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08/10/2015 06:30:00

Marsala. Sindaco e assessori si azzerano lo stipendio. Ora tocca ai consiglieri

Niente stipendio per sindaco e assessori fino alla fine dell'anno. Succede a Marsala, dopo una settimana di polemiche, di dichiarazioni, e scontri interni alla maggioranza e alla stessa giunta guidata dal sindaco Alberto Di Girolamo. Per il primo cittadino, eletto a giugno, e i suoi assessori niente stipendio fino alla fine dell'anno. Una mossa decisa per venire incontro alle difficoltà economiche che attraversa il Comune. Una settimana fa è cominciata la crisi politica (anche se in molti minimizzano) con il voto contrario della maggioranza alla proposta dell'amministrazione di aumentare la Tasi dell'1 per mille. Un aumento che avrebbe consentito l'ente di incassare un milione e mezzo di euro, secondo i conti fatti dagli uffici, e che sarebbe stato utile a tappare un disavanzo da 7 milioni e mezzo di euro. Disavanzo generato da minori trasferimenti statali e nuove regole di scrittura del bilancio. L'aumento della Tasi, dicevamo, è stato bocciato e, come aveva annunciato il sindaco, a rischiare per primi sarebbero stati i servizi per le scuole che sarebbero stati drasticamente tagliati. Detto fatto. Ecco che si si sono dovuti sospendere i servizi scuolabus (già appaltati a 750 mila euro, la metà rispetto al precedente appalto) e mensa. Tutti servizi gestiti da Marsala Schola.
In questi giorni, sono state tante le proteste e le polemiche. Allora la giunta ha deciso di rinunciare ai compensi fino alla fine dell'anno. Il sindaco in campagna elettorale aveva detto che lui, solo lui, si sarebbe dimezzato lo stipendio versando la metà in uno speciale fondo ad hoc. Cosa che è stata fatta in questi primi mesi. Ma, appunto, si trattava di una operazione che riguardava solo il primo cittadino, senza alcuna delibera di giunta, o determina sindacale. Il taglio, in sostanza, non cadeva a cascata su assessori e consiglieri comunali, i cui compensi sono rapportati a quelli del primo cittadino. Adesso si va oltre. Non rinuncia solo il sindaco, ma anche gli assessori, e non alla metà ma a tutto lo stipendio. L'azzeramento non è stato fatto con delibera, ma è una azione volontaria.
“Io faccio la mia parte, do l'esempio, gli altri sono liberi di fare cosa vogliono, sono democratico, non posso obbligarli a rinunciare allo stipendio”, ha sempre detto Di Girolamo. Le cose sono cambiate però, perchè in questi giorni in molti hanno chiesto un sacrificio, non solo alla giunta ma anche ai consiglieri. E proprio loro non vengono toccati dalla decisione della giunta. E proprio loro in questi giorni hanno detto “io sono disposto a tagliarmi il 30, il 50%, io tutto lo stipendio” in un'ondata di grillismo. Ora si aspetta la loro mossa. Però non tutti sono disposti a rinunciare a parte dell'indennità. Gli emolumenti sono proporzionati a quello del sindaco. Anche quello del presidente del consiglio comunale, che a differenza dei consiglieri non si basa sui gettoni di presenza ma è una quota fissa che equivale al 65% dello stipendio del sindaco.
“Non è che togliendo gli stipendi si risolvono i problemi, vedremo cosa faranno gli altri, i consiglieri, quelli che criticano in generale, noi diamo l'esempio”, ha commentato ieri Alberto Di Girolamo

“Ci siamo trovati con tante tasse non riscosse in questi anni e questo ci ha messo in difficoltà. Per dare servizi bisogna pagare le tasse – ha continuato il sindaco intervistato su Rmc 101. Siamo stati costretti ad aumentare Tasi, significava un aumento di 50, 60 euro a famiglia media salvaguardando i ceti deboli. Bisongna essere onesti, anche i 5 Stelle hanno aumentato la Tasi in alcuni comuni. Le chiacchiere sono chiacchiere la realtà è cosa di versa. Alcuni consiglieri o non hanno capito o hanno fatto finta di non capire, è facile fare populismo”.

E sempre su quei consiglieri di maggioranza che si sono opposti all'aumento Tasi il sindaco dice che “forse non l'hanno capito perché eravamo costretti ad aumentarla, o facevano finta di non capire”
C'è chi dice che i consiglieri di maggioranza ricattano politicamente il sindaco. Non ricattano me. Il danno l'hanno fatto alla città”, dice Di Girolamo.
Sull'evasione, sulle bollette non riscosse, come quelle dell'acqua che ammontano a 10 milioni di euro, il sindaco dice che “molti consiglieri di maggioranza, sono stati consiglieri per tanti anni e hanno avuto ruoli importanti nelle precedenti amministrazioni, e sarebbe stato opportuno che avessero detto 'ma noi cosa abbiamo fatto nel passato?'”. E' un riferimento ad Antonio Vinci, capogruppo del Pd ed ex assessore al Bilancio e vice sindaco con Giulia Adamo? “E' un riferimento a quelli che si lamentano. Siamo stati capaci a tagliare il costo del servizio scuolabus, abbiamo fatto tante cose in tre mesi, mi dispiace per alcuni operai che non possono lavorare. Non abbiamo niente da nascondere”.
Sul servizio scuolabus Di Girolamo dice che slitterà di un paio di settimane. Sulla sospensione c'è stata un po' di tensione con Anna Maria Angileri, assessore alla Scuola. “Non ne sapevo niente”, ci aveva detto il giorno della sospensione l'assessore. “Il sindaco non deve interpellare nessuno, Angileri sapeva”, risponde il primo cittadino
Ci saranno cambiamenti in giunta? “Verificherò nell'approvazione del bilancio. Poi prenderò i provvedimenti. Ne riparliamo dopo il bilancio”.