12,10 - Circola in città la voce che oggi ci saranno i funerali di Andrea Mistretta, ma la notizia è smentita dalla famiglia. I funerali non sono stati ancora programmati, per una serie di questioni legate soprattutto alle indagini che sono state aperte per le valutazioni del caso da parte dei medici legali. Fabrizio Mistretta, il papà di Andrea, vuole chiarire anche che non ha mai messo in dubbio la tempestività dei soccorsi al "Paolo Borsellino" di Marsala: "Non auguro a nessuno di vivere quello che abbiamo vissuto io e mia moglie - dichiara alla nostra redazione -, ma dobbiamo riconoscere che i soccorsi a Marsala sono stati tempestivi e operativi, che tutti hanno capito subito la gravità della situazione, anche se a noi genitori ogni minuto sembrava chiaramente un'eternità". I genitori di Andrea hanno presentato una denuncia circostanziata ai carabinieri: "Non sono stati i soccorsi all'ospedale di Marsala il problema, ma quello che è avvenuto prima, quando il pediatra al quale ci eravamo rivolti ci ha detto che il bambino stava bene".
La bontà dell'operato dei medici e del personale del Pronto Soccorso di Marsala è stata riconosciuta anche dal dottore Savatteri, primario di neurochirurgia alla clinica Villa Sofia di Palermo, che ha sottolineato, ad esempio, l'opportunità di aver fatto tutti gli esami, e in particolare la Tac a Marsala, e di aver fornito tutti i dati in un cd ai colleghi palermitani. "Voglio ringraziare, in queste ore strazianti - conclude Fabrizio Mistretta - tutto il reparto di neurochirugia di Villa Sofia, diretto dal dottore Paolino Savatteri, per l'amore e la dedizione con la quale hanno assistito fino all'ultimo il nostro Andrea. Sono stati angeli anche loro".
10,30 - Marsala piange il piccolo Andrea, in queste ore stanno arrivando molti messaggi di cordoglio per il bimbo di tre anni che si è spento ieri. Il bimbo si trova ancora a Palermo, all'ospedale Villa Sofia. La famiglia è in attesa che venga consegnata la salma per i funerali. Al momento però non si sa quando potranno avvenire. Il magistrato ha nominato infatti i medici legali e dopo le loro valutazioni potrà essere consegnata la salma.
6.30 - Il piccolo Andrea Mistretta non c'è più. Il suo cuore ha smesso di battere ieri, dopo giorni di strazio per la famiglia, con tutta la città di Marsala che ha pregato per lui.
Ora è il momento del cordoglio, della vicinanza ai genitori Manuela e Fabrizio, per una scomparsa avvenuta in circostanze assurde e tragiche.
Andrea Mistretta aveva tre anni, sabato scorso ha battuto violentemente la testa giocando in casa generando una emorragia cerebrale. Giunto all'ospedale Villa Sofia di Palermo il bimbo è stato sottoposto ad intervento chirurgico per tentare di salvargli la vita. Non c'è stato nulla da fare però. Il bambino è entrato in coma irreversibili con i medici che accertavano la morte cerebrale. Lunedì si è sperato per un lieve segnale dell'attività cerebrale. Ma è stato solo un attimo. Da domenica tutta Marsala ha pregato per lui. Martedì centinaia di cittadini si sono riuniti in chiesa Madre per pregare per lui e la famiglia. Ha pregato per lui anche la comunità musulmana di Marsala. Ed è stato proprio questo il piccolo miracolo di Andrea, quello di unire tutta la comunità, di unire persone diverse di religioni diverse.
“Sono davvero addolorato per la morte di Andrea – è stato il commento del sindaco di Marsala Alberto Di Girolamo -. Le parole in questi terribili momenti servono a poco. Ho avuto modo però di percepire che ogni abitante, ogni persona della nostra città ha “tifato” per Andrea. Ed è per questo che a nome della città, della giunta, e mio personale voglio esprimere il cordoglio e la vicinanza alla famiglia Mistretta”.
Il racconto dei genitori di quella sera di sabato è stato straziante. Andrea sabato pomeriggio ha battuto violentemente la testa. Poco dopo sono cominciati i primi malori, un forte mal di testa, era vigile ma cominciava ad aver sonno. Poi il bambino ha cominciato a vomitare. Da qui la corsa dei genitori dal pediatra. “Quando il pediatra lo ha visitato, dopo dieci minuti di attesa intorno alle 19, ha detto che non aveva nulla e ci ha tranquillizzati: solo nell'1% dei casi, ci ha detto, era possibile un'emorragia cerebrale - hanno raccontato i genitori -. Abbiamo osservato che il bambino aveva vomitato quattro volte. Ci ha detto: fatelo dormire, ci aggiorniamo. E invece quando siamo arrivati a casa il bambino stava ancora male”.
