Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
08/03/2016 06:55:00

Castelvetrano, mafia e politica. Caso Giambalvo, consiglieri si dimettono in massa

15,40 - "E' la migliore risposta che i consiglieri comunali potessero dare per tutelare l'immagine e l'interesse della città". Così Mimmo Turano, capogruppo dell'Udc all'Ars, ha commentato la decisione della maggioranza dei membri del Consiglio comunale di Castelvetrano, comune in provincia di Trapani, di determinare con le dimissioni di massa lo scioglimento del consesso cittadino scosso dal caso Giambalvo.

"Ringrazio in particolare i consiglieri del gruppo Udc-Area Popolare, il capogrupp Salvatore Ingrasciotta, Piero Barresi e Pietro Sciacia - ha aggiunto Turano - che hanno sentito il dovere di restituire serenità ad una comunità turbata e sotto pressione. Da questo senso di responsabilità e dal rigore morale bisognerà ripartire per costruire il futuro di Castelvetrano".

13,10 -  Si dimettono anche i consiglieri di "Castelvetrano Avvenire", che invitano però il Sindaco Felice Errante a dimettersi per permettere alla città di Castelvetrano di andare al voto alla prima tornata utile:

I sottoscritti Bartolomeo La Croce e Zaccone Giuseppe, componenti del Gruppo Consiliare “Castelvetrano Avvenire”, con senso di responsabilità, nell’interesse e per la salvaguardia delle istituzioni della nostra Città rassegnano le proprie dimissioni da consigliere comunale,.
Noi componenti di “Castelvetrano Avvenire”, orgogliosi di aver ricoperto la carica di consiglieri comunali di Castelvetrano, possiamo affermare, senza tema di smentita, di avere svolto il nostro ruolo con impegno, serietà disinteresse e grande onestà.
Convinti del nostro operato, ci siamo impegnati, nel limite delle nostre possibilità, per dare dignità e forza a questa importante assemblea elettiva senza mai cedere a condizionamenti di qualsivoglia natura.
Non riteniamo di aver nulla da farci perdonare, arriva però il momento delle decisioni difficili e bisogna sapersi trovare pronti a prenderle.

 

12,20 - "Le dimissioni di 19 consiglieri comunali della città di Castelvetrano, hanno messo fine all'incresciosa vicenda della permanenza in Consiglio del consigliere Giambalvo, dimostrando alla fine come il civico consesso della città fosse costituito in assoluta prevalenza da persone perbene. La decadenza del Consiglio comunale, avvenuta a seguito delle convulse vicende delle ultime settimane, smaschera tra l'altro quei soggetti e quei gruppi politici abituati a predicare bene ed a razzolare malissimo. Esprimiamo piena solidarietà alla città di Castelvetrano e la nostra totale incondizionata fiducia ed il nostro sostegno al sindaco avvocato Felice Errante, cui tocca il compito di gestire una situazione non facile. Sicuri che anche questa volta riuscirà ad operare bene e nell'esclusivo interesse della sua comunità, gli confermiamo la piena disponibilità e fiducia". Lo ha dichiarato il senatore di Area popolare Ncd-Udc, Giuseppe Marinello, presidente della Commissione Ambiente del Senato.

11,45 - A Castelvetrano si sono dimessi tutti i consiglieri, tranne Martino, Giambalvo e Vaccara. Continuano i documenti dei partiti. Adesso è il turno del Pd. I democratici avevano chiesto le dimissioni del Sindaco Errante. I consiglieri della maggioranza si sono dimessi proprio per evitare le dimissioni di Errante, e non sono mancati i toni polemici con il Pd, che adesso replica: 

I comunicati diffusi dai componenti di NCD, UDC e Castelvetrano Futura rappresentano l’ennesima dimostrazione che il Sindaco Errante e la sua maggioranza sanno esclusivamente scaricare sugli altri le proprie responsabilità.
Se le loro dimissioni odierne servono a togliere dall’imbarazzo la città che tanto dicono di amare, non si capisce perché non le hanno presentate prima: il 25 gennaio prima del Consiglio in cui è ritornato il consigliere Giambalvo quando il PD le ha proposte per tutti, Consiglio, Sindaco e Giunta, proposta che venne definita populista e demagogica dallo stesso Sindaco; il 01 marzo durante il Consiglio comunale in cui il PD ha proposto la sospensione delle indennità di funzione e ribadendo la necessità di isolamento di Giambalvo; il 04 e 05 marzo nella conferenza dei capigruppo durante la quale il Sindaco Errante ci ha comunicato quanto riferito dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza sui problemi del Consiglio comunale, aldilà del caso Giambalvo, salvo poi negare le sue stesse parole, e sulla opportunità di far dimettere 16 consiglieri.
Le dimissioni dei consiglieri del PD, già consegnate nelle mani del Presidente del Consiglio sabato mattina come gesto politico di responsabilità per salvaguardare le istituzioni della nostra Città da ogni e qualunque condizionamento o pressione esterne, sono state protocollate questa mattina.
Il Sindaco Felice Errante rimane l’unico responsabile di questa paralisi amministrativa: avendo la maggioranza in Consiglio, e nella chiara posizione di non dimissioni del consigliere Giambalvo, avrebbe potuto “togliere dall’imbarazzo” la Città molto tempo prima invece di farci assistere all’impietoso spettacolo mediatico degli ultimi tempi.
La solita immaturità politica del Sindaco che ancora una volta sfugge da ogni confronto democratico e da ogni libero dibattito, mortificando la rappresentanza democratica: fa sciogliere il Consiglio comunale mentre lui continua ad amministrare senza più controllo e indirizzo dell’organo di rappresentanza dei cittadini.

