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08/02/2016 04:00:00

NOmafia, presentata al Senato l'app per conoscere luoghi, storie e vittime di Cosa Nostra

Presentata al Senato l'app per far conoscere a studenti e turisti la storia e i luoghi degli attentati mafiosi di Palermo per ricordare i morti e la loro lotta contra la criminalità organizzata. Un'app chiamata Noma, No mafia, nata dall'idea del regista Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif, e della sua associazione "Sulle nostre gambe", con il patrocinio della Città di Palermo, il contributo di Tim e la collaborazione di Rai Teche. 
L'app, scaricabile gratuitamente, si avvale di contributi audio, video, fumetti e a un sofisticato sistema di animazioni digitali per guidare gli utenti nei luoghi degli attentati, conoscere la biografia delle vittime tramite al voce di importanti artisti siciliani e le testimonianze dei familiari.

L'app ha trovato sostegno anche da Addiopizzo e indica così gli esercizi commerciali che aderiscono all'associazione.  Pif ha ricordato come da giovane "nessuno mi raccontasse queste storie, come chi era Chinnici, quando eravamo piccoli alcuni amici si vergognavano di essere palermitani, non voglio che chi ha dieci anni lo faccia è per questo che raccontiamo queste storie straordinarie". Pif ha sottolineato che "non vuole essere un modo per piangersi addosso ma uno stimolo, anche per questo abbiamo fatto il link con Addiopizzo".

Pietro Grasso, presidente del Senato, e' intervenuto alla presentazione dell'app NOma: "Sono molto felice oggi per questa app che permetterà di saldare la più avanzata tecnologia con la memoria di luoghi, fatti e uomini che ci appartengono. Una app che permetterà di dialogare con tutti e soprattutto con i più giovani. Salvaguardare la memoria con la tecnologia più avanzata è una sfida che sostengo e che condivido. Questa App è l'unione fra la memoria e le nuove tecnologie, si inserisce nel solco della lunga tradizione antimafia fatta di uomini e luoghi che non possono essere dimenticati", ha aggiunto Grasso.
L'applicazione, che gode del patrocino del comune di Palermo, nasce dall'impegno dell'associazione 'no profit' "Sulle nostre gambe", fondata da Pierfrancesco Diliberto (in arte Pif), Roberta Iannì, Emanuela Giuliano e Tiziano De Caro.
All'app hanno contribuito molti personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo: tra gli altri Pippo Baudo, Paolo Briguglia, Ficara e Picone, Giuseppe Fiorello, Nino Frassica, Leo Gullotta, Luigi Lo Cascio, Giuseppe Tornatore.

Per il momento sono disponibili 15 itinerari attraverso le strade di Palermo e dintorni che porteranno a conoscere altrettante storie di persone che hanno combattuto la mafia e per questo sono state uccise.
Sono 22 le prime storie presentate al Senato che presto saranno aggiornate: Antonino Agostino, Filadelfo Aparo, Paolo Borsellino, Ninni Cassarà, Rocco Chinnici, Gaetano Costa, Carlo Alberto Dalla Chiesa, Mauro De Mauro, Giovanni Falcone, Mario Francese, Peppino Impastato, Paolo Giaccone, Giorgio Boris Giuliano, Libero Grassi, Carmelo Iannì, Pio La Torre, Piersanti Mattarella, Beppe Montana,Giuseppe Puglisi, Pietro Scaglione, Cesare Terranova, Calogero Zucchetto oltre agli uomini delle scorte che spesso ne hanno condiviso il tragico destino.