Rodriquez.
Poco prima, il Consiglio, dopo un lungo dibattito e presenti in aula , aveva invece approvato, con 17 voti favorevoli su 17 presenti (Sturiano, Ferrantelli, Ferreri, Flavio Coppola, Chianetta, Meo, Cordaro, Sinacori, Mario Rodriquez, Di Girolamo, Cimiotta, Nuccio, Eleonora Milazzo, Ingrassia, Galfano, Luana Alagna e Aldo Rodriquez), l’atto deliberativo relativo al “punto 3” all’ordine del giorno e riguardante appunto i 12 beni immobili inseriti nel piano delle valorizzazioni e dismissioni degli immobili di proprietà comunale e precisamente: il mattatoio comunale di contrada San Silvestro, Villa Damiani, l’area libera di contrada Colombaio Lasagna, Villa Petrosa (ex scuola elementare di Ventrischi), l’ex Dazio in Largo Pace, una bottega in Via XIX Luglio, il poligono di tiro e un’altra area libera in contrada Colombaio Lasagna, ed infine un’area libera in Contrada Bosco, la pista ippica di Scacciaiazzo, l’immobile di Via Cammareri Scurti (ex Standa) e l’area demaniale del Lungomare antistante l’ex stabilimento.
Ad inizio di seduta, da segnalare l’intervento del vicepresidente Arturo Galfano che ha rivolto un attacco ad alcuni dirigenti comunali che, nel periodo commissariale, hanno fatto il bello e il cattivo tempo con le  conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti (da pecore con il sindaco Adamo a leoni con il Commissariamento). E per la negligenza di uno di questi dirigenti, che non ha messo in atto quanto deciso all'unanimità dal Consiglio, è ora a rischio l'acquisto e il posizionamento della vecchia "Porticella". Galfano ha preannunciato una nota nella quale chiedere al Nucleo di Valutazione di tenere conto della  svogliatezza dello stesso dirigente, che ha disatteso la volontà dell'organo politico. Poi è stato il  consigliere Giovanni Sinacori a rimarcare la gravità dell'inerzia dei dirigenti, chiedendo all'amministrazione di intervenire con fermezza.

11.00 -  Si prevede una seduta di fuoco quella di oggi in consiglio comunale a Marsala dove arriverà, tra i banchi dei consiglieri comunali, la proposta della giunta Di Girolamo di aumentare l'aliquota Tasi da 1,5 per mille a 2,5 per mille. Il sindaco Alberto Di Girolamo ieri, con il suo vice e assessore al Bilancio Agostino Licari, hanno spiegato che "non c'era altra soluzione per far quadrare il bilancio". Ma adesso ci sarà la prova dell'aula. Non sono pochi i malumori per la decisione della giunta. Nessuno, a caldo vuole dire sì a un provvedimento di aumento delle tasse. Il fuoco il sindaco lo dovrà spegnere soprattutto nei banchi della maggioranza. I 18 consiglieri che sostengono la giunta Di Girolamo in questi primi tre mesi hanno litigato per molto meno. Dalle commissioni da spartire all'elezione del presidente del consiglio comunale. Quelli del Psi non hanno intenzione di dire "Sì" all'aumento della Tasi, e al momento l'orientamento è non partecipare al voto uscendo dall'aula o votare contrari. Spaccati anche i consiglieri del Pd. Antonio Vinci, capogruppo del Pd, non avrebbe gradito le esternazioni del sindaco in conferenza stampa. Di Girolamo presentando la "manovrina" aveva fatto intendere che uno dei motivi per cui i conti sono in una situazione "drammatica" (così l'ha definita anche Licari) è la politica adottata negli anni passati da chi l'ha preceduto. E dicendolo forse non ricordava che assessore al Bilancio negli ultimi anni è stato proprio il capogruppo del Pd. Vinci non sarebbe intenzionato a votare a favore dell'aumento della Tasi, e potrebbero seguirlo altri due consiglieri comunali. Neanche il vice presidente del consiglio comunale Arturo Galfano è rimasto soddisfatto da alcune scelte fatte dall'amministrazione. Tutto dipende anche da quello che farà l'opposizione, se resterà in aula, quanti resteranno in aula e come voteranno. "Non sono convinto che l'aumento della Tasi sia l'unico modo per far quadrare il bilancio", dice Giovanni Sinacori, "ma oggi vedremo, chiederemo spiegazioni sul merito. E' un passaggio molto delicato". Se il consiglio non dovesse approvare l'aumento della Tasi la giunta dovrà riprendere in mano le forbici, come hanno detto ieri in conferenza, e tagliare scuolabus, mense, e altri servizi. 
Oggi il consiglio comunale dovrà decidere quindi, occhi puntati sulla maggioranza e su Vinci che già ieri hanno dato segnali di insofferenza. Ieri sera infatti si è discusso il piano di beni del comune da dismettere. Alla fine è stato approvato grazie alla presenza in aula della maggioranza. Non hanno voluto votare i consiglieri del Psi. Ma nel mezzo c'è stata una discussione su un bene in particolare da dismettere. Si tratta di un terreno di circa 400 metri quadrati che sorge accanto l'ex discoteca Octopus. Questo terreno non era presente negli anni scorsi nell'elenco dei beni da vendere. Quest'anno è stato inserito per la manifestazione d'interesse di un privato. Il privato è la società Myr, che è proprietaria dell'immobile dell'ex Octopus e che dovrà costruire la Marina di Marsala. La questione verteva tutta su alcune finestre e porte che dall'immobile danno sul terreno. L'obiezione dell'opposizione e di parte della maggioranza (Vinci e Meo del Pd) era che nell'asta potrebbe risultare svantaggiato un possibile acquirente che non sia la Myr, perchè in quel caso una volta comprato dovrebbe lasciare uno spazio libero tra dove vorrebbe costruire (perchè è un terreno edificabile) e le finestre e porte. Non sarebbe così invece per la Myr. Dopo l'approvazione dell'intero elenco, con questo terreno (che vale 357 mila euro) si doveva votare un atto di indirizzo che invitava l'amministrazione a far chiudere le finestre per rendere più appetibile a tutti il terreno. Nel frattempo è stato bocciato l'emendamento presentato da Vinci di ridurre del 15% il valore di tutti i beni da vendere, tranne il terreno accanto all'ex Octopus. Emendamento bocciato, e Vinci sempre più insofferente.
 

