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18/11/2015 06:30:00

Marsala, i veleni della campagna elettorale. Grillo lancia l'”operazione verità”

La campagna elettorale a Marsala ha una coda lunga, lunghissima. Arriva fino a i giorni nostri, arriva, a 5 mesi dalla vittoria di Alberto Di Girolamo, all'”operazione verità” di Massimo Grillo.
L'ha lanciata ieri in una conferenza stampa, allargata ad amici, simpatizzanti, consiglieri comunali, l'ex parlamentare e candidato sindaco. Grillo ha il tono pacato, nell'annunciare l'azione legale in sede civile “per riaffermare la giustizia e la pace”.

“Operazione verità”, la chiama Grillo annunciando l'azione in sede civile nei confronti della consigliera comunale di “Cambiamo Marsala” Linda Licari, e della signora Valentina Cariglia. Entrambe citate per alcune frasi che sarebbero state dette e che sarebbero state diffamatorie nei confronti dell'ex parlamentare e candidato sindaco durante la campagna elettorale.
E poi una serie di “ammoniti”, da Grillo, a “non infangare la reputazione della mia famiglia. Non si possono tollerare le falsità che ho vissuto, tantissime e se sono qua lo faccio per rispetto alla mia famiglia”.
Nella 'canonica' del Complesso San Pietro, non ci sono solo giornalisti, ci sono i consiglieri, i suoi sostenitori e poi ci sono Enzo Sturiano, Presidente del Consiglio Comunale, e il suo vice Arturo Galfano, uomini di maggioranza. In molti si aspettavano da Grillo la presentazione di nuovi progetti per la città. Invece eccolo qui, che mette in pratica ciò che ha anticipato qualche tempo fa a Tp24.it.
“Perchè la pace e la fraternità hanno bisogno di dialogo e giustizia. Bisogna raggiungere la vera pace anche in questa città, immersa nei contrasti e nei veleni. La città è stata ingannata in questi anni per le bugie che sono sono state dette su di me. Un'operazione continuata in questi giorni, è il momento di dire basta”.
Parla di una “macchina del fango” orchestrata contro di lui, in campagna elettorale, Grillo, che faceva “il porta a porta dicendo bugie sul mio conto. Si diceva che sono mafioso, che faccio attività speculative sulla solidarietà”.

Ecco, l'operazione di Grillo è fatta di cinque punti. Il primo consiste nell'azione civile fatta “per aprire un dialogo con queste persone. Serve per purificare l'aria che si respira. Azione civile fatta non per andare al processo ma per puntare alla mediazione e ristabilire pace e verità. Mi dispiace che ci siano queste persone. Sono state parte di una organizzazione che mirava a ingannare”. Grillo parla anche di operatori della scuola che avrebbero incontrato le famiglie per parlare male di lui.
Grillo inoltre diffida a lanciare accuse personali e familiari. “Una sorta di cartellino giallo”.
In molti si chiedevano il senso di questa azione, di questa stessa conferenza stampa. “Serve per ripristinare la verità sul mio conto. Tanti che hanno parlato su di me non mi conoscono. Serve a conoscerci meglio. Quanti sanno della mia storia personale? Nessuno si può permettere di intaccare la reputazione mia e di mio padre. Mio padre non ha mai costruito una casa abusiva. Mio padre non era un mafioso”.
Grillo parla anche del Borgo della Pace, riprendendo le polemiche nate in questi giorni, con protagonista anche il consigliere comunale Daniele Nuccio. Parla del sacro convento di assisi proprietario del Borgo della Pace “e non si dica la bugia che speculo sulla solidarietà”. Da qui, Grillo mira a inaugurare un modello politico-culturale basato sul pensiero francescano per “superare la logica di amico-nemico”.
L'ex parlamentare lancia quindi un “patto di cooperazione” e dice “no all'antimafia di facciata”. “Occorrono regole e verità, e chi non sta alle regole deve essere isolato”. Grillo non fa nomi, né quando parla di antimafia di facciata, né quando ammonisce, né quando parla della “macchina del fango”. “Non li faccio, ma dobbiamo dire basta”.
Grillo vuole la pace, ed è quella che c'è in consiglio comunale ultimamente. Dove maggioranza e opposizione non si disturbano a vicenda, perchè c'è da discutere il bilancio a breve. Ieri maggioranza e opposizione si sono trovati d'accordo quasi su tutto. Intanto Linda Licari preferisce non commentare l'operazione di Grillo. “Non so di cosa parla” ha detto la consigliere di Cambiamo Marsala.