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14/10/2015 06:25:00

Voto di scambio. L'inchiesta su Cimiotta scuote la politica di Marsala

Il clima politico già turbolento di suo a Marsala viene ulteriormente scosso dalla notizia dell’indagine a carico del consigliere comunale del Pd Vito Cimiotta.
Al consigliere di maggioranza è stato notificato un avviso di conclusione delle indagini con l’accusa di voto di scambio.
L’indagine, coordinata direttamente dal procuratore Alberto Di Pisa, è stata svolta dalla sezione di pg della Guardia di finanza della Procura marsalese. Dall’inchiesta sarebbe emerso che Cimiotta, poco prima delle recenti elezioni amministrative, avrebbe promesso un posto di lavoro nel bar dell’ospedale “Paolo Borsellino” a due disoccupati in cambio di voti per se e, pare, anche per il candidato sindaco Di Girolamo. Così avrebbero raccontato i due disoccupati agli inquirenti, che avrebbero raccolto anche altri riscontri oggettivi e testimoniali. Il sindaco Di Girolamo non è indagato.
“A parte l’assoluta fiducia che nutro nella giustizia - sono le parole di Cimiotta - spero in una conclusione spedita del procedimento che possa chiarire la vicenda ed accertare la mia assoluta innocenza. Mi riesce difficile pensare alla ipotesi di una promessa di voto a due miei inseparabili amici fin dall’infanzia, che mi hanno accompagnato nell’avventura elettorale unitamente ai loro familiari. Nessun posto di lavoro è stato mai promesso in cambio del voto ad alcuno e tutto ciò sarà provato immediatamente, anche al fine di evitare un dibattimento basato su una notizia di reato infondata”.
Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco di Marsala Alberto Di Girolamo. "Ho fiducia nella magistratura, spero che Vito Cimiotta riesca a chiarire presto la sua posizione e mi auguro che non c'entri niente con questa vicenda. Sono garantista. Siamo soltanto in fase di indagine - continua il sindaco - la nostra posizione è chiara, se c'è una condanna occorre dimettersi, ma al momento non c'è e spero per Cimiotta che non arriverà". Il sindaco è al momento ancora il segretario comunale del Partito democratico. Cimiotta, nella nota di ieri ha dichiarato che ha comunicato l'avviso di conclusione delle indagini alla segreteria del partito, ma il sindaco a Tp24 ha detto di aver appreso tutto dalla stampa.
Fa quadrato attorno al suo consigliere anche il gruppo Pd in consiglio comunale. In una nota firmata dal capogruppo Antonio Vinci i democratici sono “certi che la magistratura farà il suo lavoro nel pieno delle sue funzioni e su questa riponiamo la massima fiducia per un operato celere, irreprensibile e fermo. Siamo convinti della serietà e correttezza del consigliere Cimiotta, che certamente saprà dimostrare la sua totale estreneità ai fatti che gli vengono contestati. Il PD è l'unico partito peraltro, nel panorama politico nazionale, ad applicare regole certe e severe per la scelte delle candidature e siamo certi che il profilo personale e politico del consigliere Cimiotta sia perfettamente compatibile con il il codice etico del nostro partito”.
Cimiotta è stato eletto in consiglio comunale dopo il turno di ballottaggio, entra a Sala delle Lapidi grazie al premio di maggioranza conquistato dalla coalizione che sosteneva Alberto Di Girolamo. Cimiotta, avvocato penalista, è anche nipote di Domenico Venuti, sindaco di Salemi, ed è uomo di fiducia dell’assessore regionale alla Sanità Baldo Gucciardi a Marsala. A proposito di parenti, lo scorso anno venne messo sotto indagine per appropriazione indebita il fratello di Vito Cimiotta, Giancarlo Cimiotta. Ex impiegato del Consiglio dell’Ordine degli avvocati Cimiotta, era stato denunciato all’autorità giudiziaria dallo stesso Ordine dopo la scoperta di un ammanco di cassa di circa 50 mila euro. L’impiegato, licenziato, nel momento in cui venne resa pubblica l’indagine aveva già restituito la somma scomparsa dalla cassa dell’Ordine.
Il caso Cimiotta entra perentoriamente nella già precaria situazione politica a Marsala. La maggioranza che sostiene il sindaco Alberto Di Girolamo è spaccata e si profilano regolamenti di conti interni. Il Pd ha dichiarato fiducia al sindaco, ma si sta giocando una partita nella partita, quella per arrivare alla segreteria del partito. Enzo Sturiano, presidente del consiglio comunale litiga a distanza con il sindaco. Tiene banco sempre la questione del rinvio ai servizi scuolabus e refezione scolastica. “Stiamo lavorando per riprenderli al più presto possibile”, dice il sindaco Alberto Di Girolamo che in questi giorno ha incontrato i genitori. Si parla di un avvio a novembre, dopo la festività dei morti. “Spero anche prima, c’è qualcuno che dice che è rimandato tutto a gennaio, è terrorismo politico questo”, continua il sindaco. Sulla rinuncia alle indennità, prosegue: “abbiamo voluto dare un segnale importante, qualcuno lo chiama infantilismo politico, per noi è un grande segnale di solidarietà che facciamo in questo momento difficile”.
Interviene anche Clara Ruggieri, assessore alle politiche Culturali che in questi giorni è all’Expo di Milano dove verranno premiate le Saline e lo Stagnone: “ci vado a mie spese ovviamente”. Sulla situazione del Comune aggiunge: “la nostra è una giunta che fa questo come servizio alla città. Stiamo lavorando per la città con grosse difficoltà,ma ci mettiamo entusiasmo e passione. Le mense apriranno al più presto. Non volevamo questo, se sono avvenute queste situazioni non è per colpa nostra. Spero venga compreso il nostro impegno. Stiamo cercando di mettere tutto a posto”.