Circa 90 milioni di bottiglie nel 2015, una percentuale di export dell’80% dedicati a diffondere cultura italiana nel mondo. Agli esordi Luna di luna, tra le prime bottiglie colorate, rosso fuoco e blu oltremare, Voga, un inedito packaging cilindrico, due grandi case history oltreoceano. Questa la sintesi di Enoitalia. “Enoitalia -dice a Labitalia il presidente Giorgio Pizzolo- vuol dire 'E noi Italia', una grande squadra di persone che si dedica tutti i giorni con passione a portare 90 milioni di bottiglie di vino nel mondo che parlano di italianità”.
Enoitalia si è raccontata ai mercati e al pubblico internazionale con un nuovo logo e la sua nuova immagine, frutto del lavoro di un team creativo tutto al femminile, Flavia Mariani e Isabella Bernardi. Le limited edition del trentennale, interpretate da i più grandi talenti dell’illustrazione italiana, come Davide Bonazzi, riconosciuto fra i 25 migliori al mondo, e due special dedicate alle radici e al futuro: rivoluzione scientifica con le onde gravitazionali e artigianato, con la carta marmorizzata fiorentina.
"La nuova linea di comunicazione di Enoitalia innovation brand e concept wine -commenta Arvin Tian, Bejing mondo wines limited- verrà premiata dal mercato cinese, in particolare dai giovani che amano non soltanto la qualità del vino italiano ma che sono anche attenti al packaging e al labelling, capaci di esprimere in modo originale l’italian way". L’azienda punta, spiega, "a riscoprire e valorizzare coltivazioni vitivinicole che rischierebbero di sparire nel mercato globale: ha iniziato lo scorso anno, lanciando Vite Mia, un progetto di filiera che ha salvaguardato e rilanciato il lavoro di viticoltori salentini, prosegue quest’anno, con un vitigno autoctono siciliano, delle terre attorno a Mazara del Vallo, naturalmente biologico grazie alle caratteristiche pedoclimatiche di quell’area".