Strani movimenti, alcuni non conosciuti al Comune di Marsala, sull'Aipa, la società che si occupa di riscuotere la tassa sui rifiuto (Tares) per conto del Comune. L'Aipa Spa, ha operato quello che tecnicamente si chiama fitto di ramo d'azienda a Mazal Global Solution srl. Agostino Licari, vice sindaco e assessore al Bilancio, al Comune è stata fatta una presa d'atto di questo cambiamento?
Sì. Ha ceduto un ramo d'anzienda. E' tutto sotto controllo.
Non era l'occasione, visto che è stato ceduto un ramo d'azienda, per rescindere il contratto?
Non c'erano gli elementi per poter rescindere il contratto. La nuova azienda subentra in tutti i contratti posti in essere. Si è obbligati, con la voltura, a continuare il rapporto con la ditta subentrante.
Quindi ci avevate pensato?
L'avevamo messo in conto di revocare il contratto. Ma non avevamo elementi tali da non soccombere in una azione legale. Rischiavamo di perderci più che guadagnarci.
Il contratto fino a che anno lega il Comune con l'Aipa o comunque con la Mazal?
Fino a tutto il 2016. Stiamo lavorando per evitare la proroga. I costi della rescissione sono elevati, a meno che non c'erano da prima gravi inadempienze.
Aipa è al centro di un grosso scandalo, scoppiato in Lombardia. Non avrebbe mai versato nelle casse di 400 città lombarde i soldi delle imposte, e lo scorso Luglio è stata colpita da un sequestro di 4 milioni di euro. Una montagna di soldi destinata alle casse pubbliche di circa 400 Comuni della Lombardia ma mai arrivata a destinazione. Il periodo finito sotto la lente d’ingrandimento delle fiamme gialle è compreso tra il 2008 e il 2013. A Marsla è stata sempre puntuale nel girare al Comune i soldi incassati?
Da noi fortunatamente sì. Non ci sono stati i problemi avuti in altri comuni. Loro incassano per conto nostro e versano al Comune il dovuto.
Come sta andando la stesura del Bilancio?
Questo non è un bilancio. Il Bilancio è programmazione per lo sviluppo della città. Noi stiamo lavorando per evitare il dissesto, è un'altra cosa.
La situazione è peggiore di quella che ci si aspettava?
Certo. Avevamo messo in conto che la situazione era difficile. Non sapevamo che la Regione Sicilia cambiasse norma nel 2015, si prevedeva il nuovo regime contabile nel 2016. Ad agosto è arrivata la notizia e abbiamo dovuto recuperare 4 milioni. Su 7 milioni abbiamo fatto un taglio per 5 milioni e mezzo.
Com'è fare l'assessore senza prendere un centesimo?
Un servizio per la città. L'avevo previsto che sarebbe stato così. Qui però adesso ci rimettiamo pure.