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15/12/2015 20:00:00

Intervento del Centro Studi "La voce" sul nuovo Ospedale di Mazara del Vallo

Nella seduta aperta del Consiglio Comunale di Mazara del Vallo del 23 novembre sul tema Nuovo Ospedale (platealmente assenti l’Assessore Regionale alla Salute ed il Sindaco, immancabilmente presente, invece, all’inaugurazione di un chiosco di gelati) è stato universalmente affermato, confermato ed accertato che il nuovo Ospedale di Mazara che, si spera, sarà a breve inaugurato, è da considerare sicuramente la struttura più all’avanguardia di tutta la Sicilia.

Nonostante le ampie rassicurazioni del Direttore Generale dell’ASP di Trapani (sempre più bravo, con belle parole, ad ammaliare il Massimo Consesso Civico ed i solipsisti cittadini mazaresi) in replica a numerosi interventi, sul futuro ruolo dell’Ospedale di Mazara permangono dubbi e perplessità non indifferenti, alla luce delle direttive ministeriali nazionali.

Infatti, una Radioterapia deve essere assegnata ad un minimo di popolazione di 600 mila abitanti. La provincia di Trapani ne ha meno di 450 mila. Come sarà possibile averne 2, una certa a Mazara e l’altra probabile a Trapani?
Una struttura semplice (o dipartimentale) è cosa ben diversa dalla struttura complessa che presuppone, da parte del Primario, alta preparazione, requisiti manageriali, autorevolezza e capacità interlocutoria nei confronti dei Vertici Aziendali. Perché l’ASP, la Commissione Sanitaria Regionale e la Giunta di Governo Regionale non hanno assegnato il Primario a Mazara dove c’è la certezza della allocazione della Radioterapia anziché assegnarlo a Trapani? E’ sufficiente prestare comunque un servizio senza certezza di alta qualità?
Una Struttura Complessa di Ostetricia e conseguentemente una Struttura Complessa di Pediatria e nido deve essere prevista se effettua almeno 500 parti l’anno. Nessuno dei tre Presidi Ospedalieri (Mazara, Marsala e Castelvetrano) effettua 500 parti ogni anno e tutti e tre i Presidi non arrivano a 1000 parti, vero standard previsto dall’OMS. Quindi uno, massimo due Presidi potranno ottenere l’allocazione di tali Reparti. Quale o quali dei tre Presidi resterà senza?
Una Struttura Complessa di Cardiologia con UTIC deve essere prevista per una popolazione non inferiore a 150 mila abitanti. Sommando la popolazione di Marsala e Mazara forse non si arriva a 150 mila abitanti. Come possono essere previste due strutture, sia a Mazara che a Marsala? Quale delle due sarà eliminata?
Una struttura semplice di chirurgia oncologica inserita in un contesto di Chirurgia generale si traduce in pratica nell’assegnare ad un chirurgo, non Primario e non necessariamente con grandissima esperienza, una mansione limitata (subordinata ad un Primario generalista) senza peraltro il supporto di una Terapia Intensiva Rianimatoria efficiente. Dove è finito il super-specialistico polo oncologico tanto declamato e decantato?
Le Unità semplici di Oculistica subordinata a Trapani, Ortopedia subordinata a Castelvetrano, Pronto soccorso subordinato a Marsala, Anestesia e laboratorio analisi subordinati a Castelvetrano saranno vere Unità operative efficienti o soltanto punti di accoglienza e trasferimento?
Vero è che le Regioni a statuto speciale, come la nostra, potrebbero derogare dalle direttive nazionali, ma questo comporterebbe l’assunzione piena dei conseguenti costi sia delle strutture che del personale.

Una Regione come la nostra, sommersa dai debiti, come confermato dalla Corte dei Conti, potrà permettersi la sostenibilità finanziaria?

L’avere ottenuto, sembra, da parte dell’Assessore Regionale alla Salute Gucciardi, una deroga al 2018 della applicazione di tali ineludibili direttive (che comportano severi tagli di Unità Operative complesse e quindi di Primariati mediante accorpamenti e chiusure di Ospedali), non sa di prudenza elettorale da parte del Governo Crocetta e del Partito Democratico, pressato pesantemente dai Pentastellati?

E se, dopo avere impiegato così ingenti risorse (oltre 32 milioni di euro) per una struttura all’avanguardia, venisse sottoutilizzata non dotandola di Unità Operative Complesse tutte altamente qualificate, non si verrebbe a configurare uno sperpero ingiustificabile ed un imperdonabile danno erariale?

Possiamo accontentarci di belle parole e di “sperare”, come sostiene il Sindaco?

Centro Studi “La Voce”