Tutto daccapo. Come sei mesi fa. A Marsala il sindaco Alberto Di Girolamo è all’opera per cercare un sostituto ad Antonino Barraco che si è dimesso da assessore alle attività produttive.
Barraco lascia perchè non ci sono le condizioni per lavorare al Comune di Marsala. Poche risorse, sia umane che economiche, per portare avanti un programma. Ritmi lenti rispetto a quanto si aspettava. “Non ho potuto raggiungere gli obbiettivi, non me la sento di aspettare anni per veder realizzare un’idea. Me ne vado perchè non potevo lavorare, non potevo realizzare quello che avrei voluto”. Lascia una macchina amministrativa farraginosa, con solo due dirigenti, e un comune con ristrettezze economiche pesanti.
Le sue dimissioni erano nell’aria da tempo. Barraco aveva rivelato ai suoi che non poteva continuare, che non riusciva anche a coniugare l’attività di imprenditore agricolo a quella di assessore.
Lo sapeva anche il sindaco, che più volte aveva raccolto le sue doglianze sulla situazione al Comune. Ora Alberto Di Girolamo dovrà trovare un suo sostituto. Al momento le deleghe di Barraco, attività produttive, pesca e agricoltura, le gestisce il sindaco. E si torna indietro a sei mesi fa, quando è stato scelto Barraco. L’assessore dimissionario venne scelto dopo un tira e molla durato settimane tra il sindaco ed Enzo Sturiano, presidente del consiglio comunale, che era stato designato assessore ma ha scelto di farsi eleggere al vertice di Palazzo VII Aprile. Si torna a quando Democratici per Marsala premevano per avere un assessore in giunta. Possono pretendere l’assessore anche quelli di Cambiamo Marsala, anche se non hanno avanzato pretese particolari. Tentano il colpaccio Letizia Arcara ed Oreste Alagna, che hanno fondato un nuovo gruppo e sono pronti a rinfacciare al sindaco le sue parole in campagna elettorale: “ogni gruppo avrà un rappresentante in giunta”. Il totoassessore potrebbe durare tanto, come potrebbe risolversi terminate le vacanze pasquali.
“Sto riflettendo il da farsi, in questi giorni di pausa penso che troverò una soluzione per sostituirlo degnamente”, dice a tp24 il sindaco spegnendo sul nascere ogni pretesa. “Barraco era un tecnico, era di mia estrazione, e continuerò su questa linea. Quindi non un nome di partito, non una personalità “etichettata” di questo o quell’altro movimento. Eppure i gruppi politici sono pronti a fare pressioni. “Ma non ho visto queste pressioni, né allora né adesso. Barraco era stata una scelta mia. I cittadini marsalesi hanno votato il mio programma, il mio progetto. Ai cittadini interessa la realizzazione del programma, non se il gruppetto di due consiglieri che si mettono insieme hanno un assessore oppure no. Qualche anno fa qualche sindaco ogni volta che faceva un gruppo cambiava assessore. Non funziona così. Speravo di avere i miei assessori per cinque anni. Non è stato possibile trattenere Nino Barraco, farò una scelta degna del lavoro che ha fatto in questi mesi”.
Non c’è trippa, in sostanza, dice il sindaco. Si continua con il tecnico. E come sei mesi fa si potrebbe profilare una tabella di marcia molto chiara, per il sindaco, quella di tenere nascosto per sè il nome dell’assessore, senza molte consultazioni, parte quelle con il vice sindaco Agostino Licari.