Riceviamo e pubblichiamo una nota della Vivenda Spa sul caso del consigliere comunale del Pd di Marsala Vito Cimiotta sotto processo per voto di scambio.
Nessun contatto o rapporto è mai esistito fra la Vivenda Spa e il consigliere comunale del Pd Vito Cimiotta, indagato dalla Procura di Marsala. Quanto pubblicato nei giorni scorsi nelle pagine del vostro giornale è pertanto da ritenersi fuorviante e non rispondente a verità. L’amministrazione di Vivenda Spa tiene a ribadire la propria estraneità ai fatti, chiedendo la rettifica di quelle affermazioni che ledono l’integrità e l’immagine di Vivenda e di tutto il Gruppo La Cascina di cui essa fa parte.
Quanto alle due persone senza lavoro a cui sarebbe stato promesso un posto nel bar dell’ospedale “Paolo Borsellino” di Marsala gestito dalla società, il management informa che tali persone non sono mai stati assunte né tantomeno a loro è stato promesso un posto di lavoro.
Il bar dell'ospedale "Paolo Borsellino" di Marsala è regolarmente gestito da Vivenda Spa a seguito di aggiudicazione di una procedura di gara ad evidenza pubblica indetta dall’Asp. L’amministrazione inoltre precisa che il 22 settembre 2015 è stato revocato dalla Prefettura di Roma il provvedimento interdittivo in capo a Vivenda spa e le altre società del Gruppo La Cascina. Revoca per nulla menzionata dal giornalista. La Vivenda spa è quindi nella piena condizione di poter mantenere gli affidamenti in essere, partecipare a gare e stipulare contratti pubblici e privati. Così come stabilito dal Tribunale di Roma – Sezione Misure di Prevenzione, la società “non ha alcuna preclusione, anche solo temporale, alla partecipazione/aggiudicazione alle gare di appalto e ciò anche con riferimento alle procedure le cui offerte sono state presentate prima dell’adozione del provvedimento prefettizio…, anche in considerazione del gravissimo e irrimediabile danno che deriva alle attività aziendali“.
In queste ore Vivenda Spa sta valutando insieme ai propri legali eventuali azioni anche in sede penale a difesa e tutela del proprio nome. Si accerterà, infatti, la sussistenza dei presupposti per i reati di diffamazione poiché tali articoli sono stati pubblicati senza che il giornalista si sia interessato a chiedere la posizione dll’amministrazione della società offesa.
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Nota del direttore.
L'indagine in questione non riguarda la Vivenda ma la presunta promessa del consigliere comunale Vito Cimiotta. Non abbiamo mai scritto che la Vivenda ha assunto le due persone sentite nell'indagine, né che ha promesso loro posti di lavoro. Prendiamo atto che è stato sospeso il provvedimento interdittivo dalla Prefettura di Roma. Per il resto tutto ciò che abbiamo scritto è agli atti di un'indagine che adesso è sfociata in un processo per voto di scambio nei confronti di un politico di Marsala. E Tp24.it non ha mai lasciato intendere che in questa vicenda la Vivenda Spa avesse un ruolo attivo.
Francesco Appari