Turismo, turismo, turismo. E il turismo è il nostro petrolio, ci dicono. E potremmo campare solo di turismo, aggiungono. I politici, poi, parlano, parlano, straparlano di turismo a Marsala, Trapani e in provincia, ma intanto non si fa mai nulla per il comparto, e l'intero settore è vittima dei giochi di Ryanair, compagnia legittimamente interessata più al suo fatturato che alle sorti della nostra terra.
A proposito. Lo sapete quante presenze turistiche fa ogni anno la nostra provincia? 2 milioni e mezzo di persone. Pochissime. In tutta la provincia ci sono 30.000 posti letto, per un totale 2.400.000 presenze, cioè gli alberghi sono pieni solo 80 giorni l'anno. Che dato disarmante. San Vito Lo Capo, così tanto decantata, ha 6000 posti letto e fa 600.000 presenze, quindi arriva a 100 giorni l'anno di riempimento. Numeri ridicoli. Quando c'è stato l'attentato sull'aereo che sorvolava Sharm El Sheik, due settimane fa, sono rimasti bloccati 80.000 turisti (inglesi e russi), che soggiornavano in quella zona, quella settimana. Insomma, in una settimana di bassa stagione lì fanno gli stessi turisti che fa San Vito tutto l'anno.
E' per questo che un gruppo di imprenditori sta tentando di ribaltare il tavolo. L'idea è di Pantelleria Island, il consorzio che unisce gli operatori turistici di Pantelleria e che da circa dieci anni fa venire direttamente i turisti a Pantelleria con dei voli charter. La stessa cosa adesso si vorrebbe fare a Trapani Birgi: anzichè dipendere da Ryanair, che dà l'idea di smobilitare a breve, facciamo gli aerei, e i turisti ce li andiamo a prendere noi.
Peccato che ieri, al complesso di San Pietro, in sala conferenze, ci fossero davvero quattro gatti, come si vede dalla foto allegata a questo articolo. Come al solito, quando si tratta di fare sistema e di fare rete, qui da noi scompaiono tutti. Eppure questo è un momento ideale per la Sicilia Occidentale. A causa del terrorismo internazionale, destinazioni come il Mar Rosso stanno avendo seri danni, e c'è tutto un target di turisti europei che potrebbe trovare nel nostro territorio una valida alternativa. Per motivi purtroppo drammatici, la Sicilia ha enormi margini. Ma nel mondo - a proposito della Sicilia - sono conosciute solo Palermo, Catania e Taormina. La provincia di Trapani e la riviera trapanese in pratica è come se non esistessero. Questo perchè gli imprenditori non fanno rete, e tra loro in pochi sono poi quelli che si formano e che sanno l'abc del mestiere, dato che il sistema dell'accoglienza è eccessivamente frammentato (B&B, agriturismi da pochi posti letto) e gestito spesso "in famiglia", senza una chiara prospettiva di sviluppo.
"Ryanair dal 2017 potrebbe non esserci più. Dobbiamo organizzarci" dice Gaspare Giacalone, dell'Associazione delle strutture turistiche di Marsala. Tra l'altro Ryanair non è vero che porta turisti in quantità. Cioè è vero solo in parte, per la provincia di Trapani. Solo il 20% dei turisti che atterranno a Trapani resta da noi, gli altri vanno a Palermo o in altre parti della Sicilia. Chi resta lo fa per un massimo di 3,7 giorni. Pochissimo. Da qui l'idea di accogliere l'invito di Andrea Oddo di Pantelleria Island per presentare il progetto dei voli charter a Birgi. Da noi sembra una cosa fantascientifica, ma in altre parti d'Italia è normalità. "Ryanair a noi operatori non permette di pianificare l'attività - si lamenta Peppe Vultaggio di Agriturist, che unisce i piccoli agriturismi della nostra zona -. Per esempio non ancora non sappiamo la programmazione estiva 2016. Ma già, sulla carta, avremmo dovuto vendere i pacchetti, fare le prenotazioni, gestire la promozione. Ecco perchè nasce il progetto charter per Trapani Birgi".
E' un progetto pilota, che nascerebbe con alcuni voli e in un periodo di alta stagione, per evitare troppi rischi. "Nove anni fa a Pantelleria ci siamo messi insieme, noi albergatori, e abbiamo cominciato ad organizzare voli charter - spiega Oddo - L'anno scorso abbiamo fattoquattro tratte a Pantelleria: Bergamo, Venezia, Malpensa, Bologna. 15.000 posti in totale per 49.000 presenze generate. Il 50% delle presenze di Pantelleria è stato generato con pochi voli e quattro tratte". Se si riuscisse a fare la stessa cosa a Trapani, si potrebbero organizzare più voli ad un costo ridotto: 160 euro a paseggero. L'idea è di provare ad organizzare tre tratte settimanali da Giugno a Settembre: Milano Malpensa, Bologna, Londra o Parigi. Sono aerei da 142 posti, per un totale di 6500 passeggeri. "Ogni presenza turistica genera 200 euro di ricavi per il territorio in termini di ricaduta economica, ogni 1000 presenze si crea un posto di lavoro. Con questri quattro voli stagionali ci sarebbero 42.000 presenze". Le strutture acquisterebbero in anticipo i voli, e poi li rivenderebbero ai clienti nell'ambito dei pacchetti che vogliono proporre. "Comprando 14 posti, che costano per tutta la stagione 16.000 euro, il ricavato, considerando i costi medi di un pacchetto di una settimana, sarebbe di 24.000 euro". Un margine interessante. Bisogna capire se adesso le imprese turistiche, gli albergatori, le piccole e medie strutture vorranno investire e fare rete....