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01/10/2015 10:44:00

Marsala, inizia il processo al poliziotto accusato di aver sequestrato la moglie

Comincia oggi a Marsala il processo per quattro delle sei persone coinvolte nell’indagine che vede un poliziotto in servizio al Commissariato di Marsala, l’assistente Luigi Nesta, 41 anni, originario di Corato (Bari), accusato di sequestro di persona, tentata estorsione, percosse in danno della moglie (T.I., di 37 anni) e ingiurie all’amante di quest’ultima. Rinviati a giudizio anche i genitori di T.I., Giovan Battista Ingianni, di 70 anni, e Anna Renda, di 64, abitanti in contrada Torrelunga Puleo, anche loro accusati in concorso con Nesta di sequestro di persona e tentata estorsione. Di quest’ultimo reato deve rispondere anche Giuseppe Di Girolamo, di 55 anni, anche lui sotto processo in quanto accusato di lesioni personali (in danno dell’amante di T.I.) insieme con Ingianni e Renda. L’amante (I.V.) fu, infatti, picchiato in una via del centro di Marsala, riportando lesioni al volto e alla cervicale giudicate guaribili in 30 giorni.L’accusa di tentata estorsione è relativa al fatto che la moglie fedigrafa, dopo la scoperta della tresca amorosa, sarebbe stata costretta ad andare da un notaio per cedere al marito (tramite procura speciale al Di Girolamo) la sua quota di proprietà dell’appartamento in cui vivevano in città, mentre il sequestro di persona dal fatto che la donna fu chiusa a chiave in casa, per circa 24 ore, dal marito e dai suoi genitori per paura che fuggisse con l’amante. Alla donna fu sottratto anche il telefono cellulare.

CARTE DI CREDITO. Continua a Marsala il  processo per utilizzo di carte di credito straniere “clonate” con imputati i i marsalesi Riccardo Di Girolamo, Vincenzo Daniele Marino e Giuseppe Genna. Il dibattimento si celebra davanti il giudice monocratico Sara Quittino. L’indagine è della sezione di pg della Guardia di finanza della Procura. E nell’ultima udienza a riferire sul lavoro investigativo è stato l maresciallo Antonio Lubrano. I fatti contestati sono del 2009. A Di Girolamo si contestano movimenti di denaro con carta di credito Visa per 3 mila, 6 mila, 10 mila e 26 mila euro. Al medesimo imputato e a Genna, inoltre, il passaggio di una carta per 40mila euro. A Marino, infine, per 42 mila euro. Oggi nuova  udienza.