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01/10/2015 07:07:00

Marsala, Tasi bocciata e maggioranza in crisi. Vinci (Pd): "Volevano tradire la città"

14,30 - Ricapitoliamo. Il Consiglio Comunale di Marsala ha detto “no” alla proposta dell’amministrazione comunale di aumentare l’aliquota della “Tasi” (la “Tassa sui Servizi Indivisibili” introdotta dal Governo nazionale nel 2014) dall’1,5 al 2,5 per mille.
Presenti ai lavori il sindaco Alberto Di Girolamo, il vice sindaco Agostino Licari, gli assessori Angileri, Cerniglia, Ruggeri e Accardi, nonché il direttore di ragioneria Nicola Fiocca e i funzionari Filippo Angileri ed Elio Messineo, si è arrivati alla votazione poco dopo le 23, al termine di un’altra seduta consiliare molto accesa e che ha visto intervenire a più riprese quasi tutti i consiglieri, sia di maggioranza che di opposizione. Questo l’esito del voto: presenti 29, favorevoli 4 (Cordaro, Di Girolamo, Nuccio e Licari); astenuti 9 (Sturiano, Ferreri, Flavio Coppola, Vinci, Meo, Mario Rodriquez, Cimiotta, Ingrassia, Luana Alagna); contrari 16 (Oreste Alagna, Ferrantelli, Chianetta, Marrone, Gerardi, Sinacori, Leonardo Coppola, Arcara, Genna, Walter Alagna, Eleonora Milazzo, Pino Milazzo, Piccione, Galfano, Gandolfo e Aldo Rodriquez).
In precedenza, il Consiglio aveva anche detto “no” a due emendamenti presentati dal gruppo Democratici di Sinistra (Sturiano-Ingrassia-Luana Alagna), che miravano, rispettivamente, alla riduzione dell’aliquota TASI per il 2015 dal 2,5 a 2 per mille e a qualche agevolazione e detrazione per alcuni fabbricati e le classi meno abbienti. I due emendamenti sono stati bocciati, rispettivamente, con 3 voti favorevoli, 21 contrari e 5 astenuti, ed ancora con 11 voti favorevoli, 16 contrari e 2 astenuti.
Ad inizio di seduta, per la cronaca, i lavori consiliari sono ripresi dal punto in cui erano stati interrotti la sera precedente per il venir meno del numero legale e cioè dalla votazione sull’atto di indirizzo rivolto all’Amministrazione e relativo ad un bene immobile (l’area demaniale antistante l’ex stabilimento Zerilli, sita nel lungomare Mediterraneo nei pressi dell’ex Discoteca Octopus) inserito nel Piano delle valorizzazioni e dismissioni degli immobili di proprietà comunale. L’atto di indirizzo è passato a maggioranza con 12 voti favorevoli (Sturiano, Ferreri, Marrone, Meo, Cimiotta, Nuccio, Ingrassia, Galfano, Gandolfo, Luana Alagna, Licari e Aldo Rodriquez), 6 astenuti (Ferrantelli, Chianetta, Sinacori, Angileri, Pino Milazzo, Eleonora Milazzo), e 1 voto contrario (Genna).

12,25 - Aveva annunciato di votare favorevolmente l'aumento della Tasi, poi invece si è astenuto, provocando la caduta dell'atto e la crisi della maggioranza. Antonio Vinci, capogruppo del Pd con una nota ribadisce la fiducia nel Sindaco Di Girolamo, suo segretario di partito, ma non manca di bacchettare la Giunta:

Votare un atto deliberativo che avrebbe sancito un aumento delle tasse significava tradire politicamente il nostro elettorato, la città intera, smentire clamorosamente ciò che avevamo garantito in campagna elettorale, per questo motivo la maggioranza del gruppo dei consiglieri PD ha ritenuto di astenersi dal votare la proposta “ tecnica” di deliberazione predisposta dall'Ufficio competente.
Ci rendiamo conto delle difficoltà che ci saranno a far quadrare il Bilancio di Previsione, ma il ricorso ad un aumento delle tasse in un momento di grande difficoltà economica per le nostre famiglie, per quanto ci riguarda non è una soluzione percorribile.
Invitiamo il Sindaco e l'Amministrazione Comunale, a cui rinnoviamo incondizionata fiducia sul loro operato e pieno appoggio politico, affinchè si adoperino presso gli Uffici competenti a trovare soluzioni alternative all'incremento delle tasse, al fine di poter approvare il Bilancio di Previsione.

