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29/12/2015 06:20:00

Top news 2015. Le morti del veterinario marsalese Michele Galfano e del piccolo Gioele

Tra le notizie top del 2015, ci sono purtroppo due morti tragiche avvenute a Marsala. La scomparsa di Michele Galfano e la morte, il giorno di Santo Stefano, del piccolo Gioele Genova di soli 4 anni.

La morte del giovane veterinario (aveva 37 anni) ha sconvolto l’intera comunità marsalese; Michele Galfano era molto conosciuto in città, perché titolare della clinica veterinaria “San Francesco” e per il suo impegno politico, nel 2012 fu assessore designato del candidato sindaco Salvatore Ombra e successivamente il coordinatore del movimento Rinascita Marsalese.
All’alba di domenica 18 ottobre Galfano è stato trovato esanime dalla moglie dove lo aveva lasciato la sera, prima di andare a letto. Seduto sul divano, la televisione accesa, una copertina sulle gambe, la mano sul volto. A nulla è servito l’intervento dei sanitari del 118. A stroncare la sua giovane vita è stato un infarto fulminante che non gli ha lasciato scampo. Per il professionista, che lascia la moglie e due figli piccoli, i funerali previsti il giorno dopo sono stati rinviati, perché i familiari, - il fratello, l’avvocato Giovanni Galfano e la moglie - hanno chiesto che venisse fatta l’autopsia per cercare di capire quali siano state le reali cause della morte. E’ infatti il terzo caso, di una morte prematura e improvvisa nella famiglia Galfano. Qualche anno fa, quello più vicino, nel 2010, in maniera identica era morto Giovanni Galfano, imprenditore, figlio di Giuseppe Galfano, titolare del Day Hospital e candidato Sindaco nel 2001.

Tanta la commozione e il cordoglio in città e tantissime le persone che sono andate a porgere l'ultimo saluto nell'abitazione di famiglia, in via Verdi. E sono stati in tantissimi sui social network, i messaggi non solo di amici e conoscenti, ma anche dei molti clienti della clinica San Francesco, persone a cui Galfano - laureato all'Università di Parma - aveva salvato il gatto o il cane, a volte senza neanche farsi pagare "perchè – come ha ricordato un suo cliente - quando capiva che non potevamo permetterci le spese per le cure del nostro animale Galfano non chiedeva nulla". Galfano collaborava con il Comune di Marsala per il recupero e la cura degli animali abbandonati in strana o vittime di incidenti stradali. Lo scorso anno aveva lanciato, insieme all'associazione Laida, il progetto "Veterinario Solidale", un progetto – come spiegava lui stesso - che ha come obiettivo primario non solo la cura degli animali scongiurandone l'abbandono in casi di precarie condizioni di salute, ma incentivare le adozioni, sapendo che i ceti meno abbienti e le famiglie con poche risorse economiche possono usufruire di taluni incentivi.

 La famiglia di Galfano per continuare quello che era il suo impegno e il suo lavoro ha deciso che la clinica veterinaria "San Francesco" proseguirà regolarmente l’attività, con lo stesso staff, diretto ora dalla dottoressa Rosellina Angileri e con nuovi medici veterinari.
"Una cosa è certa - hanno comunicato i familiari - l'impegno di Michele proseguirà grazie alle mani dei suoi collaboratori".
 Da facebook in particolare da Mario Mangogna e dal gruppo “Salviamo Marsala” che ha inviato una lettera al sindaco Alberto Di Girolamo è stata lanciata la proposta di intitolare il canile comunale di Marsala a Michele Galfano. Proposta che è stata subito rilanciata anche dalla politica. In consiglio comunale, infatti, la consigliera Giusy Piccione (Progettiamo Marsala) ha presentato un atto di indirizzo con il quale chiede che il canile municipale venga intitolato al giovane professionista scomparso prematuramente.
E’ quasi un passaggio obbligato per rendere onore all'incisività che l'azione di Michele ha avuto sul piano culturale e nel promuovere un cambiamento di mentalità rispetto al mondo animale – le parole della consigliera Piccione –“.

E dopo quattro anni di lotta per la vita, il giorno di Santo Stefano, è morto a Palermo, dove era stato ricoverato d'urgenza, il piccolo Gioele Genova, 4 anni, di Marsala, affetto da una malattia degenerativa, la Sma1 (Atrofia muscolare spinale). Il piccolo Gioele in questi anni è stato uno dei simboli della lotta alle malattie degenerative. Sono state tante le battaglie dei genitori per sottoporre il figlio alle cure con le cellule staminali agli Spedali Civili di Brescia, attraverso il metodo Stamina. E per il piccolo Gioele, nell’aprile del 2014, il giudice del Tribunale Civile di Marsala Antonio Genna, aveva accolto l’istanza dei genitori, ordinando all’azienda ospedaliera bresciana di riprendere immediatamente le cure ma circa 40 giorni dopo lo stesso Tribunale di Marsala, con decisione collegiale, ribaltò la decisione, accogliendo il ricorso con cui gli Spedali Civili si opposero all'ordinanza del giudice Genna.