“Vino, Salute, Benessere e Stili di vita”, è il titolo del convegno scientifico, organizzato dall’associazione “Strada del Vino Erice DOC”, in collaborazione con l’Asp di Trapani che si è svolto, venerdi 11 Marzo, nella Chiesa di Sant’Alberto in via Garibaldi a Trapani. Il convegno scientifico si è svolto in occasione della serata conclusiva del corso “Avvicinamento al Vino Erice DOC”, un percorso di alta formazione agli operatori del settore sugli aspetti sensoriali del vino e sul concetto di abbinamento vino-cibo. L’introduzione dell’incontro è stata curata da “Stefania la Via” con i versi “Ode al vino di Pablo Neruda”. Gli obiettivi dell’iniziativa, promossa dalla Strada del vino Erice doc, sono stati illustrati dal Vincenzo Fazio, che si è soffermato sull’importanza di “divulgare, anche tra i giovani, la cultura del consumo moderato e consapevole dei vini, che abbinata ad una equilibrata alimentazione, favoriscono un corretto stile di vita.
Nel corso della conferenza è intervenuto l’oncologo Giuseppe Carruba, presidente di IDIMED, che ha parlato dell’attuale stato della ricerca in Italia e nel mondo nel campo agroalimentare con un focus sulla filiera vitivinicola. Al centro del confronto anche la necessità di invitare il comparto pubblico-privato ad impegnarsi ed investire attivamente anche nella ricerca sanitaria, finalizzata a dimostrare il particolare valore benefico già riscontrato su alcune varietà di vini autoctoni siciliani e sulle proprietà di prevenzione primaria dalle malattie cardiovascolari e tumorali indotti dal consumo moderato del vino ed equilibrato dei prodotti della dieta mediterranea.
I dati di evidenza scientifica, raccolti e presentati dal cardiochirurgo Arian Frascheri, hanno evidenziato come gli studi clinici supportano con coerenza e costanza gli effetti benefici del consumo moderato del vino, in relazione all’ attività di prevenzione al rischio d’infarto, e all’insorgere delle malattie cardiovascolari. Il dato costante che emerge dalla ricerca e dalla sperimentazione in atto è che gli astemi hanno un fattore di rischio cardiovascolare più elevato rispetto al consumatore moderato di vino che limita ai due bicchieri a pasto l’assunzione. Fortemente nocivo con rischi tossicologici elevati risulta il fenomeno giovanile del “Binge-Drinking”: consumare troppo alcol in poco tempo anche se in modo sporadico aumenta due volte la mortalità dei pazienti con infarto miocardico. Binge-drinking è un modo di bere utilizzato spesso dai giovani a fine settimana. Sbronzarsi è uno stile di vita che può contrastare la curva protettiva «J» dell’alcol, aumentando il rischio per malattia coronarica in uomini e donne ed il rischio per ipertensione in uomini.