Un reportage sul Ben Ryè di Donna Fugata di Monica Larner, attraverso una degustazione di ben 22 annate. La giornalista americana, responsabile per l’Italia della testata The Wine Advocate fondata e diretta dal critico Robert Parker, ha così avuto modo di realizzare un reportage senza precedenti per un vino dolce italiano.
In assaggio tutte le annate disponibili del prodigioso Ben Ryé, rappresentative di un quarto di secolo di impegno produttivo: dalla prima, quella del 1989 a quella a breve sul mercato, la 2013. Il caveau di Donnafugata si era aperto ad aprile del 2015, rendendo disponibile un tesoro di bottiglie alcune delle quali ormai introvabili, e gelosamente conservate nelle cantine storiche dell’azienda a Marsala.
Il servizio giornalistico appena pubblicato su www.erobertparker.com, racconta l'epopea di un'azienda che ha creduto sino in fondo al valore della viticoltura eroica di Pantelleria. Un’isola dove, a condizioni estreme quali il vento incessante e i terreni in forte pendenza, la sapienza secolare del contadino pantesco ha risposto con i terrazzamenti, i muretti a secco e la pratica agricola della vite ad alberello, recentemente riconosciuta patrimonio Unesco.
Visitando l’isola più volte, esplorando i vigneti di Zibibbo e le tecniche di produzione del Passito di Pantelleria, Monica Larner ha colto il valore profondo di una filosofia produttiva che ha avuto in Giacomo Rallo, fondatore di Donnafugata, il suo pioniere: produrre un vino dolce naturale di grande concentrazione e ricchezza aromatica, che avesse anche una sorprendente freschezza ed eleganza.
Nasce così il Ben Ryé - dall’arabo figlio del vento - la cui longevità e costanza qualitativa evidenziate dal reportage, permettono di inserirlo ai vertici dei più grandi vini dolci del mondo insieme ai migliori Sauternes francesi, Tokaji ungheresi e Icewine.
Nel suo servizio la giornalista americana, che vive in Italia dall’età di 11 anni, riconosce anche di avere una predilezione per la Sicilia a cui recentemente ha dedicato una Love Letter raccontando come proprio qui abbia mosso i primi passi della propria folgorante carriera che l’ha portata a raccontare l’Italia ad una platea di milioni di wine-lovers nel mondo. “Accogliamo questi riconoscimenti con grande gioia - dichiara José Rallo, volto e voce di Donnafugata - e sentiamo tutta la responsabilità di dover continuare ad impegnarci per onorarli.”