Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
16/01/2016 06:55:00

Tra politica e proteste. Ecco cosa fa il nuovo Coordinamento per la difesa del territorio

E' nato da qualche giorno nuovo “Coordinamento Provinciale Trapanese per la Difesa del Territorio”.
Il coordinamento è frutto dell'esperienza che durante lo scorso ottobre aveva portato una serie di realtà provinciali e singoli cittadini ad associarsi nel “Coordinamento Contro la Guerra e la Nato” al fine di esprimere il dissenso popolare nei confronti della grande esercitazione delle forze del Patto Atlantico denominata “Trident Juncture”, che ha visto il coinvolgimento dell'aeroporto militare 37° Stormo e l'intera area dell'Ex Provincia di Trapani, riuscendo a portare in piazza il 31 ottobre più di mille persone.
Alla luce della situazione tutt'altro che semplice del territorio e la completa assenza di interesse della politica verso le reali esigenze popolari ecco che le associazioni, tornate a riunirsi a Licata per la manifestazione contro il piano “Offshore Ibleo”, che autorizzerebbe le trivellazioni al largo delle coste siciliane, decidono che è il momento di formalizzare la ridiscesa in campo emanando un comunicato stampa che sa tanto di carta d'intenti.
L'attivissima e battagliera marsalese Chiara Paladino a Mulini Contro Vento, su Rmc 101,  ha parlato del processo di ricompattamento del coordinamento, motivazioni e metodologie dello stesso. “Il Coordinamento provinciale trapanese in difesa del territorio e dei diritti vuole essere un soggetto attivo nei confronti delle criticità dell’area trapanese ponendosi in relazione con tutte le realtà di movimento agenti sul territorio siculo - dice la Paladino - i problemi del trapanese non sono altro che il riflesso della condizione generale in cui versa la Sicilia governata da una casta politica che porta avanti un modello di sviluppo che, basandosi sul ricatto del lavoro e del salario, nega ai suoi cittadini la possibilità di una vita dignitosa e in salute obbligandoli alla migrazione”
Squadra che vince non si cambia ma l'iniziativa è ovviamente aperta ad adesioni non solo da parte di associazioni e gruppi ma anche al singolo cittadino. “Aldilà della sigla ci interessa che partecipino i cittadini – conclude Chiara Paladino – vogliamo arrivare ai cittadini per sensibilizzarli su alcune tematiche. A fine marzo saremo ad una manifestazione a Palermo contro il governo Crocetta e il suo modello di sviluppo. Per le adesioni abbiamo predisposto l'indirizzo email coordprovdifesaterritorio@gmail.com”.
Già ospite di Mulini Contro Vento qualche tempo fa, Sabrina Rocca è la Presidentessa di “Trapani Cambia” con lei si è parlato di quali siano al momento le prerogative del coordinamento. “Il coordinamento, avvalendosi della fitta rete regionale, è già al lavoro al fine di organizzare una serie di eventi ed iniziative, proprio come era stato fatto in occasione della No-Trident, volti alla diffusione delle informazioni e la “coscientizzazione” popolare primo fra tutti sui rischi provenienti dalle trivellazioni al largo delle coste siciliane, problematica più che impellente”.
Che ci sia uno scollamento tra il mondo della politica ed il volere popolare non è certo mistero, secondo Sabrina Rocca “la questione politica importante si lega alla questione ambientale e di sviluppo del territorio. Sulle questioni che riguardano l'energia e lo sfruttamento del territorio per la produzione di questa è evidente che l' abissale divergenza di modelli approccio e persino ipotesi per lo sviluppo. Per quel che riguarda il petrolio e la sua estrazione - continua la Presidentessa di Trapani Cambia - la domanda importante che ci siamo posti è che a fronte di una quantità enorme di invenduto del petrolio siciliano per mancanza di acquirenti, non si capisce per quale motivo ci si debba concentrare su nuove trivellazioni laddove non esiste un mercato di riferimento”.
Se non esiste un mercato del petrolio siciliano chi ha interesse a portare avanti il Piano “Offshore Ibleo”? “Oltre agli interessi nazionali – dice la Rocca - ad avere un peso importante sono sicuramente le imprese, alle quali grazie al Decreto Sblocca Italia, con la “scusa” delle indagini per le trivellazioni si riconoscono concessioni di durata talmente lunga che di fatto costituiscono una privatizzazione di vaste aree del territorio siciliano”.
L'Associazione Trapani Cambia, è da tempo attiva sul territorio ed ultimamente ha allargato il proprio campo di interesse nella consapevolezza che sia necessario uscire dalle problematiche comunali per abbracciare le tematiche provinciali, regionali e nazionali. Al momento, oltre a partecipare attivamente alla progettazione e realizzazione degli eventi del neonato “Coordinamento Provinciale in Difesa del Territorio e dei Diritti”, l'associazione trapanese si sta preparando ad una strenua campagna referendaria, che la vedrà in prima linea per il “No alle riforme costituzionali” ed il “Si per il referendum abrogativo per alcuni articoli della riforma della scuola”.
Concentrandoci sul tema delle trivellazioni abbiamo sentito Marco Mastrogiovanni, attivista del movimento No Triv Licata, già operativo da diverso tempo e appartenente alla rete del Coordinamento provinciale.
Il 9 gennaio a Licata c'era tanta gente in piazza, tra questi anche Legambiente e soprattutto i pescatori, più combattivi che mai. Dice Mastrogiovanni “il movimento No Triv Licata ha un ottimo rapporto con la popolazione locale occupandosi di questioni pratiche di vita per tutti, la cosa poi è maggiormente sentita nel caso dei pescatori la cui sussistenza proviene proprio da quel mare che se destinato alle trivellazioni non potrà più garantire la propria fruttuosità”. Fronte comune dunque dei cittadini e degli attivisti nella lotta per la difesa del territorio uniti dal motto “U mari è nostru e nun sav'a tuccari”.
Non ci resta che augurare buon lavoro a questo sempre più folto gruppo di cittadini consapevoli e reattivi. 
 


Sara Manzo

 

Mulini Contro Vento – Storie di Moderni Don Chisciotte è un programma di e con Sara Manzo in onda tutti i mercoledì dalle 13,30 alle 14,30 sulle frequenze di RMC101.