“Una Laurea per i Poveri” è il progetto che Padre Enzo Amato porta avanti da anni in Ecuador e per finanziarlo c’è un modo semplice, che è quello di comprare il volume curato da Mario Arini e Elio Piazza, “Marsala Sacra”, edito da Il Vomere, l’ennesimo di una collana splendida che racconta la nostra città sotto tutti i suoi aspetti: Marsala industriosa, Marsala sportiva, ecc. Mario Arini, con "Marsala Sacra" a quanti volumi è giunta questa collana?
E’ l’ottavo volume.
E’ forse il più impegnativo degli altri.
Si, è stato molto impegnativo, soprattutto perchè non avevamo molto materiale.
Abbiamo trovato e sfruttato documenti e molte foto di Giovanni Piazza, padre di Elio Piazza, che ha scritto con me il libro. Abbiamo sfruttato i tanti appunti, e le tante foto che aveva raccolto nel corso degli anni. Siamo riusciti a fare un excursus storico, non solo delle chiese ma anche delle manifestazioni, degli eventi sacri che si svolgevano a Marsala, grazie a questo fondo Piazza che Elio ha conservato in modo accurato anche in memoria del padre.
La cosa incredibile di questi volumi, è che uno scopre di non sapere nulla di Marsala....
Marsala è un territorio vastissimo, ma al di là di questo che è un luogo comune, ci sono un numero incredibile di chiesette e di cappelle abbandonate nelle diverse contrade del marsalese e spesso in abitazioni private; gran parte del volume infatti, è dedicata alle chiese di Marsala. Abbiamo raccolto le immagini di queste chiese o piccole cappelle realizzate dai nostri antenati che oggi meriterebbero un’attenta ricognizione e rivalutazione perchè rappresentano il tessuto religioso e non solo della nostra città.
Mario Arini cosa l’ha sorpresa di più di questa ricerca, la cosa che le ha fatto dire: perbacco, non me l’aspettavo.
Scoprire delle chiese rupestri a Marsala. Una a Sant’Onofrio che è stata tranciata in due dalla strada che si trova subito dopo l’ospedale e che scende verso la valle del Sossio. Ma anche l’immagine della Madonna nel "chiano Stella", si trova scolpita nella roccia. Altra cosa che mi ha colpito: le foto dei sotterranei delle chiese marsalesi, come quelli della chiesa di Santo Stefano, o la chiesa dei Cappuccini o la madonna di Santa Venera, che pochi di noi hanno visto. Io personalmente non ho mai visto e ho sfruttato le foto di questi amici che ce le hanno fornite in modo disinteressato come l’arch. Nicola Sciacca.
Mario Arini, questi volumi hanno degli autori come lei ed Elio Piazza, ma sono anche dei lavori collettivi, nel senso che ognuno dà un pezzo di memoria, ed è bello costruire questi percorsi che diventano percorsi di una comunità intera.
Si, questo è vero, collabora con me dal 1997 Salvatore Spataro e questa volta, a parte la raccolta Piazza, abbiamo trovato, ad esempio, l’immagine della vecchia Chiesa di Bambina, grazie al maestro Galfano che aveva le foto d’epoca. Sono stati tanti i contributi per questo volume i cui proventi, lo voglio ricordare, andranno al progetto in Ecuador di padre Enzo Amato.