Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
22/01/2016 06:30:00

Marsala. Lo scontro sul caso Cimiotta, la figuraccia 5 Stelle, le trattative per il Psi

La burrasca è passata, e i consiglieri comunali tirano le somme su quello che è successo a Sala delle Lapidi. Con lo scontro tra il Movimento 5 Stelle, con il suo consigliere Aldo Rodriquez, e la maggioranza sul caso Cimiotta. Il consigliere comunale si è autosospeso dal Pd dopo il rinvio a giudizio per voto di scambio.
In aula il consigliere pentastellato ha lanciato l'offensiva nei confronti di Vito Cimiotta, del sindaco Alberto Di Girolamo che è anche segretario del Pd, chiedendo le dimissioni del consigliere sotto processo (la prima udienza si tiene l'11 aprile).
Una bagarre che nasce anche dal caso Quarto, e un duello che c'è tra Pd e 5 Stelle a livello nazionale.
La sensazione è che dalle parti dei 5 Stelle non sono molto felici di come sono andate le cose. Diciamo che si è fatta un po' una figuraccia, per i modi in cui si è svolto il dibattito in aula, per l'impreparazione del consigliere grillino davanti a un momento delicato come è quello in cui si chiedono le dimissioni di un collega, la nota letta in maniera confusa in aula prima dallo smartphone, poi la sospensione per stamparla, e poi ancora uno scontro arrivato alle urla in aula di Rodriquez e Sturiano, presidente del consiglio comunale. Insomma, non sono rimasti molto contenti i sostenitori grillini arrivati in massa a Sala delle Lapidi. E da opposizione e maggioranza non risparmiano battute sullo scivolone pentastellato.
Sul caso Cimiotta sono intervenuti poi i gruppi di Progettiamo Marsala e Udc.
Ecco la nota del movimento coordinato da Paolo Ruggieri.


Premettiamo, qualora ce ne fosse ancora bisogno, che noi siamo garantisti fino al midollo e pertanto affermiamo con forza il principio della presunzione di innocenza, auspicando che il Consigliere del PD Cimiotta possa uscire indenne dalla spiacevole indagine giudiziaria che lo vede coinvolto. Fatta questa chiara premessa non possiamo però non evidenziare quanto scarso sia il senso e il rispetto di semplici regole democratiche di chi dovrebbe, per istituzione, esserne garante. Sorvoliamo sulla circostanza che il nostro Sindaco è anche il segretario cittadino del PD, elemento questo che di per sé potrebbe far scatenare discussioni e giustificazioni di ogni sorta a favore o contro questa pittoresca situazione. Ci preme però sottolineare, perché purtroppo crediamo si debba fare, che il Sindaco, per istituzione e in quanto tale, è l’organo ufficiale di governo che rappresenta la Città nella sua interezza e non dovrebbe essere espressione esclusiva di una parte politica: il continuo assillante ricordo che egli è stato eletto con il 70% dei consensi al ballottaggio denota scarsa propensione ad accettare questa elementare regola sulla rappresentanza. Finito il gioco della campagna elettorale si dovrebbe passare sul piano dell’amministrazione della Città e delle sue derivate “opportunità politiche”! L’affermare candidamente, come fatto in Consiglio nel dibattito apertosi sul “caso”, che il Sindaco “non può perdere tempo con queste sciocchezze” evidenzia una paurosa fragilità di contenuti e di rispetto delle istituzioni. Come abbiamo espresso la massima solidarietà e la speranza dell’esito positivo della vicenda Cimiotta, non possiamo non avere medesimo rispetto nei confronti di un’indagine che vede oggi il predetto Consigliere non oggetto di semplice indagine giudiziaria, ma purtroppo di rinvio a giudizio e riteniamo invero, che proprio sul piano politico, la questione vada affrontata e che non sia una “sciocchezza”.
Nessuna istituzione, Sindaco o Consigliere che sia, dovrebbe sottrarsi dall’affrontare questi argomenti, anzi dovrebbe, proprio per quel rispetto istituzionale a cui ci riferiamo, dare l’esempio alla collettività di fermezza etica e chiarezza politica, evitando altresì di tentare di sminuire un’attività giudiziaria in corso affrettandosi a dare pareri e giustificazioni di ogni sorta, alimentando e magari speciosamente ventilando un presunto scontro tra politica e magistratura. Questo, e non ne siamo neanche convinti, lo può fare l’uomo della strada, non certamente chi assume un ruolo istituzionale o politico. Il silenzio di quasi tutto il Consiglio e gli scarsi interventi in aula, ci permettiamo dire ai limiti dell’omertoso, su un argomento certamente delicato ma importante, evidenzia una carente applicazione di principi etici e di senso istituzionale, come se la politica guardasse solo il proprio ombelico e non avesse una visione più lungimirante. L’immagine che dovrebbe dare la politica è quella del “servizio” e non della poltrona da difendere ad ogni costo e pertanto noi ci permettiamo chiedere, con garbo e senza nessun intento di sciacallaggio o di speculazione politica, che il Consigliere del PD, come si è autosospeso dal gruppo e dal partito “per toglierli dall’imbarazzo”, circostanza che interessa solo quel partito o gruppo consiliare, che ad ogni buon conto certamente non si guadagnano il patentino di "verginella", faccia la medesima cosa per la carica di Presidente della Commissione Bilancio, Finanze, Patrimonio e Contenzioso fino a quando la sua questione personale non sarà chiarita: in tal modo toglierebbe tutti dall’imbarazzo, non solo il Sindaco e il PD.


