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28/01/2016 06:00:00

Marsala, consulta e polemiche. Angileri si difende. Il Psi attacca Alagna e Arcara

 La settimana politica si è aperta a Marsala con le polemiche sulla consulta giovanile. Le elezioni dei componenti sono state messe in discussione dalla lettera di uno studente che ha accusato l'amministrazione, e in particolare l'assessore Anna Maria Angileri, di aver interferito nella scelta del componente del mondo studentesco. Una lettera del giovane Gabriele Di Pietra che ha diviso il consiglio comunale, con diversi consiglieri che hanno chiesto all'assessore di chiarire. E proprio mercoledì a Sala delle Lapidi è stato affrontato il caso, davanti a una decina di studenti tra il pubblico a seguire il dibattito. Ad aprire le danze il consigliere Ivan Gerardi e poi gli interventi di Eleonora Milazzo (che ha invitato il Presidente della Commissione Accesso agi Atti ad acquisire tutti gli atti e i verbali della Consulta), Aldo Rodriquez e Ginetta Ingrassia (che hanno chiesto di rivedere il regolamento e il sistema di votazione, definito lacunoso), Letizia Arcara (che ha auspicato che la Consulta deve sfuggire a qualsiasi forma di strumentalizzazione politica, invitando i ragazzi ad essere liberi e autonomi), Pino Milazzo (“Non è bello ciò che è successo; si è dato ai giovani la sensazione che nelle stanze dei bottoni, anche a questi livelli, si fa tutto con la politica, mentre i nominativi dovevano essere fatti dagli istituti scolastici”); ed ancora Federica Meo (che ha ribadito come l’assessore Angileri abbia lasciato liberi i ragazzi di decidere loro il nominativo), Calogero Ferreri (“va rivisto l’intero regolamento della Consulta”), Daniele Nuccio (che, rivolgendosi ai ragazzi eletti, li ha invitati “a mettere da parte le polemiche e a lavorare sulle iniziative da portare avanti”), nonché Flavio Coppola e Giusi Piccione.
A tutti ha risposto in aula Annamaria Angileri che ha ripetuto quanto ha dichiarato nei giorni scorsi: “nessuno degli studenti è stato escluso dalla Consulta, della quale fanno parte tutti quelli che hanno prodotto istanza. Per l’elezione dell’Assemblea, invece, i ragazzi dovevano mettersi d’accordo su un nominativo condiviso da tutti e sono lasciati liberi di decidere, mentre in caso di disaccordo si sarebbe proceduto ad un sorteggio. La contestazione –ha rimarcato l’assessore- è nata dopo da parte di uno studente”.
Poi tutta una serie di comunicazioni. Ma c'è ancora curisità nel capire cosa sta succedendo dentro la maggioranza dopo lo scioglimento del gruppo Psi, con Arcara e Oreste Alagna che hanno abbandonato Michele Gandolfo fondando un nuovo gruppo.
Una questione che riguarda anche la giunta, vista la presenza nella squadra del sindaco Alberto Di Girolamo del segretario del Psi Lucia Cerniglia nel ruolo di assessore al Turismo. Resterà in giunta la Cerniglia, ora che non è più espressione di alcun gruppo? Il fuoco interno al Psi si riaccende anche per l'intervento della segreteria provinciale e regionale che con una nota congiunta respingono le dichiarazioni fatte in queste settimane da Arcara e Alagna, di un atteggiamento verticistico e da padre padrone di Nino Oddo in provincia di Trapani, di un mancato coinvolgimento. Le indiscrezioni invece erano, e rimangono (nonostante le smentite dei due consiglieri) di una uscita dal Psi come conseguenza della mancata ratifica della nomina al collegio dei sindaci dell'Airgest di Oreste Alagna. La segretaria provinciale Vita Barbera e il segretario regionale Giovanni Pallino fanno intendere che le richieste di incarichi arrivavano prima dei programmi da portare avanti ”mai e in nessuna sede di partito i due fuoriusciti hanno mostrato alcun interesse per vicende quali quella del cambio di denominazione dell’aeroporto Vincenzo Florio di Birgi, semmai le richieste avanzate erano di natura esclusivamente personale e non riconducibili agli interessi della comunità marsalese”.

Questa la nota del Psi


La segreteria provinciale e quella regionale del PSI ritengono necessario chiarire la posizione dei socialisti riguardo alla situazione determinatasi a Marsala dopo l’uscita dal gruppo consiliare, a pochi mesi dal voto, di due consiglieri. Il gruppo dirigente locale del PSI ha mantenuto, rispetto a questa incresciosa vicenda, un atteggiamento di grande serietà e compostezza, lasciando che fosse l’opinione pubblica marsalese a giudicare la correttezza e la coerenza dei due consiglieri neo eletti. Al momento ci limitiamo a chiarire che mai e in nessuna sede di partito i due fuoriusciti hanno mostrato alcun interesse per vicende quali quella del cambio di denominazione dell’aeroporto Vincenzo Florio di Birgi, semmai le richieste avanzate erano di natura esclusivamente personale e non riconducibili agli interessi della comunità marsalese.
Il PSI rivendica legittimamente di avere fornito, con la propria lista e i 4000 voti conseguiti, un contributo determinante alla vittoria del centrosinistra alle recenti elezioni amministrative. Riteniamo che il processo di crescita dei socialisti in provincia di Trapani è plausibile che possa nel futuro ripristinare la presenza del gruppo consiliare. Ma questo, se avverrà, sarà sulla base di normali processi politici, non intendiamo infatti affannarci in campagne acquisti per sostenere un ruolo politico che, a Marsala, ci proviene dal consenso elettore sul nostro simbolo.
Siamo sicuri che il sindaco e il PD non consentiranno che il nuovo corso politico voluto dai marsalesi sia inficiato dalle manovre di qualche voltagabbana di turno. E’ del tutto evidente che qualora la vicenda assumesse derive diverse, ciò non potrebbe avere conseguenze e ripercussioni sui rapporti PSI-PD in provincia di Trapani e non solo. Ci riserviamo, qualora la situazione politica lo richiedesse, di interloquire con il segretario regionale del PD on. Fausto Raciti. Intendiamo infine dare atto all’on. Milazzo e allo stesso sindaco dott. Di Girolamo di non avere prestato il fianco a questa operazione di bassa cucina e confermiamo la fiducia e il sostegno al lavoro portato avanti in giunta dall’assessore Cerniglia.