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19/10/2015 06:00:00

Per il mio fraterno amico Michele Galfano, veterinario, gigante buono...

Non avrei mai voluto scrivere della morte di un mio fraterno amico, il dottore Michele Galfano. L'inchiostro è misto alle lacrime, tante. Inconsolabili.
E così va via un pezzo di Marsala, un pezzo di cuore, un pezzo di vita.
Un veterinario, uno dei più bravi di tutta la provincia. Un uomo, un amico.
Faccio fatica a scrivere, di solito guardo tutto con estrema distanza, ora no. Non posso, non ci riesco. E mi viene da scrivere come se realmente parlassi con te, dicendoti " hey Michy , guarda un po' cosa sto scrivendo per te"
Michele, era prima di tutto Lui. Onesto intellettualmente, caparbio, temerario, infaticabile. Lo trovavi liì, nel suo ambulatorio dalla mattina presto a sera tarda, natale, pasqua, ferragosto. Non c'era riposo... Al servizio perenne dei suoi pazienti a 4 zampe e dei suoi amici. L'uomo della pace: smussava angoli, mitigava scontri, anche i più accesi.
Ricordo lunghe dissertazioni sulla lotta al randagismo, la sua voglia di fare, di aiutare. Quanti cani abbiamo salvato, quante cure ha profuso con immenso amore e totale dedizione, senza nessun guadagno.
Il suo interesse per la città, il suo impegno politico, la corsa per l'ultima campagna elettorale a sostegno di Massimo Grillo... E poi la rabbia, l'amarezza per la sconfitta. Non mancavamo occasione per parlare del nostro virus: la politica.
Mi piace ricordare di lui un episodio su tutti, così da renderne l'idea anche a chi non lo conosceva bene. E' il 25 dicembre di tre anni fa, salvo una pitbull abbandonata, malata e denutrita ( è con lui nella foto). Mi aiuta in tutto e mi insegna a fare la prima puntura senza nemmeno controllare che ore fossero, mentre le nostre rispettive famiglie ci aspettavano per il pranzo.
Questo era Michele.
Il suo cuore così magnanimo, così lucente di sensibilità e generosità si è arrestato proprio quando ancora aveva tanto da fare e tanto da vivere.
E non può consolare la solita frase " il signore prende i fiori più belli" perché anche questa Terra ha bisogno di sorridere, anche questa Terra ha bisogno di vivere potendo contare su persone come Michele.
La notizia della sua scomparsa ha sconvolto la città, ha trafitto i cuori,ha lacerato animi, ha inondato di lacrime gli occhi... Questo perché Michele era il fratello e l'amico che tutti avrebbero voluto. Un giovane da esempio a molti. Non ha risparmiato fatica e sacrifici pur di costruire la sua clinica. Avrebbe, di qui a poco, ampliato i suoi locali, avrebbe creato un'ulteriore sala chirurgica.
Alle raccomandazioni di amici e parenti di non lavorare troppo diceva: " avrò tempo per riposare ma adesso devo darci sotto"...
Il tempo, ahimè, è finito. Si e' spento il suo cuore. Lo piangiamo in tanti. Non finiscono però i ricordi. Il ricordo del suo volto sorridente, della sua pacatezza, della sua disponibilità resteranno in chi continuerà con forza il suo cammino.
Che possa essere faro per Francesco e Chiaretta suoi figli, e forza per Valentina, sua moglie.
Ciao gigante buono, i tuoi insegnamenti non svaniranno nel nulla, i tuoi consigli saranno moniti per il futuro, facci sentire la tua presenza, ovunque tu sia.

Rossana Titone