Il giudice delle indagini preliminari Annalisa Amato ha rimesso in libertà Sebastiano Cascio, di 31 anni, uno dei due pregiudicati marsalesi posti agli arresti domiciliari dagli agenti del Commissariato in quanto accusati di essere i protagonisti della rapina commessa la notte del 18 luglio ai danni del panificio-pasticceria Mannone di contrada Amabilina. Ad agire furono due malviventi a volto scoperto e dalle immagini di un impianto di video sorveglianza la polizia ha individuato i presunti autori dell’azione criminale. La scorsa settimana, quindi, sono stati arrestati il Cascio e il 30enne Daniele Crimi. Il primo, però, nell’interrogatorio di garanzia davanti al gip, disse subito che quello ripreso nelle immagini non era lui. “C’è un errore di persona” si è difeso Cascio. Adesso, il gip Amato ha accolto l’istanza di remissione in libertà avanzata dagli avvocati difensori Diego e Massimiliano Tranchida. “Il giudice – afferma l’avvocato Diego Tranchida – ha ritenuto Cascio estraneo ai fatti ed è stato, quindi, evitato un errore giudiziario”. Dopo l’interrogatorio, il legale evidenziò che il suo cliente “non si è avvalso della facoltà di non rispondere e ha dichiarato di non riconoscersi nelle immagini della video registrazione”. Davanti al gip, invece, Daniele Crimi ha fatto scena muta (si è avvalso della facoltà di non rispondere) e per questo il suo legale, Luigi Laudicina, non ha neppure provato a presentare istanza di revoca della misura cautelate. Pressoché certo, infatti, un “no” del giudice.