In questi giorni il Liceo classico in cui lavoro è stato oggetto di un vero e proprio linciaggio dalla stampa locale.
Tutto ha avuto inizio un mercoledì mattina di circa due settimane fa con un’ispezione, a sorpresa, condotta da un pool composto da Asp, Guardia di Finanza, Procura della Repubblica e Vigili del Fuoco, determinata da una denuncia il cui autore, ben informato sui fatti della nostra scuola, è ancora oggi a noi ignoto.
Questo avveniva al culmine di un momento felice della nostra storia scolastica: grossi consensi e terreno guadagnato presso l’opinione pubblica per il nuovo indirizzo Cambridge che ci apriva le porte, ben oltre i confini urbani, delle scelte degli adolescenti della provincia, tanto da suscitare l’interesse di docenti delle scuole medie di Mazara del Vallo, recentemente in visita.
Un vero fulmine si è abbattuto su via Eliodoro Lombardi!
Senza nulla togliere ai doveri e necessità della giustizia che sarà sempre benvenuta, se vorrà tornare a verificare ulteriormente le condizioni della scuola che si trovava, è bene sottolinearlo, al momento dell’accaduto, nel pieno fervore operativo, questa è stata, al termine dell’indagine, ritenuta potenzialmente colpevole di questi capi d’accusa (spero non dimenticarne alcuno):
1) presenza di guano, ovvero escrementi di uccelli, sulle scale esterne, nel vano a cielo aperto condiviso con la sottostante scuola media;
2) uso di ciabatte sotto i computer;
3) ritardo nella somministrazione annuale dell’aggiornamento del personale sul tema della sicurezza (formazione che doveva essere svolta insieme alle altre scuole della città nell’ambito della Rete Re.ma.pe.);
4) macchie di umido su alcune pareti;
5) una lampada fulminata lungo il percorso di fuga;
6) segnalazione di una nuova figura di responsabile della sicurezza per i lavoratori ancora in via di formazione;
7) presenza di una cappa inidonea nel laboratorio da lungo tempo non più utilizzata;
8) corposa presenza di materiali cartacei documentari in locali non adibiti a funzione didattica (quale scuola non ne ha?).
Tutti rilievi sicuramente affrontabili da un’oculata e ragionevole amministrazione al momento della contestazione e non ancora quantificati, se mai lo saranno, in termini di carico pecuniario da parte delle autorità inquirenti. Fantasiosa pertanto o quanto meno futurista, è la voce della stampa che attribuisce al Liceo una pendenza di € 70.000.
Nessuna inchiesta ha dichiarato la scuola non sicura: se ciò fosse avvenuto, oggi questa sarebbe recintata da un nastro bianco e rosso e un pannello con la scritta “non agibile, vietato l’accesso”. Sarebbe pertanto interessante conoscere la fonte che ha alimentato gli articoli recentemente pubblicati.
Invece il Liceo classico Giovanni XXIII è costantemente e felicemente operativo: addolorato, questo si, per una denuncia, la cui origine risulta ancora oscura, e per la cattiva, immeritata immagine trasmessa attraverso gli organi di stampa.
A questo punto l’intera scuola, l’I.S. Giovanni XXIII – Cosentino, si interroga. Chi ha sporto denuncia? Perché solo questa scuola è stata oggetto d’interesse delle autorità che hanno, presumo, comunque, doverosamente fatto il loro lavoro? Perché non sono state visionate anche le sedi didattiche limitrofe che condividono il piano per la sicurezza? Chi ha diffuso notizie sull’ammontare di un’ammenda che ancora alcuno ha visto o ricevuto?
Chi si è spinto a definire questa scuola come insicura quando alcun verdetto è stato emesso e perché?
Quali sono le condizioni delle altre scuole di Marsala da non suscitare l’attenzione delle autorità e nemmeno di delatori oggi non noti?
Fino all’anno scolastico 2012/2013 i Vigili del Fuoco avevano senza esitazione rilasciato una certificazione di adeguatezza alla norma della scuola. Cosa è avvenuto in pochi anni da cambiarne radicalmente il profilo?
La nostra è una scuola di controtendenza: dove nel resto del Paese il liceo classico si infiacchisce ma non muore, da noi questa scuola gode di una luce propria, autonoma e diretta.
Una scuola per gioire e per piangere, per leggere il greco e prepararsi agli esami Cambridge: ovvero antica e moderna, così è il Liceo classico di Marsala.
Una scuola fornita di risorse tecnologiche di buon livello, dotata di intellettuali e di tecnici del sapere.
Anni fa con il preside Salvo, la dottoressa Roberta Onorati, e tanti altri colleghi ci dedicammo alla redazione di un annuario commemorativo e rinvenimmo vecchie foto nelle quali compariva un mio avo, Nino Bertolino, uno dei fondatori dell'Istituto.
Quello che allora mi colpì nella documentazione fu l'audacia e la volontà dei cittadini che mai avrebbero rinunciato a dar vita al proprio Liceo. Per anni costretti a viaggiare verso Mazara, i Liceali marsalesi, presenti nelle foto, erano finalmente nei locali della loro scuola cittadina, agognata e conquistata, ostentando un attaccamento e una fierezza per il loro istituto che rasentava l'amor di patria.
Ecco, ora invito tutti: colleghi, allievi, cittadini a curare insieme questa ferita e a fronteggiare con i fatti questo discredito che la stampa territoriale non ha esitato a diffondere, sprezzante dei sentimenti degli oltre 500 allievi che vi studiano, i quasi 50 docenti che vi lavorano, il considerevole numero di famiglie che vi gravano e che ci investono sogni aspettative e speranze, il personale ausiliario tutto, con il consueto buon senso che ha sempre fatto distinguere questa scuola, la scuola da sempre voluta dalla sua città.
Forse è un delitto vedere crescere un liceo classico in questi tempi, forse è un reato sperare che il mondo ancora conosca il greco e forse lo è ancor di più farlo non conoscendo significative flessioni dei numeri degli iscritti: forse è questa la nostra vera colpa.
Questo perché il liceo classico di Marsala, prima ancora di essere una scuola è uno dei cuori pulsanti della sua città, da cui sono uscite fra le sue migliori menti, nato grazie a questa e per questa.
Se amate questa scuola e ancor di più, se amate questa città, non lasciate solo il Liceo ad urlare la sua indignazione e la sua ferita morale. Siategli vicino: il Liceo è qui per voi, è vostro e siete voi.
Francesca Pellegrino, docente del Liceo classico di Marsala