Violenza sessuale. E’ questo il reato contestato a un infermiere marsalese, M. S., di 52 anni, posto agli arresti domiciliari dai carabinieri. L’accusa è quella di aver abusato di pazienti anestetizzati da un medico nel suo studio privato per essere poi sottoposti ad accertamenti diagnostici che in assenza di stato soporifero possono rivelarsi piuttosto dolorosi. L’inchiesta, pare, sia stata avviata dopo la denuncia di una delle presunte vittime. A coordinarla sono stati i sostituti procuratori Anna Cecilia Sessa e Silvia Facciotti. L'uomo è infermiere professionale all’Ospedale “Paolo Borsellino” di Marsala. E’ “ferrista” nell’equipe infermieristica del complesso operatorio, ma quanto gli viene contestato non ha a che fare con il suo lavoro in ospedale, ma come detto in uno studio medico privato, dove coadiuvava uno specialista, che dall’indagine è uscito assolutamente pulito. E’ risultato, infatti, all’oscuro di quanto avrebbe fatto l’infermiere quando lui si allontanava e il paziente era ancora sotto l’effetto dell’anestesia. Nello studio privato, M. S. lavorava nel tempo libero dal servizio in ospedale. Anche se è stato proprio qui che i carabinieri l’hanno raggiunto martedì sera per notificargli il provvedimento restrittivo disposto dalla magistratura. E anche per questo la notizia dell’arresto si è subito diffusa tra il personale dell’ospedale di Marsala.