Cliccando qui invece si può leggere, oltre alla cronaca della seduta di consiglio comunale anche la posizione dell'Udc.


Intanto Michele Gandolfo rimasto senza gruppo, dopo le note vicende di Arcara e Oreste Alagna usciti dal Psi, cerca un compagno di viaggio. “Siamo alla ricerca” dice lui prima della seduta per rifondare il gruppo Psi. Le voci che girano sono di trattative in corso anche con membri dell'opposizione. Ne basta uno per portare a compimento l'impresa e far tornare il garofano in consiglio comunale. “E' difficile però, staremo a vedere”, dice Gandolfo.

Su quello che è successo nel Psi, sulla fondazione del nuovo gruppo di Arcara e Alagna (si chiama "Cittadini e non sudditi") ha chiesto chiarimenti Giovanni Sinacori, Udc. “Dicono che l'assessore Cerniglia non li rappresenta più. Ma se il sindaco decide di tenerla in squadra Arcara e Alagna si allontanano dall'amministrazione? Voglio capire se c'è un inizio di crisi politica a sei mesi dall'elezioni. Quando parlai di pesi e contrappesi non era un parlare a vanvera. La questione cittadini non sudditi è la punta dell'iceberg, può influenzare questa vicenda la vita plitica di questa città? Lo schema della giunta è ancora quello delle elezioni?”

“La Cerniglia non ha spiccato – ammette in aula Arcara. Sulla questione del cambio di denominazione dell'aeroporto non ha attivato nessun iter nonostante la promessa di Riccardo Nencini (segretario nazionale del Psi e viceministro ai Trasporti). Il nostro obbiettivo non è mettere in discussione la poltrona assessoriale. Il sindaco ha detto che gli assessori sono scelti sulla base di un rapporto fiduciario. Non abbiamo bisogno di persone incompetenti che stanno lì scaldare la poltrona. Il sindaco ha detto che gli assessori sono riferimento dei partiti politici. Venendo meno il Psi non c'è più il riferimento politico. La Cerniglia non ci rappresenta. Per quanto ci riguarda possono prendere chi vogliono”.

Intanto fuori dalle istituzioni torna a battere un colpo Massimo Grillo e lo fa fondando un nuovo movimento, “Liberi Uniti” si chiama.