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18/11/2015 02:00:00

Nuova testimonianza ad un processo di mafia per Giorgio Napolitano

L’ex capo dello Stato Giorgio Napolitano dovrà deporre a Palazzo Giustiniani davanti alla corte d’Assise di Caltanissetta sugli anni delle stragi. Lo ha citato Salvatore Borsellino. La Corte d’Assise di Caltanissetta, di fronte alla quale è in corso il processo cosiddetto Borsellino quater, ha accolto l’istanza di Salvatore Borsellino, fratello di Paolo, il magistrato ucciso il 19 luglio del ’92 nella strage di via D’Amelio, e ha detto si all’audizione dell’ex capo dello Stato. È la seconda volta che Napolitano si trova a dover testimoniare a un processo sulle stragi del ’92. Nell'ottobre dello scorso anno, quando era ancora al Quirinale, è stato costretto a testimoniare al processo sulla trattativa Stato-mafia, nonostante avesse comunicato di non avere nulla di rilevante da raccontare. E quella deposizione era stata preceduta da uno scontro istituzionale senza precedenti con i pm di Palermo titolari dell’accusa, visto che proprio lui, presidente della Repubblica, era stato intercettato indirettamente in quattro telefonate con l’ex ministro dell’Interno ed ex presidente del Senato Nicola Mancino, che al processo sulla trattativa è imputato di falsa testimonianza. Lo scontro sulle intercettazioni, finito davanti alla Consulta, è stato vinto da Napolitano, visto che la Corte costituzionale ha imposto la distruzione di quelle intercettazioni. Ma poi i pm avevano insistito per interrogarlo. Allora la deposizione è avvenuta al Quirinale. E anche questa volta non sarà Napolitano ad andare in un’aula di giustizia. Sarà infatti la corte d’Assise di Caltanissetta a spostarsi per interrogarlo a Roma sugli anni delle stragi mafiose tra Palermo, Roma, Milano e Firenze, tra il 1992 e il 1993. La deposizione, a Palazzo Giustiniani, è stata fissata per il prossimo 14 dicembre.