Sabato scorso si è tenuto in Prefettura a Trapani un convegno organizzato per ricordare il Prefetto Fulvio Sodano, scomparso due anni fa, e per fare il punto sulla gestione dei beni confiscati. "Bisogna mettere in sinergia le aziende confiscate, facendo tesoro delle esperienze positive maturate nel territorio", è stato l’invito del pm Andrea Tarondo. Scrive il Giornale di Sicilia:
Con molta schiettezza, il magistrato, che ha la delega della Procura distrettuale antimafia di Palermo, ha paventato il rischio che la “bella realtà” della Calcestruzzi Ericina (gestita da una cooperativa di ex dipendenti) diventi «un fulgido esempio in un deserto di disastri». L’idea progettuale di mettere in rete le aziende sottratte a Cosa Nostra è della Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Trapani, guidata dal giudice Piero Grillo, presente all’incontro.
Il testo Unico antimafia approvato alla Camera e adesso al vaglio del Senato, si trova in commissione Giustizia, come ha spiegato al pubblico presente l’onorevole Davide Mattiello che è stato relatore di maggioranza delle nuove norme “Pensate – ha detto l’on. Mattiello, in una dichiarazione riportata da Alqamah.it– in scritti depositati nell’archivio della commissione antimafia a firma del prefetto Fulvio Sodano e che portano la data del 2001, è possibile trovare quelle fondamenta che hanno portato alla scrittura delle nuove norme, Sodano aveva capito bene la strada da percorrere, il voto della Camera ha dato ragione a quelle sue posizioni. Pensate poi che anche durante il dibattito ci siamo sentiti dire dai contrari a questa norma che stavamo facendo i favoreggiatori delle aziende confiscate, la stesa cosa che a Trapani certuni vennero a dire a Fulvio Sodano”.
Al prefetto di Trapani Leopoldo Falco, intanto, è stata fatta la proposta di intitolare a Fulvio Sodano il salone di rappresentanza della Prefettura di Trapani.