La procura di Firenze presenterà un ricorso alla Cassazione contro la decisione del tribunale del riesame di Firenze di dissequestrare i materiali prelevati dal Ros dei carabinieri nelle perquisizioni effettuate l'8 ottobre scorso nell'inchiesta su presunte infiltrazioni mafiose nel Centro Nord e sui rapporti dell'imprenditore trapanese Andrea Bulgarella con i vertici della banca Unicredit. È quanto si apprende in ambienti giudiziari a Firenze. I sequestri - di computer, documenti, agende - furono fatti a titolo probatorio. Tra gli indagati c'è anche il vicepresidente di Unicredit, Fabrizio Palenzona.
Il tribunale del riesame di Firenze, alla fine della scorsa settimana ha smontato le principali accuse che erano state formulate dalla Dda e per questo motivo ha annullato, accogliendo le tesi della difesa, i sequestri dei documenti acquisiti ai fini delle indagini.
Sequestri disposti ipotizzando i reati di associazione a delinquere concretizzata attraverso reati che vanno dall'impiego di denaro e beni di provenienza illecita, alla truffa fino all'appropriazione indebita resi possibili, secondo le accuse, da una serie di amici e relazioni con funzionari di banca.
Lo stesso tribunale del riesame ha invece confermato i sequestri relativi alla contestazione di appropriazione indebita nei confronti dell'imprenditore Bulgarella per quanto riguarda i suoi rapporti con la Banca di Credito cooperativo di Cascina.