Gentile direttore,
Ho letto e riletto con attenzione il contributo a firma di Dino Agate intitolato "L'inefficacia di qualsiasi risultato referendario" e francamente me ne sfugge il senso. È quindi un mero esercizio per sprecare diversi milioni di fondi pubblici? Non credo.
Secondo me con il quesito referendario noi italiani non voteremo su progresso o no, su utopia e realtà' come l'articolista sembra implicare ma su una visione del futuro energetico di questo nostro paese. Siamo noi italiani al passo con il resto del mondo o no?
Quello che si deciderà riguardo le politiche energetiche nei prossimi quattro o otto anni determinerà il futuro del nostro pianeta come è stato messo in evidenza nell'accordo di Parigi, firmato da 195 nazioni, del 12 dicembre 2015. La crisi climatica e' di drammatica urgenza e il referendum in Italia è un piccolo pronunciamento cui siamo chiamati ad esprimerci, secondo me.
Aurelia Tranchida