 

12,00 - Primi segnali di cedimento e fibrillazione nella maggioranza che sostiene la Giunta Di Girolamo. Il Psi chiede un incontro urgente al Sindaco per una verifica politica della maggioranza: "Non siamo all'opposizione ma vogliamo un chiarimento politico dal Sindaco" dicono i consiglieri socialisti. Ma attenzione, arrivano anche segnali di rottura da Arturo Galfano, vice presidente del consiglio comunale, che ha votato no all'aumento della Tasi, e in maniera contraria al suo gruppo. E' per questo che Daniele Nuccio, che invece ha votato a favore della Tasi, si è dimesso da capogruppo di Cambiamo Marsala. "Propongo - dice Nuccio - un rimpasto di Giunta o le dimissioni dei consiglieri comunali, dato che non c'è maggioranza". Nuccio sostiene che dovrebbero andare via dalla Giunta gli assessori che fanno riferimento ai gruppi che hanno votato contro la Tasi: Angileri (Pd), Cerniglia (Psi), Accardi (Voce per Marsala). 

07,00 - Voleva tirare il sangue ai marsalesi (ma non a tutti). Alla fine lo hanno tirato a lui, i suoi stessi consiglieri. Una sonora batosta per il vice sindaco e assessore alle finanza Agostino Licari. Dopo una lunga seduta, durata fino a notte fonda, il consiglio comunale di Marsala ha bocciato l'aumento dell'aliquota TASI dall'1,5 (il minimo) al 2,5 per mille, voluto dal Sindaco Alberto Di Girolamo. Dunque non ci sarà alcun aumento della Tasi per i marsalesi, e il Comune, per trovare il milione e sei di gettito extra che l'aumento della Tasi avrebbe garantito, sarà costretto a tagliare altre spese. A Marsala c'è un buco, dovuto a minori entrate e a tagli nei trasferimenti, di sette milioni di euro. Il Sindaco Alberto Di Girolamo aveva detto di essere riuscito a tagliare dove era possibile, ma di dover ricorrere alla misura impopolare dell'aumento della Tasi per colmare la differenza. E invece il consiglio ha detto no, nonostante il vice sindaco Agostino Licari abbiamo fatto previsioni oscure in caso di bocciatura dell'atto: "Saremo costretti a tagliare anche i servizi essenziali" ha detto ieri in consiglio comunale. 

Ma c'è un dato politico, che è ancora più importante. A tre mesi dal suo insediamento, il Sindaco non ha più una maggioranza, ed è un problema che riguarda soprattutto il Pd. L'atto è stato bocciato con solo 4 si. Gli altri consiglieri o si sono astenuti o, come nel caso del Psi, hanno votato contro. Eppure il Sindaco Di Girolamo, alla vigilia, ostentava sicurezza sulla tenuta della sua maggioranza: "Tutti i partiti sono rappresentati in Giunta, aveva detto, tutti devono prendersi questa responsabilità". E invece tutti gli hanno voltato le spalle. "Complimenti a tutti" ha detto il Sindaco sarcastico, applaudendo le mani, dopo l'esito del voto. "Adesso la città vi ringrazierà" ha aggiunto. "Se la veda con la sua maggioranza" hanno detto dall'opposizione. "Ci sono altre spese da tagliare - dice il consigliere Michele Gandolfo - prima di aumentare le tasse ai cittadini, a cominciare dai premi ai dirigenti e dalla spese per Aimeri, che si possono ridurre anche di un quinto". 

“In tre mesi non si fa la rivoluzione, ma la si comincia”. aveva detto in conferenza stampa Di Girolamo. La rivoluzione per i consiglieri può aspettare. 
Il consiglio comunale ieri era teso. C'è il sindaco, col vestito buono, perchè nel frattempo si è dovuto assentare un'oretta per celebrare un matrimonio. C'è il vice sindaco Agostino Licari, con un malloppo sul tavolo, a spiegare la manovrina. E poi gli altri assessori, i dirigenti del settore finanze. I consiglieri al completo. Enzo Sturiano, presidente del consiglio comunale, tiene la voce in tiro, la alza quando vede che c'è troppa confusione in aula, e lui ne crea di più.
Hanno le facce scure, quelli della maggioranza, sanno che se dicono sì alla proposta della giunta di aumentare la Tasi per i marsalesi non sarà proprio una cosa popolare. Si guardano tra loro, e non tutti hanno le idee chiare. Calogero Ferreri, a scanso di equivoci ha scritto un post su Facebook prima di entrare in aula: “serve responsabilità, voto sì all'aumento della Tasi”. Solo che poi ha fatto tutto il contrario, si è astenuto e su facebook non gliel'hanno fatta passare.
Responsabilità, è l'altra parola che rimbombava a Sala delle Lapidi. Se l'appunta nel suo consueto foglietto Daniele Nuccio preparando il suo intervento. Sarà uno dei quattro a votare a favore dell'aumento della Tasi Sornione si fa vedere Michele Gandolfo, che prepara il colpaccio, votare contro. Non sarebbe la prima volta per lui votare contro la maggioranza. Ma con sé si vuole portare dietro il gruppo del Psi.
“Amministrare la città è molto complesso soprattutto in questo periodo. Non vogliamo aumentare le tasse, ma sia mo costretti a farlo nonostante il lavoro che abbiamo fatto per far tagliare gli sprechi”. Esordisce il sindaco. “Non bisogna fare populismo, siamo costretti ad aumentare la Tasi per garantire i servizi e per non far andare il Comune in dissesto. Ci dispiace”.

