Totò Cuffaro torna in un tribunale, ma questa volta come teste. L'ex presidente della Regione, uscito pochi giorni fa dal carcere, è stato infatti chiamato a testimoniare a Trapani nel processo sul sequestro di beni a Pino Giammarinaro. Con lui l' ex presidente della commissione Bilancio all' Assemblea regionale siciliana, Nino Dina. Appuntamento l prossimo giorno 12 davanti alla sezione Misure di prevenzione del tribunale di Trapani.
I due sono stati citati dalla difesa. Totò Cuffaro e Nino Dina, saranno gli ultimi due testi che compariranno davanti al collegio giudicante, presieduto dal giudice Alessandra Camassa, prima della discussione. Il procedimento, che va avanti da quattro anni, è culminato nel sequestro preventivo di beni per un valore di circa 50 milioni di euro.
A tirare in ballo l' ex Governatore è stato il collaboratore di giustizia Marcello Fondacaro, appartenente alle cosche calabresi della 'ndrangheta.
Ai magistrati rivelò di una sua una sua lunga permanenza nel territorio di Mazara del Vallo, sostenendo che tutti gli affari che ruotavano attorno al settore della Sanità, facevano riferimento a Pino Giammarinaro. Marcello Fondacaro intenzionato ad aprire con la moglie un laboratorio di analisi avrebbe in contrato molto difficoltà nella realizzazione del progetto.
Contro Giammarinaro è stata proposta dalla questura di Trapani oltre che la confisca del patrimonio anche l'applicazione della sorveglianza speciale per 5 anni. I familiari di Fondacaro, la moglie e il suocero, originari di Mazara, sono tra i testi citati in questa fase finale del procedimento, tra i citati anche l'ex sindaco di Castelvetrano Gianni Pompeo.