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19/12/2015 06:30:00

Mafia, vent'anni dall'omicidio di Giuseppe Montalto.Al via le manifestazioni commemorative

Sono passati vent'anni dall’omicidio di Giuseppe Montalto, l’agente di Polizia Penitenziaria ucciso dai killer di cosa nostra. A partire da oggi si svolgeranno a Trapani diverse manifestazioni ed eventi per ricordarlo. Mercoledì prossimo, infatti, saranno vent’anni esatti dal quel 23 dicembre 1995 in cui l’agente in servizio presso la Casa Circondariale di Palermo Ucciardone, nella sezione dedicata al regime carcerario del 41 bis, venne ucciso davanti alla moglie e alla figlia di pochi mesi mentre stava per salire sulla propria auto. Quello di Montalto fu l’omicidio che chiuse la stagione di stragi e omicidi iniziata da cosa nostra nel ‘92, e fu per la mafia una sorta di “regalo” di Natale per chi era in carcere. Così racconta il pentito Francesco Milazzo, uomo d’onore di Paceco, che ha ricostruito il colloquio avuto con Vito Mazzara al quale disse che si “doveva uccidere uno “sbirro” per fare un regalo di Natale a qualche amico che si trovava in carcere”. Ci fu una riunione a Salemi, durante la quale un mafioso palermitano disse ai trapanesi che “Ninuccio”, Nino Madonia, capo mafia di Palermo, voleva fatta una cortesia; voleva eliminata una guardia carceraria perché “si comportava male”. Anche il pentito Giovanni Brusca, pure lui presente a quella riunione, ebbe a dire in dibattimento che quella eliminazione aveva un valore simbolico, perchè doveva servire da monito nei confronti delle altre guardie carcerarie, in quanto in quel periodo circolava la voce che nelle carceri di Pianosa e dell’Asinara si verificavano maltrattamenti ai danni dei detenuti. Ma oltre a questo, il 1995 era stato un anno «pesante» per gli agenti dell'Ucciardone, perchè avevano subito e sentito forte la pressione dei detenuti al 41 bis. E’ in questo clima, che maturò il delitto Montalto. Ad accelerarlo ci fu poi un fatto specifico. Montalto, svolgendo il proprio dovere con fermezza, abnegazione e onestà, così come è stato ricordato quando gli venne conferita la Medaglia d’Oro al Merito Civile, impedì il passaggio di una lettera del boss palermitano Raffaele Ganci al suo “collega” catanese Nitto Santapaola.
Ad uccidere Giuseppe Montalto fu l'allora capofamiglia di Valderice Vito Mazzara, killer di fiducia della cupola mafiosa trapanese e condannato per l'omicidio Rostagno. Con lui sono stati condannati all’ergastolo anche il boss di Trapani Vincenzo Virga e Matteo Messina Denaro.

Questo pomeriggio a Trapani, avranno inizio le manifestazioni organizzate dal Presidio di LIBERA  “Gian Giacomo Ciaccio Montalto” e dall’associazione UISP per ricordare l’Agente di polizia penitenziaria. Il programma prevede:

Sabato 19 dicembre 2015 ore 15:30 (saluti e premiazione ore 17:30) - presso Campo Misericordia Valderice (TP) – Il Torneo di Calcetto;

Domenica 20 dicembre 2015 ore 8:00 – c.da Palma Trapani – gara podistica;

Lunedì 21 dicembre 2015 ore 16:30 – Palazzo Riccio di Morana Via Garibaldi, Trapani – Convegno “La Normale Illegalità”, con la giornalista O. Fulco, interverranno:

S. Inguì Coordinatore Provinciale di Libera; D. Maratea Presidente Regionale UISP; R. Persico Direttore Carcere San Giuliano di Trapani; 

A. Tarondo Sostituto Procuratore Trib. Trapani; D. Petralia Procuratore Aggiunto DDA Palermo;

Mercoledì 23 dicembre 2015 - c.da Palma Trapani, l’associazione PeriferiaAttiva - organizza una fiaccolata che avrà inizio, alle ore 16:30 con il raduno dei partecipanti in via Marausa 117 - Palma, e alle 17.00 si proseguirà con la deposizione della corona d’alloro in piazza Giuseppe Montalto sempre a Palma; a seguire la Santa Messa presso la Chiesa San. Giuseppe Palma.