Ha parlato per illustrare l'atto il vice sindaco Agostino Licari, che ha riportato alcuni dati sulle spese del Comune "alle quali nessuno finora ha messo mano". Un esempio su tutti, il Comune paga di energia elettrica sei milioni di euro l'anno, dei quali due milioni e otto solo per il sollevamento acqua dei pozzi. "Con 100.000 euro si fa un investimento che permette di risparmiare il 30 per cento" ha detto Licari. "Siamo costretti ad aumentare la Tasi perchè i servizi sono a rischio, ma stiamo facendo una serie di investimenti che ci permetteranno di risparmiare". Licari ha aggiunto: "In passato si sono fatte spese senza pensare alle conseguenze. Ad esempio abbiamo messo i pannelli fotovoltaici per risparmiare sulla bolletta, ma se non facciamo la manutenzione non funzionano". Licari ha detto che l'aumento della Tasi non coinvolgerà i redditi minimi (sotto la soglia dei 7000 euro di ISEE) e che alle fasce alte l'aumento costerà circa 50 euro. "Vi chiediamo un atto di responsabilità" ha concluso Licari, dicendo che non ci sono alternative. Per l'opposizione parla Pino Milazzo: "Non sapete ammininistrare e in tre mesi avete fatto già danni - ha detto il consigliere - vedete cosa potete tagliare, non potete aumentare le tasse perchè noi cittadini non ce la facciamo più. Noi voteremo contro questo atto deliberativo". Che l'opposizione sia contraria è ovvio, è nella maggioranza che si guarda per capire se l'atto passerà. Già il consigliere Arturo Galfano ha fatto delle critiche, ma è da Michele Gandolfo che arriva la bordata: "Noi siamo consiglieri di maggioranza, ma di questo ipotetico aumento delle tasse non abbiamo saputo nulla dall'amministrazione, se non pochi giorni fa. L'atto è pertanto irricevibile. Perchè non ne avete parlato con noi? Eppure lei, Licari, è stato consigliere per circa dieci anni.... Noi abbiamo delle idee, perchè non vi siete confrontati con noi?". 
Per il consigliere Michele Gandolfo "non si può dire di fare la rivoluzione e poi colpire i cittadini". Ci sono diverse cose sulle quali si può risparmiare, per Gandolfo, dall'Aipa, la società che cura la riscossione della Tari (il Comune sostiene di non avere personale formato...) con un aggio enorme, ai premi ai dirigenti. Gandolfo inoltre insiste sulla rescissione del contratto con Aimeri Ambiente per gravi irregolarità "o la riduzione dell'importo versato (circa quindici milioni di euro) di un quinto". Non finisce qui: “Se voi siete nell'ottica di fsre rivoluzione in questa maniera, aumentando le tasse, noi andiamo all'opposizione”. Applausi a Gandolfo dal pubblico e dall'opposizione, con gran nervosismo del presidente Sturiano ("Non è permeso applaudire"). Il vicesindaco replica dicendo che la misura è stata concordata con il gruppo del Psi, al quale appartiene Gandolfo. Il capogruppo del Psi Letizia Arcara smentisce il vice sindaco: "Non ho mai approvato l'aumento della Tasi. Abbiamo semplicemente discusso dell'aumento della Tasi, ma non abbiamo dato il nostro consenso". Anche Arcara annuncia che voterà contro il provvedimento.
Anche il consigliere del Movimento Cinque Stelle,Aldo Rodriquez, annuncia il suo voto contrario: "Avete vinto la campagna elettorale dichiarando il falso. Queste informazioni sullo stato disastroso del bilancio le avevate, perchè eravate al governo della città, avevate due assessori. E invece ora venite qui dicendo che non sapevate lo stato del Comune”. Infine: “Dite che siete mortificati, un atto di coraggio sarebbe fare un atto deliberativo di taglio ai vostri stipendi e a quelli di tutto il consiglio comunale. Dovete dimostrare che anche voi fate dei sacrifici”. I sostenitori dei 5 Stelle, sugli spalti destinati al pubblico, sono in estasi e vorrebbero esplodere in un applauso, ma Sturiano li guarda male. “Sono disponibile a rinunciare a un mese di stipendio – dice Mario Rodriquez al suo omonimo collega di opposizione – ma 'l'avite a finire di fare populismo'”.
Giovanni Sinacori, dell'Udc, rispolvera un vecchio vocabolo: "La Giunta Di Girolamo sta applicando una patrimoniale, così la dobbiamo chiamare. E' una scelta politica, che arriva nel momento in cui a tutti i livelli, cominciando da Renzi, si segue una direzione opposta".
Antonio Vinci sta in silenzio, ascolta tutti gli interventi. Poi dice la sua: “io voto sì”. Ma torna indietro, e si astiene alla prova dei fatti. La maggioranza è rintronata a fine seduta. Le prossime ore saranno importanti e per Di Girolamo per ricomporre i pezzi.