Il prossimo 28 gennaio Il Comitato Economico e Sociale Europeo organizza nella sua sede in via Beillard 99/101 un'audizione pubblica sul tema dell'Economia circolare. Saranno presenti: la Commissione europea , i Sindacati europei e le Organizzazioni professionali. L’innovazione sarà il cardine di questo cambiamento economico e strutturale: per ripensare i nostri modi di produzione e consumo e per trasformare i rifiuti in prodotti ad alto valore aggiunto, avremo bisogno di tecnologie, processi, servizi e modelli imprenditoriali nuovi che plasmeranno il futuro della nostra economia e della nostra società.
L’economia circolare darà impulso alla competitività dell’Unione mettendo al riparo le imprese dalla scarsità delle risorse e dalla volatilità dei prezzi e contribuendo a creare sia nuove opportunità commerciali sia modi di produzione e consumo innovativi e più efficienti. Oltre a generare posti di lavoro a livello locale e per tutte le qualifiche, offrendo opportunità di integrazione e coesione sociale, farà risparmiare energia e contribuirà a evitare danni irreversibili in termini di clima, biodiversità e inquinamento di aria, suolo e acqua, causati dal consumo delle risorse a un ritmo che supera la capacità della Terra di rinnovarle.
La Sicilia è all'avanguardia in tema di Economia circolare. Una prima e concreta applicazione dell’economica circolare nella nostra regione e nel settore vitivinicolo in particolare, è stata dimostrata durante le attività del progetto europeo Vienergy finanziato dal PO Italia Malta e conclusosi lo scorso anno. Capofila del progetto è stato l’Istituto regionale Vino e Oli di Sicilia che ha condotto studi sulla possibilità di riutilizzare tutti gli scarti del settore vinicolo per ottenere materia prima seconda ed energia. In particolare il passaggio più importante ed innovativo, che si lega all’economia circolare, è stata la possibilità di produrre metano sintetico “metano Verde” convertendo ed utilizzando l’anidride carbonica dei processi fermentativi. Il metano verde verrebbe ad essere utilizzato per la coltivazione delle vigne sostituendo in toto i combustibili di origine fossile. Tutto ciò renderebbe il prodotto “vino” carbon free, cioè senza alcuno impatto ambientale nelle fasi di produzione e distribuzione.
A seguito di questi particolari studi, e dell’eco mediatica ottenuta dal progetto Vienergy, il Comitato Economico e Sociale Europeo ha deciso di invitare ad una audizione pubblica, per la stesura del pacchetto UE per l’economia circolare (COM/2015/614 final) i tecnici dell’istituto regionale Vino e Olio di Sicilia e, in particolare, sarà presente a Bruxelles l’Enologo Mario Ragusa il prossimo 28 Gennaio.
All’Audizione sull’Economia Circolare, sezione specializzata Agricoltura, sviluppo rurale, ambiente prevista per il 28 Gennaio 2016 presso la sede del Comitato in Rue Beillard 99 Bruxelles, parteciperanno anche: l'Enea con l'Ing. Andrea Capriccioli, e l'Assessorato all'Energia della Regione Sicilia, Dr Lucio Oieni, che saranno partner dell’Istituto Vino e Olio di Sicilia per il proseguo dell’attività del progetto Vienergy.
L’intervento è previsto nella specifica tavola rotonda: “Per un consumo e una produzione maggiormente sostenibili”, ove interverranno anche:
José María FERNÁNDEZ, Centro basco di Eco-design, Rete europea dei centri di eco-design (ENEC)
Ben BUTTERS, direttore per gli Affari europei, Eurochambres
Benjamin DENIS, consigliere, Confederazione europea dei sindacati
Karolina D'CUNHA, capo unità aggiunto dell’unità Ecoinnovazione ed economia circolare, DG Ambiente, Commissione europea.
L’ iniziativa implementata nel progetto Vienergy ha ampiamente dimostrato che la produzione di vino sostenibile è una realtà immediatamente realizzabile e la Sicilia sarebbe la prima regione vitivinicola al mondo a potersi fregiare della qualifica “ vino carbon free”
A presenziare i lavori ci sarà anche il questore del Comitato Economico europeo, nonché esperto di Politica Energetica del Presidente Crocetta, prof Antonello Pezzini che ha affermato: “ La transizione verso un’economia circolare è un cambiamento strutturale. Oltre alle azioni mirate a ciascuna fase della catena del valore e ai settori chiave, è necessario creare le condizioni che consentano di far prosperare l’economia circolare e mobilitare risorse. Il sostegno alla ricerca e all’innovazione sarà pertanto un fattore determinante per dare impulso alla transizione, che concorrerà anche a rafforzare la competitività e modernizzare l’industria dell’Unione. Il programma di lavoro di Orizzonte 2020 per il biennio 2016-2017 comprende un’importante iniziativa, “Industria 2020 nell’economia circolare”, che assegnerà più di 650 milioni di euro a progetti di dimostrazione innovativi che sostengono gli obiettivi dell’economia circolare e la competitività nell’Unione in un’ampia gamma di attività industriali e di servizi, tra cui la trasformazione, la fabbricazione e nuovi modelli imprenditoriali.” A questi fondi di Horizon 2020 si aggiungono 4 miliardi di euro presi dai Fondi Strutturali
Una relazione recente sottolinea inoltre i benefici di più vasta portata dell’economia circolare, tra i quali la riduzione degli attuali livelli di emissioni di biossido di carbonio. L’azione sul fronte dell’economia circolare è quindi strettamente legata a varie priorità dell’Unione (la crescita e l’occupazione, il programma di investimenti, il clima e l’energia, l’agenda sociale e l’innovazione industriale), come pure agli sforzi messi in atto a livello mondiale per uno sviluppo sostenibile.