E' stata scoperta una targa al Tribunale di Trapani in memoria del magistrato Alberto Giacomelli, presidente di Sezione del Tribunale di Trapani, assassinato dalla mafia il 14 settembre 1988.
A ricordare la figura del magistrato, oltre al presidente del Tribunale, Roberto De Simone, l’ex presidente D’Angelo, il procuratore Massimo Palmeri, la giudice Alessandra Camassa, il presidente dell’Ordine degli avvocati di Trapani, Umberto Coppola, il presidente della sezione trapanese dell’Associazione Nazionale Magistrati, Samuele Corso, la presidente dell’associazione Co.tu. le vi. Aurora Ranno. Presenti i figli di Alberto Giacomelli, Fausta e Giuseppe, i comandanti provinciali dei Carabinieri, Stefano Russo, e della Guardia di Finanza Pasquale Pilerci.
Nel 1985 Giacomelli, aveva firmato il provvedimento di sequestro di beni a Gaetano Riina, fratello del boss. Nelle motivazioni i Giudici d'Assise ripercorrono il momento storico in cui fu commesso il delitto. Emerse, così, che la mafia aveva deciso di colpire, per la prima volta in assoluto, un Magistrato giudicante, uno qualsiasi. Si decise di uccidere Giacomelli perché, nella sua qualità di Presidente della sezione per le misure di prevenzione del locale Tribunale, confiscò l'abitazione del fratello del capo di Cosa Nostra, non consentendogli più di utilizzarla.