Il consiglio comunale di Erice ha bocciato una deroga urbanistica, e ciò scatena la reazione del Sindaco di Erice. La variante riguardava l'utilizzo di un terreno confiscato alla mafia nella zona di via dei Pescatori – per trasformarlo in un centro socio-polifunzionale da destinare alle donne e vittime della violenza oltre che per la realizzazione di alcuni orti urbani e aree a giardino, recuperando un'area degradata (zona retrostante il Polo Universitario) non ha ottenuto i voti sufficienti per andare avanti nel suo iter amministrativo.
Erano necessari 14 voti a favore ma l’atto deliberativo ne ha ottenuti soltanto i 9 dei Consiglieri di maggioranza PD e del Movimento "per Erice che vogliamo" presenti, comunque insufficienti sull'argomento seppur nel loro maggioritario complessivo potenziale (12 Consiglieri su 20).
Ben 8 i voti contrari, espressi dall’opposizione, rappresentata da tutto il gruppo consiliare del Psi (Nacci, Mazzeo, Vassallo, Alastra, Alestra e Maltese) e dalle consigliere Lella Pantaleo (Forza Italia) e Cettina Montalto (Nati Liberi).
Il terreno in questione, attualmente libero ed a rischio abbandono, prevedeva nelle previsioni della Variante alla Zona Franca Urbana attività commerciali e complementari per il turismo, ma l’assegnazione al Comune di Erice come bene confiscato alla mafia, ex lege lo obbliga ad essere destinato a scopi puramente sociali. Scrive Tranchida in una nota:
La bocciatura della richiesta di variante in deroga nei fatti condiziona l’utilizzo a fini sociali dell’area ma ovviamente ed ancora una volta contraddistingue l’ottusità politica dell’attuale opposizione consiliare, intenta a mantenere uno status quo degradato e improduttivo, sia sotto il profilo sociale che occupazionale. Scellerato ostruzionistico atteggiamento, ancor di più contraddittorio nell’azione politica di chi ambisce a governare nei prossimi anni la città di Erice promettendo, ma solo a PAROLE, di rimboccarsi le maniche in favore di chi sta peggio, mentre nella realtà condanna il quartiere e i suoi abitanti al degrado e miseria, negandone il riscatto ma soggiogandolo al facile umus politico per azioni clientelari già note e financo sentenziate.
"Comunque - dichiarano il Sindaco Tranchida e l’Assessore Mauro - se da un lato registriamo la riconferma dell'inaffidabilità politico-programmatica in modo particolare del gruppo consiliare PSI, probabilmente non ancora sufficientemente chiara a qualche locale dirigente PD, noi non demordiamo e attiveremmo senza sconti tutto ciò che sarà necessario al fine di consentire la destinazione sociale di quell’area, e non solo riproponendo l'atto deliberativo alla prima sessione consiliare utile, preferibilmente da tenersi in San Giuliano, in mezzo ai cittadini che invocano migliori e maggiori servizi, possibilità occupazionali e riqualificazione socio-ambientale. Assieme a tanto, ultimata la verifica d'interesse ottimale e logistico con gli attori del sistema universitario, riproporremo la variante per il Campus e gli alloggi in Social Housing. Se tanto non sarà sufficiente, chiederemo agli Ericini di sostenerci ancor più anche nella prossima legislatura abbiano ad assicurare un maggiore potenziale elettivo a quelle forze sane che guardano agli interessi preminenti del territorio, del suo sviluppo e riscatto, rispetto a taluni soggetti politici contraddistintesi nel fare del male ai cittadini"