Era stata licenziata per il suo cognome pesante, per la sua parentela. Ora Maria Concetta Riina, figlia di Gaetano e nipote di Totò Riina , il capo dei capi di cosa nostra, può tornare a lavorare nella concessionaria di automobili di Marslaa.
La donna, 39 anni, fedina penale pulita è tornata al suo vecchio lavoro come segretaria alla Mondo Auto di Marsala. Il tutto grazie alla decisione presa dal Tar che qualche mese fa aveva sospeso l'effetto dell'informativa interdittiva del prefetto di Trapani da cui era scaturito il licenziamento.
Il suo vecchio datore di lavoro, in attesa della trattazione del ricorso, poteva avvalersi della collaborazione della Riina. E così, ha fatto, anche prendendo spunto dalla sospensiva dei giudici amministrativi che dicevano che “l’informativa impugnata da cui è scaturito il licenziamento risulta adottata senza adeguata istruttoria ed esclusivamente sulla base di legame parentale con noti pregiudicati della stessa ricorrente, che era segretaria della concessionaria”.
La Riina venne licenziata dopo un documento del Prefetto di Trapani in cui si leggeva che “la inquietante presenza nell'azienda della citata signora Riina fa ritenere possibile una sorta di riverenza da parte del titolare nei confronti dell'organizzazione mafiosa ovvero una forma di cointeressenza della stessa organizzazione tale da determinare un'oggettiva e qualificata possibilità di permeabilità mafiosa anche della società immobiliare”.
Il titolare non ottenne la liberatoria antimafia per la presenza di Maria Concetta Riina, e senza quella si rischia di restare fuori dal mercato. Da lì è arrivato il licenziamento.
A Settembre il Tar aveva disposto il reintegro. Adesso Maria Concetta Riina è stata riassunta.
Del caso se ne occuparono anche Le Iene con un servizio girato tra Marsala e Trapani.