Continuiamo oggi a pubblicare il rapporto della Guardia di Finanza circa l'attività del 2015 in Sicilia.
CONTRASTO AGLI INTERESSI DELLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA.
Per quanto riguarda l’aggressione delle ricchezze accumulate dai soggetti indiziati o condannati per reati di mafia, l’azione della Gdf si è concretizzata in indagini finanziarie e patrimoniali nei confronti di 229 soggetti, dei loro familiari e/o prestanome e delle imprese agli stessi riconducibili, per un totale di 1.308 persone fisiche e 463 società.
I provvedimenti di sequestro ai sensi delle norme antimafia, hanno riguardato 228 soggetti, cui sono state sottratte disponibilità (quote societarie e disponibilità finanziarie per 57 milioni, 465 immobili e 41 aziende), per un valore complessivo di oltre 236 milioni.
Nel 2015 si è pervenuti alla confisca di beni per complessivi 135 milioni.
Le indagini sulle consorterie criminali hanno portato altresì a 17 arresti ed alla segnalazione all’Autorità giudiziaria di altre 166 persone, tra le quali 11 risultate responsabili di condotte mirate al “trasferimento fraudolento di valori” (art. 12quinquies del D.L. 306/92).
Le 33 indagini dedicate al riciclaggio, mediante l’analisi di flussi finanziari sospetti e movimenti di capitali risultati illeciti per quasi 53 milioni, hanno consentito di rapportare all’A.G. responsabilità nei confronti di 140 soggetti.
LOTTA AGLI ALTRI ILLECITI ECONOMICO FINANZIARI
Il dispositivo operativo per la prevenzione e il contrasto della variegata tipologia di infiltrazioni criminali cui sono esposti i mercati dei beni, servizi e capitali e più in generale l’economia, è stato attuato in Sicilia sia con un capillare controllo economico del territorio che con investigazioni più incisive, mirate a reprimere i traffici illeciti maggiormente diffusi nel contesto regionale.
Ad esempio, il contrasto all’abusivismo commerciale ed all’introduzione sul mercato regionale di prodotti illeciti, perché pericolosi per i consumatori o per violazioni alle norme che tutelano il made in Italy, i marchi industriali e delle aziende agroalimentari oltre che i diritti della proprietà intellettuale, è stato affrontato con 756 interventi ispettivi e mediante lo sviluppo di 269 indagini delegate dall’Autorità giudiziaria.
In esito a tale operatività, i Reparti del Corpo hanno individuato 860 violazioni complessive – tra queste, 79 per abusivismo commerciale – e sequestrato merci illegali di ogni genere (soprattutto: 2,7 milioni di giocattoli; 1,7 milioni di capi di abbigliamento ed accessori moda; 2,4 milioni di prodotti dell’elettronica; 7 ton. di generi alimentari), per un volume d’affari stimato in oltre 141 milioni di euro.
Nella decorsa annualità, inoltre, un importante impulso è stato dato al contrasto delle condotte fraudolente legate ai fallimenti, sviluppato in 363 indagini concluse con la denuncia per “bancarotta” nei confronti di 357 soggetti – di cui 7 arrestati – ed il sequestro di beni, distratti con frode alle procedure per il ristoro dei creditori, per 18 milioni di euro.
Sono 93 i contesti investigativi in cui, invece, sono state affrontate ipotesi di attività usurarie, riscontrate a carico di 60 soggetti – di cui 12 arrestati.
Un significativo incremento si è registrato, infine, riguardo al contrasto dei reati connessi all’intermediazione bancaria e finanziaria, con 59 indagini concluse, la denuncia di 67 soggetti e il sequestro di beni per oltre 4 milioni.
CONTRASTO A TRAFFICI ILLECITI VIA MARE
Il costante presidio del territorio con finalità economico-finanziarie ha consentito di conseguire i predetti risultati anche grazie alle proiezioni “in mare” del dispositivo operativo del Corpo, assicurate dalla vigilanza svolta – sulle acque territoriali e sulle coste dell’Isola – dalle Squadre Operative Navali e dalla Sezione Aerea del Comando Regionale.
In particolare, l’apporto della componente aeronavale è risultato fondamentale nell’azione a contrasto dei traffici legati:
agli stupefacenti, nel cui ambito sono state sequestrate oltre 30,7 tonnellate di hashish e marijuana; 10 Kg. di cocaina e 22 mezzi – di cui 5 imbarcazioni – risultati adibiti all’illecito trasporto di stupefacente e denunciate 452 persone, delle quali 158 arrestate; all’immigrazione clandestina, grazie anche all’assidua partecipazione all’operazione “TRITON”, esitata con l’arresto di 241 soggetti responsabili di “favoreggiamento”, oltre che al sequestro di 9 imbarcazioni ed all’identificazione di 13.494 soggetti giunti sul territorio italiano irregolarmente dalle coste nord africane; alle violazioni delle norme che tutelano l’ambiente, con la scoperta di 17 discariche abusive, il sequestro di 3.434 tonnellate di rifiuti industriali illegalmente smaltiti e la segnalazione all’A.G. di 128 responsabili di violazioni penali.