Seppur con il secondo comma dell’articolo 530 comma del codice di procedura penale (“Perché la prova è insufficiente o manca”), il giudice delle udienze preliminari Riccardo Alcamo ha assolto un ex calciatore del Marsala (G.P., di 69 anni) accusato di violenza sessuale. G.P., difeso dall’avvocato Giuseppe Cavasino, è stato processato con rito abbreviato. Secondo l’accusa, la sera del 25 agosto 2014, palpeggiò una ragazza di 21 anni mentre questa, protetta dall’oscurità, si era abbassata per un impellente bisogno fisiologico. La ragazza, che era in auto con il suo fidanzato, si appartò nella stradina che, scendendo verso il mare, separa la Società Canottieri e il Circolo Velico. La giovane palpeggiata si mise a urlare. Arrivò, quindi, di corsa, il suo fidanzato e mise in fuga il maniaco. Non riuscì, però, a bloccarlo. La ragazza non fece agli inquirenti il nome dell’ex calciatore, ma ai carabinieri ne descrisse le caratteristiche fisiche. “Era con capelli brizzolati” raccontò. I carabinieri le mostrarono diverse foto. Quando lei vide la foto di G.P., la ragazza disse che poteva essere lui, anche se non ne era sicurissima. In passato, G.P. è stato condannato per un’altra vicenda. In quel caso, per peculato. Avrebbe fatto 131 telefonate personali dall’ufficio in cui lavorava.