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23/12/2015 06:30:00

Marsala.Tra promesse non mantenute e i diktat di Nino Oddo. Si scioglie il Psi

Colpo di scena pre-natalizio in consiglio comunale, a Marsala. Si è sciolto il gruppo del Psi, composto da tre consiglieri, che sosteneva l'amministrazione Di Girolamo.
Letizia Arcara e Oreste Alagna sono usciti dal gruppo del Psi, di fatto sciogliendolo, visto che oltre che da loro era composto da Michele Gandolfo. Arcara e Alagna hanno fondato un nuovo gruppo che si chiama “Cittadini non sudditi”. E sudditi di chi? La Arcara lo fa capire in consiglio comunale “Siamo contro la gestione verticistica della politica del Psi di questi mesi”. La Arcara ce l'ha con il deputato regionale Nino Oddo, leader del partito in provincia di Trapani e artefice della grande campagna acquisti che si compie con costanza sul territorio. Gli ultimi acquisti sono il sindaco di Campobello Giuseppe Castiglione e l'ex assessore provinciale Duilio Pecorella. Mentre in tutta la privincia il Psi arruola, a Marsala il gruppo si sfalda. La Arcara parla di “repulsione nei confronti di una politica che ha reso Marsala vassalla, che si ricorda di Marsala solo in campagna elettorale”. E presta così l'assist all'opposizione. “L'avete capito adesso che eravate sudditi?” dice col ghigno Pino Milazzo. Orfanello rimane Michele Gandolfo, che con i due colleghi di partito aveva già da tempo dei dissapori. “Non mi dispiacerebbe averlo in gruppo”, confida Daniele Nuccio di Cambiamo Marsala. Potrebbe essere questa la sua sistemazione, più che altro perchè siedono vicino a Sala delle Lapidi. Il capitombolo del Psi crea qualche problema al sindaco Alberto Di Girolamo - a cui comunque i tre consiglieri rinnovano il sostegno - perchè ha in giunta l'assessore Lucia Cerniglia, segretario comunale del Psi. Il suo discorso in aula è  da quasi dimissionaria: “Mi dispiace, abbiamo avuto un ottimo rapporto personale. Rispetto la vostra volontà, riferirò al mio leader Nino Oddo. Non so cosa dire. Ho cercato di fare quello che ho potuto. Sono stata sempre disponibile con tutti. Se questo comporta andarmene a casa, me ne vado tranquillamente e ringrazio tutti. Non so quello che si deciderà. Siete stati tutti molto gentili e affettuosi. Vi auguro un buon natale al di là di tutto”.
Ma non si dimette, almeno per ora. E proprio sulla designazione della Cerniglia ha parlato Oreste Alagna, a Tp24.it, lasciandosi andare in una gaffe che sa di rivelazione. “L'assessore a Marsala l'ha scelto Nino Oddo senza coinvolgerci”. Quindi non l'ha scelto il sindaco Di Girolamo? Alagna poi corregge un po' il tiro, ma la gaffe è fatta: “è stata nominata, è stata designata, è stata proposta, ecco, da Oddo senza un democratico confronto”.

Ma, appunto, perchè ci pensano adesso a lasciare il partito, visto che queste decisioni sono state prese oltre sei mesi fa?
L'abbandono del marchio del Psi infatti pare essere molto legata ad Oreste Alagna. Questo colpo di scena, che i due dicono essere “ragionato”, in realtà deriverebbe, si dice nelle stanze di Palazzo VII Aprile, dal mancato mantenimento della promessa di Nino Oddo proprio ad Oreste Alagna. Dopo settimane e settimane, infatti, non sarebbe stata ratificata la nomina di Alagna nel collegio dei sindaci all'Airgest, cosa che era stata annunciata con il rinnovo del management della società di gestione dell'aeroporto di Trapani Birgi. 

A proposito di aeroporto ieri il consiglio comunale doveva approvare il debito fuori bilancio relativo all'Iva da pagare sul contratto di co-marketing per la Ryanair. Una somma di 66 mila euro per l'imposta che si aggiunge ai 300 mila euro che il Comune paga ogni anno all'Ams, società di Ryanair che si occupa di marketing. L'accordo di co-marketing stipulato da tutti i comuni sulla carta serve per acquistare servizi di marketing territoriale e promuovere il territorio sul sito Ryanair, in sostanza serve per comprare la permanenza della compagnia lowcost irlandese a Birgi.

“E' un atto dovuto”, ha detto in aula il sindaco.
Alza la mano Aldo Rodriquez, dei 5 Stelle, che incalza chiedendo: “perchè atto dovuto? Questa fattura chi la emette e a chi? Chi ha dato mandato a Pino Pace per rappresentare le amministrazioni? Secondo quale normativa si prevede l'Iva per questi contratti? Perchè prima si è detto che non c'era Iva e poi è stata aggiunta? C'è poi una differenza di 120 mila euro nel contratto, in cosa consiste? Se il contratto è stato stipulato in Irlanda perchè dobbiamo pagare l'Iva? Se le risposte non mi convincono porterò tutto alla corte dei conti”.

Sul tema del co-marketing si apre una gran discussione. Sull'opportuinità di sovvenzionare Ryanair, sull'accordo, sui benefici e i termini del contratto.
“Siamo tutti convinti che l'aeroporto debba funzionare – ha risposto il sindaco - l'amministrazione si è trovata questo contratto fatto da altri. Rischiavamo di far saltare tutto. Che facciamo, nel 2016 non diamo più niente, se ne va la Ryanair e risolviamo il problema? Allora Marsala deve uscire, si fa l'aeroporto a Piazza Loggia e risolviamo tutti i problemi”. Conclude il sindaco con una battuta.
In aula i consiglieri si passano il contratto di mano in mano, molti di loro non l'hanno mai letto. Il vice sindaco Agostino Licari, a proposito dei soldi del co-marketing che versano i comuni, parla di “aiuto di Stato camuffato”.
Chiamiamolo come vogliamo. Alla fine resta solo da pagare e sorridere. La delibera passa, si pagherà l'Iva.