Questa, più che una storia di mafia, è la storia di un gruppo di ragazzi, cresciuti nella Sicilia degli anni Ottanta, compagni di gioco sullo stesso campetto di terra battuta, che si allontanano fino a diventare nemici. I ragazzi di Regalpetra racconta la lunga guerra di mafia che agli inizi degli anni Novanta insanguinò una parte della Sicilia. E il conflitto, che vedeva gli amici di un tempo gli uni contro gli altri, esplose anche nei luoghi di Leonardo Sciascia, il grande scrittore che proprio sessant’anni fa fece letteratura delle cronache del suo paese con Le parrocchie di Regalpetra.
Riconnettendosi idealmente a quelle cronache paesane, Gaetano Savatteri ricostruisce come il seme della violenza sia germogliato. Un libro-verità, con nomi e cognomi, vittime e carnefici, di uno scontro che provocò decine di morti. «Una delle più interessanti storie di mafia che abbia letto», come scrive nella sua prefazione lo storico Salvatore Lupo, autore di studi fondamentali su Cosa Nostra. Savatteri aveva conosciuto quei ragazzi, diventati adulti e mafiosi. È andato a cercarli nelle tane da pentiti dove vivono nascosti o nelle galere dove scontano ergastoli. Per tentare di capire come siano potuti diventare avversari, seminando lutti e dolori che alla fine hanno devastato le vite di tutti.
Gaetano Savatteri, giornalista, nato a Milano nel 1964, è cresciuto in Sicilia. Ha pubblicato saggi sulle mafie tra i quali Potere criminale. Intervista sulla storia della mafia, con Salvatore Lupo (Laterza, 2009), Il contagio. Come la ’ndrangheta ha infettato l’Italia, intervista ai magistrati Giuseppe Pignatone e Michele Prestipino (Laterza, 2012). Per Melampo editore ha curato con Francesco Grignetti Mafia Capitale. L’atto di accusa della Procura di Roma (2015). È autore di romanzi gialli editi da Sellerio. Dirige Trame, festival dei libri sulle mafie che si svolge a Lamezia Terme. Vive e lavora a Roma.