Dopo qualche ora in serata, il bambino si è svegliato improvvisamente con le convulsioni. Così è stato trasferito al pronto soccorso dell’ospedale di Marsala dove è cominciata un’attesa interminabile. “Non solo abbiamo perso più di 40 minuti di tempo, ma ci hanno detto chel'elisoccorso non funzionava perchè era "in fermo". E nostro figlio è stato portato in condizioni già disperate all'ospedale Villa Sofia di Palermo, con l'ambulanza, con un'infermiera che gli teneva sollevata la testa”. Una volta partiti in ambulanza l’ennesimo intoppo.” Il mezzo è dovuto tornare indietro perchè non c’erano le sacche per l’urina”.
Una vicenda che ha scosso la città, per la giovanissima vittima, ma per la dinamica con cui si sono sviluppati i fatti. Tanta rabbia è montata per i soccorsi per com'è stato trattato il caso.
Ieri la direzione dell'Asp di Trapani è intervenuta ricostruendo così i fatti.
In relazione al caso del piccolo paziente Andrea Mistretta la Direzione strategica aziendale dell'ASP di Trapani ha chiesto alla direzione sanitaria dell'ospedale Paolo Borsellino di Marsala una prima disamina dei fatti accaduti durante il ricovero, dove si evince come abbia ricevuto tutta l'assistenza necessaria, con tempestività e abnegazione.
Giunto alle ore 21.10 al pronto soccorso, date le gravissime condizioni, trattandosi di codice rosso, viene immediatamente visitato, effettuati gli esami ematochimici ed emogasanalisi e immediatamente intubato.
Viene eseguita la TAC encefalo, che evidenzia vasto ematoma fronto-parieto-occipitale ed emorragia epidurale. Viene stabilizzato e si avvia la procedura per trasferimento in urgenza in Neurochirurgia dell’ospedale Villa Sofia di Palermo.
Si richiede tramite chiamata e invio fax al 118 l’elisoccorso, dove viene riferito dal medico della centrale operativa che l’elicottero è in fermo tecnico, e che, comunque, i tempi per il trasporto del paziente a mezzo ambulanza, sarebbero stati sovrapponibili a quelli effettuati con l’elicottero.
L' anestesista di guardia, che aveva già preso in carico il piccolo paziente, decide di accompagnarlo personalmente presso l’ospedale di Palermo, assicurando la continuità dell’assistenza prestata. In 45 minuti sono stati effettuati quindi tutti gli esami e gli interventi del caso.
Il bambino, pertanto, viene dimesso per il trasferimento alle ore 21,59 e collocato in ambulanza dove il medico, mentre monitorizzava il paziente, prima della partenza, chiedeva una sacca da collegare al sondino nosogastrico che veniva prontamente reperita presso la sala del Pronto soccorso.
Durante il tragitto in ambulanza il medico rianimatore ha provveduto al monitoraggio e alla ventilazione del paziente e predisposto all'intervento secondo le indicazioni dei colleghi della neurorianimazione di Palermo.
Sull'accaduto è intervenuto anche l'assessore Regionale alla Sanità, Baldo Gucciardi.
"Con immediatezza ho attivato le verifiche ispettive e dalle prime risultanze il percorso assistenziale non sembra presentare criticità. In ogni caso presto disporrò di tutti gli elementi per una valutazione definitiva. Esprimo sentitamente il dolore per un episodio tanto tragico che colpisce profondamente una intera comunità."
Il caso è stato già oggetto di una interrogazione al Ministro della Salute Lorenzin da parte del senatore del Movimento 5 Stelle Vincenzo Maurizio Santangelo.
"Sicuramente bisognava avere più attenzione sin dal primo momento e non si doveva aspettare ore prima di portalo al pronto soccorso, trattandosi appunto di un bambino, dopo l'urto violento della testa per terra. In generale, è assurdo dover stare a raccontare di ritardi e di disservizi all'Ospedale "Paolo Borsellino" di Marsala, come da più cittadini segnalato. Ricordiamoci il caso della scorsa estate 2015, mi riferisco al decesso di Nicolò Giacalone avvenuto sempre al "Paolo Borsellino" di Marsala, intorno alle 19,30 del 10 agosto 2015, avvenuto dopo un'attesa di dieci ore al pronto soccorso. I casi adesso non si contano più e il malumore della cittadinanza marsalese e di altre comunità vicine è sempre più elevato a causa delle snervanti attese. Le lunghe code suscitano, indignazione e lamentele sia da chi deve essere curato e sia dai familiari accompagnatori. Un'altro aspetto fondamentale sarebbe garantire il servizio immediato dell'elisoccorso, cosa che non è avvenuta sabato scorso per trasferire d'urgenza a Palermo il piccolo Andrea Mistretta. Mi aspetto che il Ministro Lorenzin si attivi per intraprendere iniziative di competenza, al fine di rassicurare la cittadinanza marsalese, affinché vengano garantiti i protocolli sanitarie i servizi essenziali previsti nell'unità di pronto soccorso del "Paolo Borsellino" di Marsala e per evitare ulteriori casi di malasanità non solo a Marsala ma anche in altri ospedali italiani."
L'associazione Codici in merito all'impossibilità di utilizzare l'elisoccorso ha annunciato che presenterà “un esposto alla Procura della Repubblica di Marsala e nel caso di eventuali responsabilità, per quello che può servire moralmente, non esiteremo a costituirci parte civile accanto ai genitori e ai parenti del piccolo”.