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13/10/2015 18:03:00

Sanità in Sicilia e sprechi. Verifica su tutti gli appalti sopra il milione di euro

 “Lasciare risorse a furbi e criminali sarebbe intollerabile non solo per il dovere di combattere reati e crimini, ma anche per recuperare risorse da reinvestire in servizi sanitari in un periodo in cui le risorse sono scarse e limitate”. Ad affermarlo è stato l’assessore alla Salute della Regione Sicilia, Baldo Gucciardi, annunciando di avere “già avviato una ricognizione capillare in tutte le aziende sanitarie siciliane delle gare con importo superiore a un milione di euro e verificheremo gli atti di gara relativi minuziosamente. Inoltre, ho già avviato un rapporto ufficiale con Agenas (ho stipulato una formale convenzione), l'agenzia del ministero della salute, con Anac, agenzia anticorruzione, per costruire una piattaforma di supporto e verifica per le gare di approvvigionamento di beni e servizi in sanità che, fra l'altro, preventivamente individui prezzi di riferimento vincolanti per le gare stesse e consenta di monitorare eventuali anomalie nei prezzi di aggiudicazione”.

L’annuncio di Gucciardi arriva in risposta al condirettore del Giornale di Sicilia, Giovanni Pepi, che commentando su Facebook il caso del manager dell'Asp 6, che revocò un appalto che considerava costoso (25 milioni di euro) permettendo, attraverso un nuovo appalto da 7 milioni, di risparmiare 18 milioni di euro (nei giorni scorsi anche il Tar si è pronunciato sul caso esprimendosi a favore delle scelte del manager), aveva posto alla Regione due domande. “Perché si dice che i tagli nella sanità sono impossibili, quando si accertano sprechi come questi? E perché, se tali sprechi sono possibili,Il governo della Regione non dispone inchieste e controlli per smantellarne altri? Tagliando cosi, possiamo togliere risorse e potere ai forti e ai furbi per destinarli ai deboli che hanno bisogno di maggior tutela”.

La risposta di Gucciardi non si è fatta attendere e Pepi ha deciso di diffonderla attraverso Facebook. Per l’assessore “risparmiare nel servizio sanitario regionale combattendo sprechi, posizioni parassitarie e corruzione si può, è possibile, indispensabile ed è da me scelto quale obiettivo prioritario”.