10,13 - Più di Giambalvo, poté il Pd. La nota dei democratici con la quale si chiedono le dimissioni del Sindaco Felice Errante sta scatenando una serie di reazioni, che porteranno con ogni probabilità allo scioglimento, per dimissioni di massa, del consiglio comunale di Castelvetrano, con Errante che rimarrà Sindaco fino alle elezioni amministrative, affiancato da un commissario che svolgerà le funzioni del consiglio comunale. Anche i consiglieri comunali del Movimento Castelvetrano Futura , Giuseppe Di Maio, Giusy Etiopia e Francesco Giannilivigni, dopo aver sentito anche il direttivo del movimento , ed essersi confrontati con le altre forze della maggioranza a sostegno del Sindaco Felice Errante, hanno deciso di consegnare nelle mani del Segretario Generale del Comune le proprie irrevocabili dimissioni:


Ci sia consentito anche di rispondere alle parole del comunicato stampa del PD che trovo esattamente speculari alla loro posizione: " basta con questa finzione, basta addossare colpe e responsabilità su altri, basta con questi comportamenti....". La nota del PD è polverosa è scontata perché stava nel cassetto dal 2015 pronta per essere pubblicata alla prima occasione utile per i LORO vantaggi politici. E si, perché è dal 2015, anno in cui il PD uscì dalla giunta Errante gridando al tradimento, ma in realtà libera ormai di potere portare avanti il loro sogno di gloria di creare L'alternativa ad Errante, che si aspetta l'occasione ghiotta di potere finalmente chiedere a gran voce le dimissioni del Sindaco. Al PD non importa quanto la città e i cittadini potranno soffrire per la presenza di un commissario, non importa se si creerà una paralisi amministrativa, non importa se una gran parte dei castelvetranesi non vuole e non pensa minimamente alle dimissioni di questo sindaco, a loro basta soltanto che l'obiettivo, il fine machiavellico si raggiunga: avere cioè la testa di Errante. Ma il PD non fa i conti con una realtà importante, anzi la più importante: i cittadini. Essi comprendono e leggono benissimo fatti e parole. Fortunatamente con questo comunicato hanno reso ulteriormente chiaro il loro progetto e per questo li ringraziamo. In aggiunta: questo è il momento di lavorare e andare avanti. Chi si ferma è perduto e il tempo non ritorna.

 

07,00 -  Potrebbe essere oggi il giorno della svolta nello stallo che si vive a Castelvetrano dopo il caso Giambalvo. I consiglieri di Ncd e Udc hanno annunciato infatti per oggi le loro dimissioni. Lo fanno con un documento al vetriolo contro il Pd, che invece vorrebbe le dimissioni del Sindaco Errante. Il direttivo ed i consiglieri comunali dei gruppi politici NCD- Area Popolare ed UDC-Area Popolare, a seguito del comunicato diramato nella giornata di ieri dal circolo locale del PD, ha determinato quanto segue:

