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20/12/2015 06:45:00

Marsala, sindaco e giunta assenti. Consiglieri si arrabbiano, 5 Stelle occupano l'aula

Scintile pre natalizie nella politica marsalese. E’ un po’ un periodo morto in consiglio comunale. Non perchè non ci sia niente da fare, ma perchè c’è poca voglia, per buona parte dei consiglieri, di andare ad esaminare alcuni casi spinosi per non agitare le feste e rimandare tutto all’anno nuovo. C’è un po’ di lassismo da parte loro e da parte dell’amministrazione Di Girolamo.
In questo contesto l’ennesima frizione tra consiglieri e giunta guidata dal sindaco Alberto Di Girolamo, rea di essere stata poco presente in aula.
In questo senso sono intervenuti, con un documento, diversi consiglieri a proposito dell’ennesima assenza in consiglio comunale del sindaco Di Girolamo, quando si doveva parlare di varianti urbanistiche. Assente lui e quasi tutta la maggioranza. Tant’è che non è stato possibile continuare i lavori.
In un documento a firma del presidente Sturiano, dei consiglieri Oreste Alagna, Sinacori, Flavio Coppola, Arcara, Ingrassia, Aldo Rodriquez, Luana Alagna, Eleonora Milazzo, Walter Alagna, Alessandro Coppola, Pino Milazzo, si “stigmatizza l’operato dell’amministrazione, il cui precipuo compito, deve essere quello di garantire lo svolgimento dei lavori con la loro presenza, indispensabile per la discussione degli atti di competenza, proposti dall’Amministrazione Comunale stessa, e per un confronto democratico, volto a tutelare l’autorevolezza del massimo consesso civico, organo sovrano”

Nel documento si definisce l’assenza dell’amministrazione “inopportuna soprattutto a seguito di una pregiudiiale posta nella seduta precedente che richiedeva espressamente la presenza dell’amministrazione”.
I consiglieri hanno chiesto la presenza della giunta alle sedute consiliari. “La poca sensibilità dimostrata - continua la nota - ha impedito di esitare atti deliberativi, quali ad esempio le varianti urbanistiche, la cui non approvazione reca nocumento alle attività produttive che le hanno richieste”. I sottoscrittori della nota hanno comunicao che rinunceranno all’indennità di presenza di questa seduta, visto che è stata inproduttiva.

 

Il consigliere grillino, Aldo Rodriquez, e altri attivisti, venerdì sera, dopo la sospensione per assenza della giunta hanno deciso di occupare l’aula.

Ecco come raccontano il tutto i 5 Stelle.


Ennesimo schiaffo alla cittadinanza da parte di un'amministrazione sempre più presente ai vari eventi mondani e sempre meno interessata ad occuparsi della Res Publica. Il 17 dicembre a far chiudere la seduta era stata la pregiudiziale da parte del consigliere UDC Flavio Coppola poiché a suo dire non si sarebbe potuto votare per una modifica di variante urbanistica in quanto non si conoscevano gli intenti del sindaco. La sospensione di soli 30 minuti in attesa che la massima carica presenziasse al consiglio vedeva la partecipazione dei consiglieri, attesi dal sindaco medesimo, ad una bicchierata natalizia indetta dal consorzio “La Strada del Vino”. Al ritorno in aula naturalmente non vi era nessuno, né sindaco nè consiglieri e la seduta veniva sospesa fino al giorno seguente.
Anche il 18 dicembre però un nulla di fatto. Prendevano parte al consiglio solamente 16 consiglieri (7 di opposizione e 9 di maggioranza) e la giunta era latitante con il sindaco che presenziava all’inaugurazione della nave romana al museo Baglio Anselmi. I consiglieri presenti firmavano un documento unitario dove richiedevano che l'amministrazione sia presente ai consigli comunali e hanno rinunciavano al gettone di presenza. Durante il dibattito il portavoce Aldo Rodriquez interveniva proponendo una mozione di sfiducia al sindaco dichiarando che avrebbe occupato per protesta l'aula consiliare, Cosa fatta con l’ausilio degli attivsti del Movimento 5 stelle per 2 ore, fino alla firma del documento e dopo aver compreso che i dipendenti non avrebbero preso lo straordinario come ormai avviene da molto tempo.

Qualche giorno fa anche il fidato vice presidente del consiglio comunale Arturo Galfano ha lanciato una stoccata nei confronti dell'amministrazione Di Girolamo, e in particolare dell'assessore Clara Ruggieri. Galfano, in sintesi, se l'è presa con l'assessore per avergli "rubato" le sue idee in tema di beni culturali.