 

6.30 - Marsala. Ore 10.30 del mattino di un martedì di fine settembre. Sali su al primo piano del Municipio. C'è un po' di gente in anticamera, un po' giornalisti, un po' consiglieri comunali, altre figure ibride a metà tra addetti ai lavori, curiosi, e quelli che bazzicano sempre nelle stanze della politica. Tutti a raccolta, perchè l'amministrazione guidata dal sindaco Alberto Di Girolamo deve fare delle comunicazioni importanti sul bilancio. Non ci sono sorprese, viene confermato che la situazione dei conti del Comune non è felice.

“Ci dispiace ma dobbiamo aumentare le tasse”, è questa la sintesi del sindaco e del suo vice Agotino Licari che ha la delega al Bilancio.

La tassa da aumentare è la Tasi, la tassa sui servizi indivisibili. La giunta vuole portarla da una aliquota dell'1,5 per mille al 2,5 per mille. La proposta deve essere approvata dal consiglio comunale, che lo scorso anno, con altri equilibri, e con altre regole aveva ridotto la proposta del commissario straordinario uguale spiccicata a quella di Di Girolamo.

Oggi la storia è cambiata.
"Abbiamo lavorato per rimettere in moto l'Amministrazione Comunale - dice il Sindaco Di Girolamo - ma è difficile. Ci siamo accorti preparando il bilancio di quante difficoltà ci sono, soprattutto perchè si scrivevano prima entrate che in realtà non lo erano, perchè Marsala è una città difficilmente gestibile. Stiamo cercando di tagliare tutte le spese superflue, oltre ogni sforzo. Ma il bilancio va approvato adesso".
Il “buco” - che l'assessore Licari chiama “squadratura” - ammonta a 7 milioni di euro. Si deve tappare. “Abbiamo tentato in tutti i modi di non aumentare la Tasi – dice Licari – abbiamo operato una riqualificazione della spesa, tagliato le spese superflue, ma con i minori trasferimenti dallo Stato le cose si sono complicate”. Con la Tasi al 2,5 per mille l'amministrazione Di Girolamo conta di ricavare 1,5 milioni di euro di gettito. Il resto – dice Licari – arriva dalla diminuzione del costo del servizio scuolabus, tagli ad alcuni servizi, e poi “è stato concordato con Aimeri che il servizio notturno di raccolta rifiuti avrà una diminuzione del 75%”.
 "Per garantire i servizi, siamo costretti ad aumentare le tasse. Solo in questo modo possiamo garantire i servizi essenziali. Forse". Il Sindaco Di Girolamo dice che dal 2010 ad oggi Stato e Regione hanno trasferito 15 milioni di euro in meno al Comune. "Possiamo parlare del passato quanto vogliamo, ma dobbiamo fare il bilancio adesso. Stiamo tagliando gli acquisti superflui,facciamo le multe ad Aimeri per i servizi di raccolta rifiuti espletati male". "C'è tantissima miseria a Marsala - continua Di Girolamo - e non possiamo stare a guardare, anzi dobbiamo avere il coraggio di dire come stanno le cose". 