"Abbiamo riflettuto a lungo sull’opportunità di replicare al delirante documento del circolo castelvetranese del Pd, ma davanti ad uno scritto così schizofrenico non si può rimanere insensibili. A memoria di uomo è difficile rintracciare nella politica castelvetranese un documento così pieno di rancore e così povero di contenuti. Dettare l’agenda al Sindaco, arrivando a chiederne le dimissioni appare quantomeno fuori da ogni logica. Quando, è se, l’Avvocato Errante debba dimettersi da Sindaco della città non lo deciderà ne il PD, ne' qualche manipolo di politicanti locali indignati o delusi dalle asserite inadempienze di questo Sindaco. Per l'ennesima volta il PD cittadino dimostra quella immaturità politica e quella incapacità di affrontare problemi più seri che siano diversi rispetto alle dinamiche elettorali. Ancora una volta mostrano tutta la distanza che questo circolo locale ha dal leader nazionale Matteo Renzi, capace di portare avanti politiche dinamiche e finalizzate all’ottenimento degli obiettivi, palesando una politica rimasta ancorata a schemi e dinamiche che sanno di stantio e di inconcludente, forse perché ispirati ad altri schemi da Prima Repubblica. Ancora una volta hanno dimostrato quanto siano bravi a pontificare, peccato che abbiano perso l'occasione di dimostrare la propria diversità, rassegnando le dimissioni da consigliere comunale e dimostrando con i fatti il non attaccamento alla poltrona, sia gli stessi consiglieri del Pd, che quelli delle altre liste satelliti. Invece di esprimere la disponibilità alle dimissioni, perché non dare per primi l’esempio? La città ha bisogno di atti concreti, non di esempi. Una classe dirigente, quella del PD, che ha dimostrato tutta l'incapacità di governare processi e percorsi assai più complessi dei piccoli interessi di bottega, una classe dirigente che dimostra di essere completamente slegata dalle esigenze dei cittadini e dalle problematiche di una città. Se non avessero dimostrato tutta la loro "cattiveria", si potrebbe provare quasi pena per alcuni di loro che non riescono ad andare oltre i rancori personali, provando ad allestire un' efficace azione di opposizione. Ci sia consentito, per una volta di essere autorefenziali, ma diciamo da tempo che si tratta di un partito che sta imbarcando di tutto su una zattera pronta ad affondare , poiché minata da contraddizioni interne che la faranno implodere. Non si possono impostare le politiche di gestione di una città con gli slogan o con i tweet ammiccanti, la gente ha bisogno di vedere politici che si rimboccano le maniche e lavorano nella direzione del bene comune, non di risse, non di accuse né di mistificazioni della realtà anche perché i cittadini hanno dimostrato di ricordare le cose. I cittadini ricorderanno quando illustri esponenti del PD cittadino si vantavano del risultato elettorale raggiunto alle elezioni Europee. Ricordiamo bene le immagini di esultanza dai balconi della sede cittadina del PD, abbiamo memoria di come lo stesso Giambalvo frequentasse quei balconi. Allora i voti degli esponenti di Articolo 4, Giambalvo compreso, furono utili per eleggere un Onorevole al parlamento europeo. Ricordiamo pure quando venne richiesto al Sindaco di revocare la delega al Segretario Provinciale del loro stesso partito per gratificare qualcuno che oggi pare essere tornata in pieno fermento. Ci viene spontaneo chiederci se dal loro leader Renzi abbiano preso solo la capacità di governare una nazione senza passare dalla legittimazione popolare che solo il responso delle urne può dare. O forse qualcuno, solo perché frequenta i palazzi di potere della Regione Siciliana, si è convinto che potrebbe reggere le sorti di questa città nominando un commissario straordinario vicino alle proprie posizioni? Vogliamo rassicurare i nostri concittadini , il Sindaco e la maggioranza di governo di questa città, anche con alcune forze sane presenti all'opposizione, risolveranno il problema legato alla vicenda Giambalvo. Nella giornata di domani, i gruppi politici di Ncd-Area Popolare ed Udc- Area Popolare, consapevoli del delicato momento che sta attraversano la città di Castelvetrano , nella consapevolezza che il primato della politica vada sempre rispettato, forti della certezza che detto gesto rafforzerà l'azione politica portata avanti dal Sindaco Errante, rassegneranno nelle mani del Segretario Generale del Comune, le dimissioni debitamente sottoscritte togliendo dall’imbarazzo mediatico la città che, con questo gesto, dimostriamo concretamente di amare. Non è più tempo delle chiacchiere, o dell’antimafia parolaia o di quella che accetta incarichi lautamente retribuiti, ma non è capace di andare oltre gli sterili attacchi. E’ il tempo delle azioni e questa maggioranza darà l’ennesima dimostrazione di concretezza. Pur nell'amarezza del momento, siamo lieti che finalmente siano cadute anche le ultime foglie di fico, dietro alle quali avevano provato a nascondersi, è ormai chiaro che le forze politiche che guidano questa città dovranno fare a meno di gente che, pur di aggredire l'avversario politico, dimenticano e calpestano ogni dovere istituzionale nei confronti della comunità che li ha chiamati a rappresentarla."

A seguito di queste dimissioni il consiglio comunale dovrebbe decadere sancendo la fine del mandato di Giambalvo e di tutti i consiglieri. Errante potrebbe continuare a essere il primo cittadino ma affiancato, oltre che dalla sua Giunta, anche da un commissario di nomina regionale. Si dimette anche il consgiliere del gruppo misto, l'architetto Tommaso Bertolino:

Come ho avuto già modo di dire in precedenza “ IL CASO GIAMBALVO non è un caso Politico ma Etico e Morale…
Di conseguenza più che esprimere “disponibilità alle dimissioni”, preferisco prendere le dovute distanze da inopportune “tattiche” adottate da qualcuno.
Questa città, oggi più che mai, ha bisogno di fatti concreti e non di parole, di esempi concreti e non di “inviti” o di annunci che lasciano invece il tempo che trovano.
Considerata l’insostenibilità della situazione Politica, che da tragedia rischia di trasformarsi in “farsa” ritengo opportuno, necessario ed indifferibile rimettere con EFFETTO IMMEDIATO, il mio mandato nelle mani degli organi competenti in ossequio alla volontà dei miei elettori e di tutti coloro che hanno condiviso con me questa scelta.