Svolta nel processo che davanti il giudice monocratico Matteo Giacalone vede imputata per circonvenzione di incapace la 55enne mazarese Margherita Valenti. Su richiesta del pm Antonella Trainito, particolarmente impegnata sul fronte delle indagini in campo economico-finanziario, il giudice Giacalone ha, infatti, disposto il sequestro dei beni immobili (tre fabbricati e terreni), nonché conti correnti bancari e postali, per un valore complessivo di circa un milione di euro, che nel 2011 un anziano vedovo, Liborio D’Ignoti, poi deceduto, intestò alla donna, che gli faceva da badante. A far scattare l’indagine è stata la denuncia di un fratello di Liborio D’Ignoti. “Ma la badante – dice l’avvocato difensore della Valenti, Salvatore Giovanni Di Stefano Messina – è stata l’unica ad assistere amorevolmente D’Ignoti, che non era affatto incapace di intendere e di volere”. Ad eseguire il sequestro dei beni è stata la sezione di pg della Guardia di finanza della Procura di Marsala. Sequestro chiesto per il timore che la Valenti potesse disfarsi, vendendoli, dei beni immobili. Secondo l’accusa, la donna “con abuso di relazioni domestiche”, avrebbe convinto l’anziano, deceduto alla fine del 2012, a intestarle i beni adesso sequestrati ed inoltre sei polizze assicurative vita. I familiari dell’anziano defunto si sono costituiti parte civile. Ad assisterli sono gli avvocati Simone Bonanno e Francesca Lombardino.