C'è un'aria particolare in consiglio comunale a Marsala. Aria di festa, si aspetta l'inizio delle vacanze di Natale. C'è il corrimano di Palazzo VII Aprile che va su, a Sala delle Lapidi, addobbato con luci e ghirlande. C'è un alberello all'ingresso, con le palle e le luci. Il Natale è vicino, l'albero in piazza Loggia è stato installato, anche se è vuoto dentro, e a molti non piace.
In questo momento di serenità per la politica marsalese, c'è qualcosa che ieri ha fatto infuriare il sindaco Alberto Di Girolamo. E' l'ennesima carenza all'ospedale di Marsala. Si tratta dell'emogasanalisi non ancora attiva, dopo due mesi. Il sindaco, ricordiamolo, è stato medico e di queste cose se ne intende. “E’ ingiustificabile che a distanza di mesi, malgrado le garanzie che mi sono state date dalla direzione sanitaria dell’Azienda Sanitaria provinciale, l’emogasanalizzatore non sia operativo al Paolo Borsellino – sottolinea amareggiato Alberto Di Girolamo, primo cittadino di Marsala. Non è più tollerabile un simile atteggiamento vista l’importanza di questo strumento medico. Visto, inoltre, che per l’ennesima volta la promessa non è stata mantenuta, chiede che - entro domani - l’attrezzatura per la determinazione dei parametri del sangue arterioso sia funzionante nel nosocomio marsalese”.
L'assenza dell'apparecchiatura era venuta fuori nel corso di un consiglio comunale, qualche tempo fa.
Si torna in aula dopo un po' di giorni dall'ultimo consiglio dedicato alle interrogazioni. Nel frattempo sono successe tante cose, e diversi consiglieri hanno approfittato del ponte dell'Immacolata per fare un salto a Roma per l'apertura del giubileo. Si respira, infatti, ma non è cosa nuova, aria di pacificazione. Un "volemose bene" trasversale.
Un consiglio comunale che ieri è cominciato con l'emozione, il giubilo, e la soddisfazione di Arturo Galfano, vice presidente del consiglio comunale. “Ho il piacere di annunciarvi che la Nave Romana è a Marsala. E' arrivata l'ufficialità, anche se fino a ieri i cugini trapanesi ci speravano”.
Sì, ma non basta, per Flavio Coppola: “Ci vuole più attenzione per il parco archeologico. A che punto sono i lavori di 'stu binirittu' parco archeologico?”. Ma il parco è una parentesi, in una seduta cominciata con le solite “brevi” comunicazioni. E una seduta cominciata poco prima delle 18, con oltre un'ora di ritardo dall'orario previsto, le 16.30. Ma come, non si era detto, per spending review, che i consigli si dovevano fare di giorno per risparmiare su luce e straordinari ai dipendenti?
Piano piano arrivano tutti. E si parla tanto di due cose. Il 'blitz' al Liceo Classico di Marsala di Asp e vigili del fuoco, e la gara di go kart che c'è stata una decina di giorni fa in piazza Inam.
In consiglio si schierano tutti con la dirigente del Classico Antonella Coppola e con l'Istituto. “Spero che possa essere l'inizio di un controllo su tutto il territorio. L'amministrazione si curi di verificare stato di sicurezza delle scuole” ha detto Flavio Coppola. In aula c'è, per l'amministrazione, solo Anna Maria Angileri, assessore alla Scuola, appena tornata dalla Leopolda a Firenze. E glielo fa notare Aldo Rodriquez, dei 5 Stelle: “Perchè non diceva a Renzi che la buona scuola non è solo pitturare. Le pareti al Classico sono state tinteggiate ad agosto e sono già scrostate”. C'è anche il solito prendersela con la stampa, poi, che ha “attaccato il Classico e la dirigente” - come dice Alfonso Marrone, in una delle sue rare sortite a Palazzo delle Lapidi. Lo accompagna Michele Gandolfo, che più tardi polemizzerà sull'avviso per i dirigenti (“a cosa servono?”). Il capitolo Classico, che alcuni consiglieri hanno visitato in questi giorni, si chiude con l'assessore Angileri che fa una panoramica sugli interventi da fare nelle scuole di Marsala. “E' però vero che ci sono 43 plessi, e non è possibile tenerli in perfetto ordine. Molti sono edifici storici. Stiamo completando l'iter per 14 progetti. Sono state finanziate verifiche su 23 solai”.
Angileri è sola, in aula, durante le comunicazioni, non ci sono gli altri membri della giunta e non ci sono i dirigenti. Si cerca l'assessore ai go-kart per capire cosa sia successo a Piazza Inam durante la gara di karting di qualche giorno fa. I consiglieri – tranne ovviamente Calogero Ferreri, grande fautore della manifestazione - volevano sapere come mai erano state asfaltate le strade proprio prima della manifestazione, se sono stati interventi già in programma da tempo, e poi hanno detto che c'è stata poca comunicazione da parte dell'amminsitrazione per gli abitanti di piazza Inam che sono rimasti “intrappolati” in casa.
“La commissione accesso agli atti deve vedere come stanno le cose, se è vero che erano lavori già programmati”, dice Coppola che annuncia una petizione per il quartiere delle case popolari accanto piazza Inam i cui abitanti “da anni chiedono di aver asfaltate le strade del quartiere. Sono stati mortificati gli abitanti di quella zona, i lavoratori e gli utenti dell'Asp. Il sindaco la prossima manutenzione stradale lo deve fare in quella zona”. Per Coppola, in sostanza, a piazza Inam non c'erano buche.
“Nessuno sapeva di questa manifestazione – aggiunge Rodriquez – neanche l'Asp”.
“Non si può tenere bloccata una città. E' meritorio quello che sta facendo l'amministraziona per tenere la città più bella, ma bloccare una città no”, dice Giovanni Sinacori, dell'Udc, che, saltando di palo in frasca, ca all'Airgest. E chiede, “il Comune può comprare delle quote Airgest?”. E viene in mente quando ci provò Giulia Adamo, a comprare le quote Airgest dalla Camera di Commercio. Non gli andò bene. Però organizzava degli addobbi natalizi faraonici, Adamo.