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17/11/2015 08:45:00

Diffamazione, nuova udienza del processo Calcara. Nuovi round per Giacalone e Di Girolamo

 Nuova udienza ieri a Marsala del processo che vede imputato  il pentito di mafia Vincenzo Calcara, accusato di diffamazione nei confronti dell’ex sindaco di Castelvetrano Antonio Vaccarino. Al centro della disputa alcuni attacchi verbali fatti dal Calcara, durante un incontro con alcuni giovani studenti, nei confronti del Vaccarino. In quell’occasione il pentito lo accusò di fare affari con i Messina Denaro e di aver calunniato in passato il giudice Paolo Borsellino. Nell'udienza di ieri ha testimoniato Paolo Salerno. L'imprenditore trapanese, presidente dell'associazione antiracket provinciale, fu infatti l'organizzatore di quell'incontro. Ovviamente, a distanza di così tanto tempo, la testimonianza di Salerno è stata molto generica. 

E continua oggi a Trapani il processo   che vede imputato il giornalista Rino Giacalone, citato per diffamazione dalla vedova del mafioso Mariano Agate, Rosa Pace. Si tratta del procedimento per «diffamazione a mezzo stampa» scaturito da una querela mossa da Rosa Pace, vedo del capomafia di Mazara del Vallo deceduto per cause naturali nell'aprile 2013. Nell'articolo pubblicato sul blog Malitalia, ed intitolato «Don Mariano Agate è arrivato al capolinea» il giornalista Giacalone ripercorreva il palmares criminale del boss mazarese, etichettandolo come «un pezzo di merda». 

Tornando a Marsala, si è tenuta la nuova udienza, in sede civile, del processo scaturito dal'azione risarcitoria intrapresa dall'ex Sindaco di Marsala, Giulia Adamo, al giornalista Giacomo Di Girolamo. Adamo chiede a Di Girolamo ex direttore di tp24.it e Rmc 101, la bellezza di 150.000 euro quale risarcimento danni per la sua attività giornalistica degli ultimi due anni. In parallelo Adamo aveva anche avviato una procedura in nome e per conto del Comune di Marsala. Il giudice ha dato 40 giorni di termine alle parti per la presentazione delle memorie conclusive. Da notare che Adamo ha revocato il suo legale, Attilio Baruffi, del foro di Bergamo, e lo ha sostituito con Luigi Laudicina.