Ma c'è tanta evasione, lo dice anche Agostino Licari che quantifica in 51 milioni di euro circa i crediti totali del Comune. Ci sono bollette dell'acqua non pagate per 10 milioni di euro. “C'è un 60% della popolazione che non paga le tasse, un po' i rifiuti, un po' l'acqua”. Parla di conti “drammatici” Licari, presentando la manovrina per tappare il buco. Ma l'aumento della Tasi pesa. E pesa anche dal punto di vista politico, perchè si deve far ingoiare a un consiglio comunale e ad una maggioranza che si è spaccata per molto menoin questi primi tre mesi. In conferenza stampa ieri c'erano alcuni consiglieri di maggioranza. Nessuno ha fiatato, neanche il presidente della commissione Bilancio Vito Cimiotta. Pesa, anche perchè lo scorso anno era stato anche il Pd, il partito del sindaco e dell'assessore Licari, a votare la riduzione della Tasi che il commissario straordinario voleva aumentare. “Ma c'erano altre regole – replica Licari – adesso dobbiamo bilanciare spese certe con entrate certe”. La palla passa al consiglio comunale. Se non approva l'aumento dell'aliquota Tasi allora Di Girolamo e Licari dovranno rimettere mano ai conti e tagliare servizi: primi tra tutti scuolabus e mense.
Subito dopo l'annuncio sono arrivte le prime razioni.

I segretari comunali di Cgil, Cisl e Uil Marsala Pietro Genco, Antonio Chirco e Giuseppe Tumbarello si oppongono all’aumento della Tasi in città.
In una lettera indirizzata al sindaco di Marsala Alberto Di Girolamo chiariscono che: “la crescita dell’aliquota della Tasi da 1,5 a 2,5 per mille ci sembra particolarmente inopportuna in questo momento per una serie di motivazioni: la grave crisi economica e occupazionale nel nostro territorio che colpisce duramente la base produttiva, il lavoro ed il reddito di lavoratori e famiglie; i disoccupati che non riescono a trovare nessun tipo lavoro; i pensionati che non arrivano a superare la terza settimana del mese, considerato che spesso sono l’unica fonte di reddito anche per i propri figli disoccupati”. I sindacalisti chiedono, dunque, un incontro urgente con il Sindaco. 

Anche il Movimento Cinque Stelle di Marsala in una nota, biasima la scelta del Sindaco Di Girolamo di aumentare le tasse. Ecco le alternative proposte dai grillini di Marsala:


1) una seria lotta contro i “grandi evasori/debitori” nel Comune di Marsala. Se il comune non è riuscito ad incassare CINQUANTA milioni di euro e tanti contenziosi sono ancora aperti, ciò è la conferma che la precedente giunta Adamo è stata assolutamente fallimentare. Lui stesso ne è politicamente responsabile essendo quella giunta appoggiata dal suo stesso partito, del quale lui è tuttora segretario.
2) una permanente razionalizzazione e riduzione della retribuzione di posizione e dei premi obiettivo del personale dirigenziale, spingendo verso una vera distribuzione dei compensi in modo meritocratico, inserendo degli obiettivi gestionali seri che possano portare dei miglioramenti significativi alla città di Marsala.
3) Un chiaro e deciso segnale di etica e moralità da parte della giunta comunale che, se da una parte è pronta a chiedere sacrifici ai cittadini, dall’altra fa orecchio da mercante alla richiesta di una riduzione delle loro generose indennità.